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LE MALAGRAZie o le ofese no le se deSMENTEGA CUSSÌ PRESTO, Chi altri offende su la rena scrive, e chi vien offeso scolpisce in marmo. Prov. e vale Chi fa l'ingiuria se la dimentica, e chi la riceve la tiene a mente.

DESMENTEGÒN, add. Smemorato; Smemoratino; Obbliatore; Dimentichevole, Di poca memoria.

MAL DESMENTEGON, Male dimenticato, com'è quello del parto. DESMERDAR, v. Mondar della merda, Nettare, Far mondi i bambini lordati di merda. I Siciliani dicono SMIRDULIARI. DESMESSO, add. Dimesso o Dismesso, Senza adornamenti. V. SOGLIO.

ABITO DESMESSO, Dimesso, cioè Tralasciato.

LE PUTE LE GA D'ANDAR DESMESSE, Le giovani o Le fanciulle debbono vestir positive, cioè Con abiti modesti. DESMESTEGAR, v. Addimesticarc o Domesticare e Dimesticare, Render domestico.

DESMESTEGARSE, Apparentarsi o Affratellarsi, dicesi del Procedere con alcuno con più sicurtà che non comporta la decenza nè 'l convenevole Dimesticarsi o Domesticarsi, e Addomesticarsi, vale Prendersi delle illecite confidenze. In tal guisa con lui si domesticò ch'io ne nacqui: Boccaccio.

DESMESTEGARSE CON UNO, diciamo ancora nel sign. di Contendere; Gareggiare; Andare a competenza. DESMÈSTEGO, add. Domestico e Dimestico, Agg. d'Animale.

Zovene tropo desmèstego, Giovane licenzioso o lasciuolo.

TERE O LOGHI DESMESTEGHI, Terre urbane o suburbane o Ortaglie, Terre domestiche le più coltivate, nelle quali le produzioni sono migliori e più saporite. DESMÈTER, v. Dismettere o Dimettere, Tralasciar di operare-NOL DESMETE MAI DE etc. Non resta; Non fina; Non rifina; Non molla mai etc.

DESMETER UN ABITO, Dismettere o Dimettere, Por giù, Non portarlo più. Così dicesi Roba dimessa; Barcaccia dismessa; Donna dismessa; Costumanze dismesse o dimesse, Che non sono più in uso. DESMINCHIONAR, v. Disingannare o Sgannare; Far ricredere.

DESMISSIÀ, add. Svegliato, Risvegliato; | DESONESTÀ, s. f. Disonestà, al cui eccesDesto; Destato; Sdormentato.

ESSER DESMISSIà detto fig. Esser desto o svegliato, vale Destro, accorto, sagace. DESMISSIAR, v. Destare; Svegghiare; Svegliare, Risvegliare; Sdormentare.

DESMISSIAR EL CAN CHE DORME, ovv. DeSMISSIÅR I MORTI, detto fig. Svegliare o Destare il can che dorme; Stuzzicare il vespaio o il formicaio o i calabroni, le pecchie, il naso dell' orso quando fumma, valgono Suscitar qualche cosa che possa anzi nuocere che giovare.

DESMISSIARSE, detto fig. Destarsi; Svegghiarsi; Svegliarsi; Risvegliarsi, Darsi coraggio o animo.

DESMISURA, add. Smisurato; Dismisurato; Sfondolato; Smoderato; Smisurabile.

DESMOLAR, v. Scignere o Scingere ; Dilacciare o Sdilacciare.

DESMONTAR, v. - DESMONTAR DA CAVALO, Dismontare, propr. Scendere da cavallo. Dismontare del cavallo e dal cavallo, Dicesi anche Smontare e Scavalcare — FAR DESMONTAR DA CAVALO, Smontare o Scavalcare alcuno.

DESMONTAR DA LA BARCA, Dismontare o Smontare dalla barca, discenderne.

DESMONTAR UN CANON, Smontare o Scavalcare, Levar un pezzo d'artiglieria dal suo carro o carretto.

