Vite di uomini illustri del secolo XV scritte da Vespasiano da Bisticci: stampate la prima volta da Angelo Mai e nuovamente da Adolfo BartoliBarbèra, Bianchi e comp., 1859 - 564 pagine |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 100
Pagina xxii
... uomo scorsero dalla penna , sebbe- ne di rado , alcune parole , o inavvertitamente , o a cagione delle nimicizie e guerre di quei tempi ; delle quali cose oggi è più conveniente passarci , essendochè assai meglio noi intendiamo alla ...
... uomo scorsero dalla penna , sebbe- ne di rado , alcune parole , o inavvertitamente , o a cagione delle nimicizie e guerre di quei tempi ; delle quali cose oggi è più conveniente passarci , essendochè assai meglio noi intendiamo alla ...
Pagina xxx
... uomo , mio amico , Carlo Casti- glioni , il quale benignamente mi trascrisse e mandò cinquanta dei mille versi incirca di cui è composto quel poema ; i quali ben volentieri ora comunico a ' miei leggitori . Ma che poi ve- ramente esso ...
... uomo , mio amico , Carlo Casti- glioni , il quale benignamente mi trascrisse e mandò cinquanta dei mille versi incirca di cui è composto quel poema ; i quali ben volentieri ora comunico a ' miei leggitori . Ma che poi ve- ramente esso ...
Pagina 10
... uomo santissimo , acciocchè lui la riformasse , e cavasse molti poderi di mano di certi potenti , colla autorità apostolica . Datala al cardinale , prese certi monaci della badia di Firenze , e feceli entrare in questa badia , e ...
... uomo santissimo , acciocchè lui la riformasse , e cavasse molti poderi di mano di certi potenti , colla autorità apostolica . Datala al cardinale , prese certi monaci della badia di Firenze , e feceli entrare in questa badia , e ...
Pagina 36
... uomo che avesse avuto ardire di nominarla . - XXII . Crebbe tanto la fama della sua virtù per tutto il mon- do , che ognuno o egli veniva o egli mandava in corte di Roma ; e molte terre che aveva perdute la Chiesa , sanza arme e sanza ...
... uomo che avesse avuto ardire di nominarla . - XXII . Crebbe tanto la fama della sua virtù per tutto il mon- do , che ognuno o egli veniva o egli mandava in corte di Roma ; e molte terre che aveva perdute la Chiesa , sanza arme e sanza ...
Pagina 37
... uomo di grandissima autorità , tedesco di na- zione ma non di costumi ; messer Alano cardinale d'Avignone , uomo secondo la patria assai dotto e universale ; messer Gio- vanni Eboracense , uomo di moltissima autorità ; Sbigneo cra ...
... uomo di grandissima autorità , tedesco di na- zione ma non di costumi ; messer Alano cardinale d'Avignone , uomo secondo la patria assai dotto e universale ; messer Gio- vanni Eboracense , uomo di moltissima autorità ; Sbigneo cra ...
Altre edizioni - Visualizza tutto
Vite di uomini illustri del secolo XV scritte da Vespasiano da Bisticci ... Vespasiano (da Bisticci) Visualizzazione completa - 1859 |
Vite di uomini illustri del secolo XV scritte da Vespasiano da Bisticci ... Vespasiano (da Bisticci) Visualizzazione completa - 1859 |
Vite di uomini illustri del secolo XV scritte da Vespasiano da Bisticci ... Vespasiano (da Bisticci) Visualizzazione completa - 1859 |
Parole e frasi comuni
Agnolo Acciaiuoli Alfonso ambasciadore andava andò andorono appresso arcivescovo assai avendo avesse avessino avuto buona buonissima cagione cardinale casa ch'egli ch'era chè Chiesa città cittadini codice colla conoscendo corte Cosimo costumi danari degni degnissima degnità detto dissima Donato Acciaiuoli dotti dottissimo drento ebbe ebbono eglino erano facesse fare fece figliuoli Filippo Fiorentini fiorini Firenze frate Ambrogio fusse fussino Giannozzo Manetti governo grandissima riputazione greco Iddio ignuno infino innanzi Intervenne Istando istare istato istava istette istimato l'opere latino laudabili condizioni lettere libraría libri limosine lingua latina luogo Maestà maestro Tomaso mandò messer Agnolo messer Antonio messer Giannozzo messer Giovanni messer Lionardo messer Palla Nicolò Piccinino ognuno Pagolo Pandolfo papa Callisto papa Eugenio papa Martino papa Nicola pigliare pontefice poteva quegli Rinaldo degli Albizi rispuose Santità Santo sanza sarebbe seguitare Signoria simo singulari uomini uomo v'erano veduto venire venne vescovo Vespasiano Viniziani virtù voleva volle volse
Brani popolari
Pagina 222 - Il tempo lo compartiva mirabilmente, e colle lettere latine e colle greche, che non perdeva mai una ora di tempo. Era di maraviglioso ingegno, e attissimo alla prosa e al verso, ma al verso aveva grandissima facilità. Era fama della sua virtù, non solo in quello Istudio, ma per tutta Italia non si diceva altro che di questo giovane. Sogliono i più di questi oltramontani avere poco ingegno ; costui superava non solo gli oltramontani, ma non era Italiano che s
Pagina 16 - Costantinopoli con tutti i vescovi e arcivescovi greci : il papa era parato in pontificale, e tutti i cardinali co' piviali, ei vescovi cardinali colle mitere di damaschino bianco , e tutti i vescovi...
