INDICE DEI NOMI DELLE PERSONE E DEI LUOGHI * A Accolti Bernardo, gioco da lui proposto, ammaestrato nella musica da Chirene, Agnello Antonio, mantovano, sua facezia, Agone (Piazza di), menzionata, IV, vII. XXII. Alossandria, città di Egitto, IV, xxxvi. Alessandro VI papa, ricordato in una fa- Altoviti, fiorentino, ricordato, II, LXXVII. Amalasunta, lodata, III, xXXIV. Ancille, liberatrici di Roma, III, xxxI. Anna, regina di Francia, lodata, III, xxxiv. Apelle, biasimava Protogene, I, xxvIII; amato e onorato da Alessandro, I, LII. * Mi sono limitato all' Indice dei nomi delle persone e dei luoghi, perché se vi avessi 1 Questo capitano di ventura dovette militare anche ai servigì di Caterina Sforza Aristotele, maestro di Alessandro, I, XXIV, XLIII; sua opinione sulla efficacia odu- Armonia, suo atto eroico, III, xxII. Artemisia, lodata, III, xxvI. Asdrubalo, tomo la morte, III, xx. Aspasia, lodata, III, xxvIII. Atoniosi, fautori di foste o spottacoli pubblici, II, XLV. Atos, monte, IV, XXXVI. B Baie, ricche di rovine di antichi edificî, II, XXXVI. Barletta, musico e danzatore eccellente, Battra, suoi ferini abitanti, IV, XLVII. Beccadello Cesare, vittima d'una burla del schorzi piacevoli su di lui, I, XLVI; suo ragionamento sull'amoro, IV, XLIX 8gg. Bergamasco (travestito da), II, LXXVI. V. Ca. stiglio. Bergamo (i gozzuti di), II, xxvIII. Beroaldo Filippo (il giovane), sua risposta, II, LXIII; motteggiato dal Sadoleto, II, LXIII. Bevazzano Agostino, sua facezia, II, 1.XX. Boccaccio, perché non imitato dall'A., Lett. dedicat. II; osservazioni varie dell'A. sulla sua lingua e sul suo stile, ibid. e I, XxX1; mirabile nelle narrazioni facote, II, XLIX, LXXXIX; nomico delle donne, II, xcv. Borgogna (Casa di) menzionata pel Toson d' Oro, III, 11. Bonifacio (Conte Lodovico da San), scolare nella Lett. dedicat., I; I, xxxvi; eccel. Borso, Duca di Ferrara, ricordato, II, 11. Botton da Cesena, motteggiato, II, LXXX. C Cacco, biasimato, IV, xxxvII. Cagli, nome locale, II, LXII. Calandrino, personaggio boccaccesco, II, XLIX. Calfurnio Giovanni, faceta interpretazioue Camma, mirabilo suo osempio di fodoltå noll' amore, III, xxv-vi. Canossa (Conte Lodovico da), scelto a formare il perfetto Cortegiano, I, x111; maestro di facozio, H, LXIV; sua risposta facota, II, 1.XXVIII; diseondonto dalla famiglia della Contessa Matilde da Canossa, III, XXXIV; vescovo di Bajoux (Bayeux), IV, 11. Cfr. Dizionar. biograf. Capitolio, non Campidoglio, I, xxxv; tradito da Tarpoia, III, xxxI. Capua, saccheggiata dai Francesi, III, XLVII. Cara Marchetto, cantore o musico celebre, I, XXXVII. Cardona (don Joanni di), suo motto, II, LXXII. Cardona (don Ugo di), motto a lui indirizzato dal Gran Capitano, II, LXXIV. Cariglio (Carillo) Alonso, sue mordaci o facoto risposto, II, LXXVI, LXXVIII, XCII, Carlo, re di Francia, lodato, III, xxxiv. Castellina, assodiata, II, LII. Castiglia, rogno d'Isabella e Ferdinando, III, XXXV. Castiglio (Castillo), spagnuolo, II, LXXXV. Castiglione Baldassarro, s'induce a scrivere il Cortegiano per le preghiere di Alfonso Ariosto, I, 1; risponde a varie accuse mosse contro il suo libro, Lett. dedicat. II; sue opinioni intorno alla lingua ed alla ortografia, Lett. dedicat. II e I, XXXIV 8gg.; accenno alla sua ambasceria in Inghilterra, I, 1; IV, xxXVIII. Catilina, sua congiura scoperta da una donnicciuola, III, XxxI. Catone, sua ironica facozia, II, LXXIII; sua risposta, II, LXXVII; sua severità proverbiale, III, XL. Catri (monte di), IV, LXXII. Cervia (vescovo di), deluso dal papa, II, Chio, douno, lodate pel loro eroismo, III, XXXII. Chirone, insegna la musica ad Achille, I, XLVII. Cicerone, imitato dall'A., Lett. dedicat. II; sua dottrina intorno all' imitazione, I, XXXVII; suo vanto eccessivo d'avoro scoperto la congiura di Catilina, III, xxxI. Cimone, tassato di