DESMONTAR UN VASSÈLO, Disarmare un vascello, Levargli gli arredi. V. Dematar. Desmontar da un'opiniòn, Desistere; Cedere; Torsi giù da un'opinione. DESMORZAR, v. Smorzare; Spegnere. V. STUAR.

DESMUNEGARSE, v. Dismonacarsi o
Smonacarsi, Cavarsi l'abito di Monaca,
uscir del monistero.
DESMUSSAR, v. contrario di Imussàr,
Scaponire; Sgarrire, Vincer l'altrui osti-

nazione.

so dicesi Oscenità.

DESONESTA, si dice anche nel significato d'Inconvenienza o Sconvenevolezza. DESONESTO, add. Disonesto.

COSSA DESONESTA, Inconveniente; Sconveniente; Strana; Ingorda; Ingiusta. DESONOR, s. m. Disonore e Disonoranza.

STIMO PIÙ EL DISONÒR CH'EL DANO, Peggio è lo strazio, al parer mio, che'l danno. DESORDENE, 8. m. Disordine; Trasordine.

DESORDENE DE TEMPO, V. TEMPORAL O STRALECA.

DESORDENE GROSSO O DA CAVALO, Disordinaccio.

DESORDENE DE MAGNAR, Stravizzo o Stravizio, che anche potrebbe dirsi Intemperanza o Stemperanza; e quindi Straviz

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DESNAMORARSE, v. Snamorarsi; Dis-i amorarsi; Disnamorarsi o Disinnamo

rarsi.

DESNETAR, v. Nettare; Pulire. V. NETAR. DESNIAR, v. Disnidare o Snidare, Cavar del nido. E per traslato, Cacciare o Distruggere affatto ciò che si è stabilito in un luogo. Disnidare gli scorpioni, i topi e simili.

DESNIARSE I PEOCHI, Disnidarsi i pidocchi; Spidocchiarsi. V. SPEOCHIARSE. DESNOMBOLA, add. Dilombato; Scosciato, Che ha guaste le cosce o slogate.

ANDAR VIA O CAMINAR desnomboLÀ, Andare ancaione, cioè Aggravarsi più in sur una che in su l'altra anca in camminando. DESNOMBOLARSE, v. Dilombarsi, Sforzare i muscoli lombari sì che dolgano. Dicesi anche DESCULARSE E DESGAlonarse, V. SNOMBOLARSE.

DESNUÀR, v. Disnudare o Denudare e Nudare, Spogliare, render ignudo.

DESNUAR UN'ARMA, Sguainare o Snudare • Sfoderare un' arma.

DESPAGIÀR, v. Spagliare, Levar la paglia. DESPALA, add. Spallato, Si dice delle Bestie da cavalcare e da soma, che hanno lesione nelle spalle.

DESPALAR, v. Spalare, Tor via i pali impiantati.

DESPALARSE, Spallarsi, Guastarsi la spalla. DESPALTANAR, v. Sfangure. V. DES

FANGÅR.

DESPANOCHIAR, Spannocchiare.
DESPAR, lo stesso che DISPAR, V.

METER A COO VUOVI IN DESPÅR, V. Coo. DESPARAR, v. Disimparare; Disapparare; Disparare o Sparare.

DESPARARSE, Spararsi, contrario di Parare o Apparare, Spogliarsi de' vestimenti o abiti sacri.

DESPARECHIADA, s. f. Sparecchio, Il disparecchiare.

DESPARECHIAR, v. Sparecchiare, Levare le tavole, contrario di PARECHIAR. DESPARİR, v. Disparire; Disparere; Sparire, contrario di Apparire.

DESPARIRSE I DENTI, Dislegare i denti, contrario di SPARIR.

DESPARTE. V. IN DESPARTE. DESPARTIR, v. Dividere, cioè i Contendenti, Pacificare.

DESPARTIRSE, Dipartirsi, Prender par

tenza.