Pagina 480 - Aveva uno bellissimo universale/^!), dove erano tutti i siti della terra; aveva Italia e Spagna tutte di pittura. Non era casa in Firenze che fusse più' ornata che la sua, e dove fussino più gentili cose che erano in quella; in modo che ognuno che vi andava, in ogni facultà n' aveva infinite degne cose, y X. — * Ora ritornando d' onde ci siamo partiti * (2), sendo già Nicolao d...
Pagina 22 - Gabriello, ch' era il nome suo, quanto sarebbe suto meglio per la salute dell' anima tua, che tu non fussi mai suto né papa né cardinale, ma fussiti morto nella tua religione ! Oh ! miseri a noi tutti, ci conosciamo alla fine nostra! Presi tutti i sacramenti della Chiesa, rendé lo spirito al suo Redentore, santissimamente com
Pagina 492 - ... egli erano introdotti. Leggeva in tutte a sette l' arti liberali, e in greco, in varie ore del di. Il tempo lo compartiva maravigl iosamente; e non lasciava mai perdere una ora a ignuno de' sua scolari, e poco andavano soli o con lui o da loro medesimi, e tornavano alle ore diputate; e massime la sera voleva che ognuno fusse a buonissima ora in casa. Fece formare a questi sua scolari uno mirabile abito nelle virtù.
Pagina 544 - ... cittadini della città, ogni cosa con grandissima modestia. Non andava la fanciulla troppo fuora di casa, venuta fu a casa del marito; e quando andava, sempre accompagnata da donne antiche della casa, non come fa oggi, sanza riguardo ignuno d' andar le giovani accompagnate da servi. Sarebbe in que' tempi suta riputata cosa disonestissima , e niuna donna da bene sarebbe andata senza compagnia, o della suocera, o da donne antiche della casa, o dalla madre. Intervenne in questi tempi che uno generosissimo...
Pagina 275 - Firenze, luogo molto accomodato a ognuno; e in questa libreria sarebbono istati libri d'ogni facultà, cosl sacri come gentili, e non solo in latino, ma in greco. Vennono i casi sua, e non poté seguitare quello aveva disegnato. V. — Istando messer Palla in Firenze con laudabili condizioni, e avendo, come é detto, una degnissima famiglia , fra...
Pagina 355 - Francesco , mostrandogli che terminato questo, si potrebbe attendere a' fatti del Reame. Andato messer Agnolo in Provenza, essendo con la Maestà del re Rinieri, e sponendo quanto aveva di commessione, era con lui Giovanni Coscia, che aveva ancora lui a confortarlo per quello medesimo, per la speranza detta del Reame. Sposta messer Agnolo la sua ambasciata, in quello principio trovò il re molto alieno dal volere passare in Italia. Cominciò messer Agnolo con la sua solita prudenza a persuaderlo...
Pagina 298 - Parlato ch' egli ebbe per lungo spazio, disse : a me basta avere soddisfatto all' onore e utile della mia città, e conosco che di questo caso si piglierà il partito al contrario ; ma gli autori di questa impresa saranno i primi che se ne pentiranno. Isceso che fu, tutti quelli della parte di messer Rinaldo, e di quelli che davano favore che la 'mpresa si facesse, presono animo, veduto il favore che avevano, non ostante la contradizione d...
Pagina 59 - ... effetto di quello che t' ho detto. Di poi, questa notte medesima mandò pe' frategli sua, e narrò loro il caso, e disse che questo gentile uomo gli aveva fatto quello che si conveniva; e che eglino mandassino per quello corpo, e facessinlo seppellire, e che facessino che a questo gentile uomo non gli torcessino uno capello in capo, sotto la sua disgrazia. Osservorono tanto quanto gli disse la Maestà del re; e il gentile uomo si stette a Napoli, e non fu mai ignuno che fusse tanto ardito che...