bevitore, IV, VIII. Cova (Febus e Gherardino Marchesi di) I, LIV. Cfr. Dizion. biogr. Circe, allusione alla sua favola, IV, xxxv. Civitavecchia, ricca di antiche rovine, IV, XXXVI. Clearco, tiranno pauroso, IV, XXIV. Colonna Marc'Antonio, lodato, II, LXV. Corvino Mattia, re d'Ungheria, lodato, III, XXXI. Crivello Biagino, sua facezia, II, LXXXII. Coscia Andrea, sua facezia, II, LXXXI. Crotone (fanciullo di), I, LIII. D Dario, fa acconciar la sua spada alla Macodonica, II, XXVI; le sue donne rispettate da Alessandro, III, XXXIX. Demetrio, rinunzia alla presa di Rodi per rispettare una pittura di Protogene, I, LII. Democrito, disputa del riso, II, XLV. XXXIX; allusione ad una sua risposta a Diaceto o Diacceto Francesco (Cattani), 10 dato come scrittore toscano, I, XXXVII. Diana, invocata da Camma, III, xxvI. Diego de Chignones, suo detto mordace, II, LXIII. Diomodo, biasimato como tiranno crudelo, IV, XXXVII. Dione Siracusano, educato da Platone, IV, XLVII. Dionisio, tiranno, abbandonato da Platone, IV, XLVII. Diotima, Jodata, III, xxvm; maestra d'amoro a Socrate, IV, LXXII. Donato Jeronimo, sua risposta faceta, II, LXI. E Egano, personaggio boccaccesco, II, XCII. Ennio, risposta di Scipiono Nasica a luf, Enrico, principo di Waglia (Galles), lodato, IV, XXXVIII. Epaminonda, studiò la musica, I, XLVII; osseqnionto allo ammonizioni di Lisia pitagorico, IV, vш. ΧΧΧΗ. Filippo il Macedone, sua cura di trovare un ottimo maestro ad Alessandro, I, xxv. Filippo. V. Visconti. Fiorenza, ha undici porte, II, LII. Fogliotta Agostino, sua gentile dissimula. zione, II, LXXII. Forli, Antonello da. V. Antonello. Francesco San, riceve le stimate, IV, LXXII. Francesi, in che eccollonti, I, xx1; dispregiatori dollo lettore, 1, XLII; modosti e discroti, II, xx; lodati, II, XXXVI; sac. cheggiano Capua, II, XLVII. Francia, sua corte lodata, II, xx. Frogoso Fodorico, propone un gioco, di for maré un perfetto cortegiano, I, xII; ha da Madonna Emilia l'incarico di continuaro il ragionamento, I, LV; olotto Arcivoscovo di Salerno, IV, 11. Ofr. Dizion. biog. Ottaviano, ricordato con lodo, Lett. de dicat., I; propone un gioco, I, xii; nemico delle donne, II, xcп; Doge di Genova, IV, 11; sua magrezza, IV, xxx. Cfr. Dizion. biogr. Frigio o Frisio Niccolò, ricordato fra i cortegiani d'Urbino, I, v; sue tendenze misogino, II, xcix; III, 111; sua facozia, III, xxvII Cfr. Dizion. biogr. G Gaja Cecilia, lodata, III, xxII. Galeotto Giovan Tommaso, ripreso di vil. tà, II, LXII. Galeotto, Marzio da Narni, motteggiato per la sua corpulonza, dà un'arguta risposta, II, LX. Gartior (Cavaliori dell'Ordine del) III, 11. Garzia, Diogo, ricordato, II, LXV. Gazuolo, contadinella da, sua eroica virtú, III, XLVI. Gein (Gem o Zizim) Ottomano, suo detto, Georgio (Cavalier di San), III, II. re, lodato, I, xxxvii. Gerione, biasimato, IV, xXXVII. Germane, donne, lodate, III, xxxIII. Giovan Cristoforo romano. V. Ioan Cristoforo. Giove. V. Iove. Giovenalo Latino. V. Iuvenale. Girolamo. V. Ieronimo. Giulio Cesare. V. Iulio Cesare. Giunone. V. Iunone. Giulio II papa. V. Iulio. Golpino, servo del Magnifico, ricordato in una facezia, II, LXX. Gonnella, buffone, II, LXXXIX. Gonzaga Alessandro, paragonato ad Alessandro Magno, II, LXVII. Cesare, propone un gioco, I, VIII; lodato, IV, I. V. Dizion. biogr. Doune celebri di Casa, lodate, III, XXXIV. · Eleonora, duchessa nuova d'Urbino, lodata, IV, II. Elisabetta, Duchessa d'Urbino, ricor data con lode, Lett. dedic. I; I, Iv; III, II; sua castità, III, XLIX. V. Dizion. biogr. Foderico Duca di Mantova, sua gentil riprensione, II, LXXI; sua facota risposta, II, LXXV. Federico, primogenito di Francesco, lo- Francosco, Marchose di Mantova, lodato, Lodovico, Vescovo di Mantova, ricorda- Isabella d' Este. V. Este. Margherita, presente a questi dialoghi, - Gran Capitano. V. Consalvo