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MUSEO

DI

SCIENZE E LETTERATURA

NUOVA SERIE

VOLUME VI.

ANNO II.

NAPOLI

-

1845

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Lo scritture pubblicate nel Museo di Scienze e Letteratura appartengono in proprietà ai compilatori e direttori proprietarii dell' opera. Saranno quindi perseguitati in giudizio come contraffattori, aʼtermini delle leggi vigenti, coloro che ristamperanno alcun Articolo tolto dal Museo senza speciale per

messo.

Direttori proprietarii dell'opera

ACHILLE ANT. ROSSI STANISLAO GATTI.

STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI GAETANO NOBILE.

Via Concezione a Toledo n. 3.

LA STORIA

DEL CONSOLATO E DELL'IMPERO

DI ADOLFO THIERS

La rivoluzione dopo aver rivestito le forme monarchiche, repubblicane e democratiche prendea in fine il carattere militare, perchè nel mezzo di questa lotta perpetua con l'Europa era necessario che si costituisse in un modo solido.

THIERS, Storia della Bivol.

L passo riportato nell'epigrafe son le parole con cui lo storico della rivoluzione chiudea il suo primo lavoro. In esse si scorge come egli considerava le nuove fasi

della Francia sotto il doppio rapporto del suo interno ordinamento e della sua esterna azione. Egli facea vedere che quel paese dopo tante agitazioni avea bisogno di ordinarsi in un modo solido e così sostenere la lotta con le potenze europee. Or egli tratta appunto del periodo, in cui questa lotta avvenne, con una storia del Consolato e dell'Impero, i quali mirarono ambedue allo stesso fine. Si può dall'epigrafe rilevare sotto quale aspetto in questo lavoro sieno considerati gli avvenimenti, indipendentemente dal merito del libro come opera di arte, nella quale la parte drammatica è ricca da per sè stessa di grandi situazioni, poichè l'innalzamento e la caduta di quell'ordine di cose è il subbietto più grande che la storia presenti, perchè giammai masse

più numerose sono state dirette dall' intelligenza, spazi più vasti percorsi s rapidamente, coalizioni formidabili formate e sciolte in minor tempo. Mai le forze umane sono state esaltate al grado da produrre sforzi che sembravano più superiori alla nostra natura. Mai una lotta si lunga si è estesa a lante nazioni e si è manifestata in tanti luoghi da occupar le frontiere dell' Asia da una parte e quelle dell' Africa da un'altra. Tutti gl'interessi, tutte le idee erano in azione, e non solo i governi ma le nazion vi presero parte. Non si trattava di province, ma dell'esistenza d'interi stati; e dalle tariffe doganali sino all' indipendenza del potere religioso, tutto era mezzo o ostacolo in questa guerra a morte. Presenta la storia delle epoche interessanti, di cui è grandissima l'importanza morale e la parte drammatica; ma nè la lotta de' Greci co' Persiani terminata con l'impero di Alessandro e de' suoi successori, nè l'elevazione e la caduta dell'impero romano, nè le crociate, nè le guerre europee dal XVI secolo sino alla rivoluzione hanno offerto una ugual quantità di fatti in si picciol tempo, e risultati tanto più strepitosi quanto più rapidamente compiti.

Proponendoci noi di consagrare diversi articoli all'esame di quest'opera, crediamo utile di determinare, seguendo le parole stesse dell'autore, le principali quistioni che ne sorgono, onde poter giudicare senza ira e senza prevenzione questo importante periodo della storia. Noi dunque esamineremo le quistioni seguenti:

1° L'ordinamento interno della Francia ha avuto lo stesso carattere sotto il Consolato e sotto l'Impero ?

2° Quest'ordinamento tendeva a reagire contro quello surto al 1789, o a consolidarlo?

3o La lotta con l'Europa sino a che grado era necessaria? 4o Avea essa de' limiti determinati dalla natura delle cose e in armonia con la consolidazione del nuovo ordine stabilito in Francia?

5o Era possibile arrestarsi quando già la lotta era incominciata, e in quale epoca ciò era possibile?

6o I disastri della Francia sono stati l'effetto del sistema e degli errori dell' uomo superiore che reggea la somma delle cose,

ovvero sono derivati da circostanze accidentali? in somma erano necessarii o contingenti?

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7° Finalmente, malgrado la caduta dell'Impero e il ritorno della Francia ne'suoi antichi limiti, gli effetti delle sue vittorie hanno esercitato un'influenza diretta su tutta l'Europa?

Queste quistioni ci dirigeranno nell'esame dell'opera; ma prima che essa sia compita non possiamo risolverle tutte, e ora ci occuperemo delle prime cinque solamente che si riferiscono alle materie trattate ne' tre volumi finora pubblicati. Si dividono questi tre volumi in quattordici libri, in cui trattasi degli avvenimenti dal mese di ottobre 1799 sino al mese di agosto 1802 che si chiuse coll'elevazione al Consolato a vita del General Bonaparte.

In questi libri trovasi, secondo l'ordine cronologico, quanto riguarda l'interno ordinamento dello stato e la sua esterna azione in fatti militari e negoziazioni politiche; ed oltre a ciò un atlante di diciannove carte facilita di molto l'intelligenza delle operazioni di guerra. Della prefazione, che è annunziata alla seconda pubblicazione. parleremo quando sarà comparsa. Può sembrare da prima un discapito che questa esposizione sommaria delle idee e del punto di vista dell'autore non abbia ancora veduto la luce, soprattutto per la natura del nostro lavoro, il quale ha più in mira di esaminar questa storia nell'aspetto generale che di discuterne i particolari. Pur nondimeno quantunque la prefazione avrebbe facilitato il nostro esame, è indubitato che così, non conoscen do ancora le conclusioni sommarie dell'autore, il nostro lavoro avrà per così dire qualche cosa di più spontaneo, potremo meglio fare entrare i fatti nelle quistioni proposte, e la discussione sarà più allargata; oltre che al comparir della prefazione potremo paragonare il nostro modo di vedere con quello dell'autore, osservare in che si rassomigliano e in che differiscono, e quindi rettificare o spiegar le nostre idee. È chiaro poi che non possiamo seguire l'ordine stesso con cui i libri si succedono nell' istoria, perchè dobbiamo cercare dovunque sieno i fatti che si riferiscono alla soluzione delle nostre quistioni, e facendoli entrare in queste, disporli non secondo l'ordine de' tempi, ma secondo quello delle idee. Così la prima quistione sarà più enunciata che trattata, perchè vi vogliono i fatti posteriori onde risolverla comple

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