Orlando innamorato, Volume 4Presso Antonio Zatta e Figli, 1785 |
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Pagina 16
... XLVI . Poi s ' abbracciaron effo e Ziliante : E ben che fien fratelli ognun s'avvisa ; Che l'uno a l'altro è troppo fimigliante , Benchè l'età diseguale è divisa . Or chi direbbe le carezze tante Che Brandimarte fece a Fiordelisa ? E ...
... XLVI . Poi s ' abbracciaron effo e Ziliante : E ben che fien fratelli ognun s'avvisa ; Che l'uno a l'altro è troppo fimigliante , Benchè l'età diseguale è divisa . Or chi direbbe le carezze tante Che Brandimarte fece a Fiordelisa ? E ...
Pagina 40
... XLVI . Così dicendo , senz ' effer più tardo , Sbuffando e sospirando e lagrimando Giù a scavezzacollo urta Bajardo , Un ' afta smisurata in man portando . Tornaro i due compagni a lo ftendardo , Di far venir le genti disegnando ...
... XLVI . Così dicendo , senz ' effer più tardo , Sbuffando e sospirando e lagrimando Giù a scavezzacollo urta Bajardo , Un ' afta smisurata in man portando . Tornaro i due compagni a lo ftendardo , Di far venir le genti disegnando ...
Pagina 65
... XLVI . A cui nel mezzo nudo un giovanetto Cantando sollazzava , e facea festa : Tre donne intorno a lui fanno un balletto , Tutte tre nude anch'effe , e senza vesta . Ha quel fanciullo un dilicato aspetto : Ne gli occhi è bruno , e ...
... XLVI . A cui nel mezzo nudo un giovanetto Cantando sollazzava , e facea festa : Tre donne intorno a lui fanno un balletto , Tutte tre nude anch'effe , e senza vesta . Ha quel fanciullo un dilicato aspetto : Ne gli occhi è bruno , e ...
Pagina 90
... XLVI . Tanto a le sue parole orecchie dava , Quanto quel prato ch'ha sotto le piante ; Anzi più di difio fi consumava , Quanto più parla il vecchio negromante : Ond ' egli al suo voler pur fi piegava ; E come innanzi venne il re ...
... XLVI . Tanto a le sue parole orecchie dava , Quanto quel prato ch'ha sotto le piante ; Anzi più di difio fi consumava , Quanto più parla il vecchio negromante : Ond ' egli al suo voler pur fi piegava ; E come innanzi venne il re ...
Pagina 97
... quefto suole Produr quel che miniera noi chiamiamo ; E quefta cosa è in noi per eccellenzia In numero in grandezza in differenzia . Orl . Innam . T. IV . G 1 V. Chi crederà ch ' ognun le sue miniere Abbia CAN TO XLVI . 97.
... quefto suole Produr quel che miniera noi chiamiamo ; E quefta cosa è in noi per eccellenzia In numero in grandezza in differenzia . Orl . Innam . T. IV . G 1 V. Chi crederà ch ' ognun le sue miniere Abbia CAN TO XLVI . 97.
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Parole e frasi comuni
addoffo adeffo affai Affricano Agramante ajuto Albano allato appreffo Ardenna ardito armato Atalante avea bafta Bajardo Biserta Brandimarte brando Brunello Canto Carlo caval cavalier ch'a ch'è ch'era ch'io che'l ciel cimiero coftui colpo conte Orlando core d'amore deftriero dicea dico dietro diffe diftese Dipoi donna donzella Dudone Durlindana ebbe effendo effer facea fece ferito Ferraù feſta fiero figliuol fignor Fiordelisa foco ftan ftar ftato ftava ftima ftrana fuffe fugge gente giovanetto giunse gran Gridando groffo infieme Innam innanzi l'armadura l'arme l'una e l'altra lascia LIII maladetto Malagigi Marfiglio moftra monte morto noftra Norandino occhj ognun ORLANDO INNAMORATO Orlando paladino paffo palafreno penfiero percoffe Perocchè petto piagnendo piglia poco preffo quafi quefto queſta queſto quivi refta Rinaldo Rocca Silvana Rodamonte Ruggier saffo Saracino scudo spada speffo sprona tefta terra teſta tofto trova usbergo vede vide vifta volse vuol XLVI XXXVI
Brani popolari
Pagina 277 - E, come avvien quand' uno è riscaldato, Che le ferite per allor non sente, Così colui, del colpo non accorto, Andava combattendo ed era morto. E, scorso nella folta...
Pagina 278 - Che sopra una campana a due man mena ; Un uom di ferro armato e di valore : Fra Marian gli levò la catena Che '1 tenea fermo ; onde fece un romore, Cadendo in piazza, che tal non fu mai, E fece spiritare i bottegai.
Pagina 96 - Di queste bestie, che mordon coloro, Che fanno poi pazzie da spiritati ; E chiamansi in vulgar Tarantolati ; E bisogna trovar un, che sonando Un pezzo, trovi un suon che al morso piaccia ; Sul qual ballando, e nel ballar sudando Colui, da se la fiera peste caccia.
Pagina 305 - Al fin tra 1'animoso, e'l disperato, A lei s'accosta, ed halle un bacio dato. Un ghiaccio proprio gli parse a toccare La bocca, che parea prima di foco : La serpe se commincia a tramutare, E diventa donzella a poco a poco : Febosilla costei si fa chiamare, Una fata, che fece quel bel loco, E quel giardino, e quella sepoltura, Ove gran tempo e stato in pena dura, &c.
Pagina 276 - Che non avea la gente Saracina Maggior ladron di lui, nè più scaltrito, Orlando per traverso l'ha partito. Turpin lodar volendo Durindana Di questo orrendo colpo, dice cosa Che parrà...
Pagina 277 - Di questo orrendo colpo, dice cosa Che parrà forse a chi la legge strana, Come a me certo par maravigliosa : La tosava sì ben, dice, la lana, Tanto era nel suo taglio graziosa, Che quasi insieme tagliava e cuciva, E il suo ferire appena si sentiva. v Onde ora avendo a traverso tagliato Questo pagan, lo fe' sì destramente, Che l
Pagina 230 - D'aver veduto quella guerra fare Dove fu Malagigi dianzi vinto, (Per far prigione Ferraù e Rodomonte, fece apparire un esercito di diavoli.) Per saper se il Demonio è come pare, S'egli è si brutto com'egli è dipinto; Che non lo veggo eguale in ogni loco, Ove ha più corna, ove più coda un poco. Con molto accorgimento gli Artisti figurano l...