Novellette e racconti

Copertina anteriore
Silvestri, 1841 - 270 pagine
 

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 13 - del cammino era stato un gastigo del Cielo, e che per loro non vi era altra misericordia. Pregaronlo le donne, ch'egli tacesse e se ne andasse a fatti suoi, e che non volesse atterrirle più di quello ch'elle erano, avendo esse, oltre a ciò, molto che fare e non aver tempo di udire sue ciance. Oh
Pagina 119 - innanzi uno squarcio tutto logoro e lacerato, di forse dieci o dodici carte il più, che conteneva un pezzo verso la fine del Dialogo decimo della Repubblica di Piatone. Vedi s'egli avea dato in cosa da impazzare. Tutti i suoi ragionamenti non sono altro che a migliaja di tramutazioni della sua vita. Egli
Pagina 122 - in sui disegni delle vite, domandò che la sua tramutazione fosse in una donna brutta ; e venendone compassione alla femmina del fuso, la gli chiese il perché, ed ella rispose: Nella mia prima vita io non ho mai potuto avere un bene. Quella mia bellezza invitava a sé un nuvolo
Pagina 122 - conosciuta al mondo per la più bella e aggraziata ch' io avessi veduta mai, la quale non avrebbe certamente potuto scambiare il corpo suo in altro migliore. Costei posto l' occhio in sui disegni delle vite, domandò che la sua tramutazione fosse in una donna brutta ; e venendone compassione alla femmina
Pagina 160 - tanto vigore che la possa giungere nelle arti a far cosa che non abbia in sé difetto veruno, pure quando io penso alla mia passata vita ea quella di coloro che hanno così liberamente sentenziata l'opera mia per non buona, spererei di dover essere stimato miglior giudice di una tela dipinta, ch'essi non sono.
Pagina 121 - fra poco dovete scegliere novello corpo, e andar a popolare il mondo. Ti dirò il vero, che non mi dispiacque punto lo intendere questa novità ; perché, quantunque il luogo fosse bello a. vedersi, mi parea che vi regnasse una certa malinconia e taciturnità universale che non mi dava nell'umore. E tanto più l'ebbi caro, perch'io avea udito che
Pagina 28 - un pellegrino venuto di oltremare, di grandissima virtù, e le disse che quando il marito suo venisse a casa, se n'empiesse incontanente la bocca e si guardasse molto bene dall' inghiottirla o sputarla fuori, ma la tenesse ben salda; e tale sperienza facesse più volte , e poi le rendesse conto della riuscita. La donna, presa
Pagina 173 - per ogni menomo calore o freddo delle carni arguiscono di essere agonizzanti, e cominciano a parlare con una vocina che indica la fine di loro vita. Di questi tali fu uno ne'passati dì, il quale venuto da una terra non molto lontana in Venezia per godersi il carnovale, e andando perciò qua e colà mascherato, si
Pagina 120 - sue maccatelle; tanto che quella casa n'andava tutta a romore. Se non che avvedutasi la padrona un giorno della sua mala lingua, la gli si avventò alla gabbia con tanta furia, deliberata di rompergli il collo, che s'egli non avesse in fretta in fretta detti i suoi versi, sarebbe

Informazioni bibliografiche