La divina commedia con le note di Paolo Costa: Il paradiso. Cronologia di avvenimenti connessi alla vita e alla commedia di Dante, scritta da Ugo Foscolo. 1842

Copertina anteriore
Fabris, 1842
 

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 347 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa,' Che nel suo sangue CRISTO fece sposa : Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Pagina 265 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli sono...
Pagina 393 - ... è dato], per le parti quasi tutte, alle quali questa Lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Pagina 310 - In vesta di pastor lupi rapaci Si veggion di quassù per tutti i paschi. O difesa di Dio, perchè pur giaci ! Del sangue nostro Caorsini e Guaschi S
Pagina 32 - Quell' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado. Lo moto e la virtù dei santi giri, Come dal fabbro l...
Pagina 260 - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; Con voi nasceva , e s' ascondeva vosco Quegli ch' è padre d'ogni mortal vita, Quand
Pagina 21 - Ma quelle ch' hanno intelletto ed amore. La provvidenza, che cotanto assetta, Del suo lume fa il ciel sempre quieto, Nel qual si volge quel ch' ha maggior fretta : Ed ora lì, com' a sito decreto, Cen porta la virtù di quella corda, Che ciò che scocca drizza in segno lieto. Ver
Pagina 201 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende Se non come dal viso, in che si specchia Nave, che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista 'l tempo, che ti s
Pagina 159 - Non sien le genti ancor troppo sicure A giudicar, sì come quei , che stima Le biade in campo pria, che sien mature...
Pagina 397 - Non sarà tutto tempo senza reda l'aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda; ch'io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d'ogn'intoppo e d'ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque.

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