Ferrando, Ieronimo, invece di Girolamo, I, xxxv. Ieronimo San, celebra molte sante e mirabili donno, III, xix. India, suoi offorati abitatori, IV, XLVII. Inghirami Tommaso, detto il Fodra, sua arguta risposta, II, LXII. - Ioan Cristoforo romano, spesso presente alla Corte d' Urbino, I, v; giudica in favore della scultura, I, L; suo motto arguto, II, LVIII. V. Dizion. biogr. Josquin de Pris (de Près) celebre musicista, ricordato, II, xxxv. Iove, maschio e femmina, secondo Orfeo, III, XIV; qual sapienza fosse custodita nella sua rocca, IV, xi; quale virtú necessaria al suo regno, IV, xviii. Isabella regina di Napoli. V. Aragona. Isabella Gonzaga Marchesa di Mantova. V. Este. Isabella regina di Spagna, godeva delle burle fattele, II, LXXXV; lodata, III, xxxv. Isola Ferma, accenno alla leggenda cavalleresca dell'Amadigi, III, LIV. Italia, aveva anticamente il suo abito proprio, II, xxvi; suoi frequenti commerci con Francia e Spagna, II, xxxvII; cause della sua rovina, IV, XXXIII; re d'Italia chi si poteva chiamare, IV, xxxvi. Italiani, in che piú valgano, I, xxI; posposero un tempo l'armi alle lettere, I, XLIII; si confanno più con gli Spagnuoli e malamente imitano i Francesi, II, xxxvi. Italiano, nome, per quali cagioni ridotto in obbrobrio, IV, XLIV. Iulio Cesare, perché portasse la laurea, II, XL. Iulio II, papa. V. della Rovere. Iunone, fosta dolle Ancillo in onore di lei, III, XXXI. Iuvonalo Latino (de' Manetti), sua facezia, II, LXXIX. L Laura del Petrarca, di quanto bono fosse cagione, III, LII. Leo San, rocca inespugnabile presso Urbino, II, LXXV. Leona, meretrice atenicse, III, XXII. Loonardo da Vinci, lodato, I, xxxvu; forso acconnato, II, xxxix. Leonico Niccolò (Tomeo), sua cortese ri. prensione, II, LXXI. Licurgo, approva la musica nelle sue leggi, I, XLVII. Lisia pitagorico, ammirava Epaminonda, IV, VIII. Livo Tito, accusato di patavinità, I, xxxv. Lombardi, affettati, I, xxvI. Loreto, (Santuario di), II, LXXXIV. Lucchese mercatante, sua novella, II, 1.v. Lucullo, calunniato da alcuni como gran mangiatore, IV, vin. Lucca, Proto da, sua novella, II, LXII. Ludovico re di Francia, morto, lodato, II, XXXVIII; suo motto, II, LIV. M Magnifico Il (Giuliano de' Medici). V. Medici. Manlio, Torquato, perché uccidesse, con troppa severità, il figlio, II, xxiv. Mantegna Andrea, celebrato pittore, I, XXVII. Mantua, vescovo di, e suo bel disegno, III, LXXII. Mariano fra (Fetti), uomo faceto, soleva fare l'elogio della pazzia, I, vin: sua piacevolezza accennata, II, XLIV; ricordato, II, LXXXIX. V. Dision. biogr. Marcantonio, maestro; probabilmente un faceto medico urbinate; due suoi motti arguti, II, LXXX. Mario, da Volterra, sua facezia, II, LXX. Mario, rompe i Tedeschi, II, xxxIII. Marzio Galeotto. V. Galeotto. Massilia, costanza mirabile d'una sua cittadina, III, xxiv. Matilda Contessa. V. Canossa. Medici Cosimo de', sua risposta a Palla Strozzi, II, LXV; sua ammonizione dissimulata, II, LXXVIII. Minutoll, Riciardo, personaggio del Decameron, II, XCII. Messina, Prior di, ricordato, II, LXXVIII. Mitridate, timoroso della morte, II, XXII. Moisè, rubo ardente da lui veduto, IV, LXVIII. Molart, capitano, come motteggiasse il Peralta, II, LXXX. Monte Pietro, lodato, I, xxv; III, III. Mori, uccisi in gran numero, III, LI; troverebbero la loro salute nella loro rovina, IV, XXXVIII. Moscovia, ricordata pel zibellini che essa produce in gran numero, II, LV. Campanile di, II, LXXXIX. Paleotto Annibalo, ricordato, II, LVIII. Camillo, ricordato, II, LXII; suo detto, II, LXII. Pallade, lodata, III, xxvIII. Pallavicino Gaspare, interlocutore del Cor tegiano, I, v; propone un gioco, I, vi, VII; nemico delle donne, II, xcn; lodato e rimpianto, IV, 1. V. Disionar. biogr. Paolo, gentiluomo pisano, come liberasi dai Mori, III, XXVII. Panezio, ammoniva Scipione, IV, vi. |