DESPARTIRSE DA LA SO OPINION, detto fig. Dipartirsi dalla propria opinione; Recedere NO ME DESPARTISSO DA LA MIA OPINION, Io non recedo; Io non rinunzio al mio parere, cioè Persisto nel mio voto. DESPASSAR, v. T. Mar. Dispassare, Levar un cavo di dentro ad un bozzello o occhio. Dispassare un cavo piano, vale Fargli cangiar lato, farlo passare dall' una all'altra parte.

DESPASTAR, v. Spastare, Levar via la pasta o simile appiccato a che che sia. DESPATAR, v. Sciorre la patta, Essendo a patti eguali nella ballottazione, riballottare per far decidere più in favore di uno che dell' altro.

In altro senso: LASSO CHE I SE LA DESPATA TRA DE ELI, Io lascio che se la strighino fra di essi, o che se la disbrighino tra di loro.

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QUANDO SE XE INFAMAI NO SE se despeGoLA PIÙ ; La grande infamia non si spazza, cioè Non si toglie.

DESPENOLAR, v. Sbiettare. V. PÈNOLA. DESPENSA, s. f. Dispensa o Dispersagione, Scompartimento, distribuzione.

Dispensa o Guardaroba o Salvaroba, dicesi lo Stanzino dove si tengono le cose da mangiare.

In T. Mar. Pagliuolo, dicesi allo Stanzino del naviglio, dove si tengono il biscotto e le altre provigioni. DESPENSAR, o DISPENSAR, v. Dispensare, Scompartire, distribuire.

In altro sign. Dispensare, vale Abilitare altrui, liberandolo da qualche obbligo o impedimento, ovv. Disimpegnar altrui da un ufficio.

LA ME DESPENSA O DESPENSI, Mi dispensi, Modo urbano di rispondere, che s'usa fra noi per negar di fare o di dire qualche❘

cosa.

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DESPEOCHIAR, V. SPEOCHIAR. DESPERADON, add. Disperatissimo Bestione; Bestionaccio, Uomo fiero e bestiale Rinnegataccio, Uomo di mala viFinimondo e Finimondone, che si mostra soggetto a timori di sciagure. DESPERAR O Despieràr, v. Disperare, Cavar di speranza o Perder la speranza.

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DESPERARSE O DESPIERARSE DA MATO, Disperarsi; Abbandonarsi; Geltarsi traʼmorti o tra' perduti; Dare o battere il capo nel muro.

GNANCA PER QUESTO NO ME DESPERO, Non istracciarsi gli occhi di che che sia, Non ne aver passione.

No La se despeRA, Locuz. fam. Non disperi; Non si sconforti; Non s'abbandoni. DESPERAZION, 8. f. DARSE A LA DESPERAZION, Darsi al disperato; Dar l'anima al diavolo o al nemico ; Darsi a' cani, alle bertucce, alle streghe.

L'È UNA DESPERAZION CO STE LEGNE CHE NO VOL ARDER, Disperazione, vale Impazienza.

DESPERDAÙRA, 8. f. Sperdimento; Sconciatura; Aborto.

Far una desperdAURA, Far uno sperdimento, un aborto; Sconciarsi.

UNA DESPERDAURA XE UN'INGRAVIADURA, Prov. Donna sconcia presto si racconcia, per far intendere che le donne che si sconciano o disperdono, tosto ringravidano. DESPERDER, v. Disperdere o Sperdere, vale abortire, che dicesi anche Sconciarsi e Disertare. V. BORTIR.

DONA CHE GA DESPERSO, Donna che s'è dispersa, Che s'è sconciata.

DESPERDERSE, detto in T. Mil. Dispergersi, Separarsi in varie parti LE TRUPE S'HA DESPERso per le vile, Le truppe si sbrancarono pei villaggi, cioè Si sparsero a branchi.

DESPERSA, 8. f. Lo stesso che DESPER

DAURA.

DESPERSO, add. Disperso; Sparso; Sperduto.

UN COSSO DESPERSO O UN COGIONARIO DESPERSO O UNA COSSA DESPERSA, Decimo; Sparutino; Cazzatello; Mingherlino; Magrino; Sottilino; Scricciolo, Agg. a Fanciullo scriato, di meschina complessione.

FIGHI DESPERSI, Fichi vani, Non ridotti

a maturità.

DESPETAR, v. Scollare; Discollare, Staccare d'insieme le cose incollate. Disviticchiare; Sviticchiare.

NO PODER DESPETARSE DA QUALCHE DONA, Non poter distaccarsi, e sviticchiarsi. V. DESPETOLAR.

DESPETENAR, v. Scarmigliare; Scompigliare, Scomporre la capigliatura.

DESPETIN, s. m. Dispetluzzo.

FAR DEI DESPETINI, Disobbligare; Far dei dispettuzzi.

DESPÈTO, s. m. Dispetto, Atto che si fa altrui per dispregio. Onde Far dispello vale Aontare.

FAR PER DESPETO, Far male a bello studio, appostatamente, Far a disgrado.

ANDAR VIA LA ROBA PER DESPETO, Andar via a ruba, vale Spacciarsi le merci a gran concorso de' compratori.

A SO DESPETO O A SO MARZO DESPÈTO, Far una cosa a marcio dispetto, a dispettaccio, a grave dispetto di alcuno o a marcia forza, vale Farla a suo malgrado. Io farò ciò a suo marcio dispetto o a sua onta.

DESPETOLARSE, ed anche DESPEGOLARSE, v. Spaniarsi; Scapecchiarsi ; Sviticchiarsi; Spastoiarsi; Sgabellarsi, detti fig. Uscire da qualche impaccio. Spillaccherarsi, Levar le pillacchere o zacchere.

DESPETOLAR I CAVÈLI, Ravviare o Strigare i capelli.

DESPETOLABSE I OCHI, Spaniarsi gli occhi, Levarsi le paniuzzole o la pania.

CHI GA EL CAN PER LA COA SE LO DESPETOLA, Da te te la se' intrigata, da te te la striga, Quel ch'è entrato nell' impegno si disimpegni.

DESPETORA, add. Scollato; Scollacciato; Spettorato; Sciorinato, Scoperto il petto.

ANDAR DESPETORA, Girare spetloratamente.

DESPETORARSE, v. Spettorarsi, Scoprirsi il petto - Sciorinarsi vale Aprirsi,

allargarsi, sfibbiarsi i panni. DESPETOSETO, add. Dispettosuzzo; Sdegnosetto; Arrabbiatello. DESPETOSO, add. Dispettoso.

MUSO DESPETOSo, Viso odioso, anlipatico.

DESPETRIR, v. Spetrare, Sciogliere, Disfar la durezza di cosa che sia come pietra. DESPIANTO, 8. m. Schiantamento; Sradicamento; Sbarbicamento; Sveglimento, Lo svellere.

DESPIASER, v. Dispiacere.

Me despiase in te l'anema, Mi dispiace fino al cuore; Ne son dolente a cuore, all'eccesso.

DESPIASÈVOLE, add. Dispiacevole ;
Spiacevole; Rincrescente.
DESPICAR, v. Spiccare; Dispiccare;
Staccare; Svegliere o Svellere.

DESPICAR I GRASPI d' ua, Racimolare.
DESPIEGAR, v. Spiegare, Distendere.
DESPIERAR, v. Lo stesso che Desperår.
V.; ma è modo triviale.
DESPIGOLÀ, V. GRAMOLÀ.

DESPINAR, v. Sprunare o Disprunare; Togliere i pruni, le spine.

DESPIOMBAR, v. Spiombare, contrario di Impiombare.

DEŠPIOVANÀ, add. Spiovanato, Privato del titolo di Piovano.

DESPIRAR, v. Sfilare, contrario d'Infilare. DESPIRAR EL BUSTO, Sfibbiare; Dislacciare e Slacciare.

DESPIZIO, 8. m. Voce bassa ed affatto plebea, Ospizio, Luogo dove si ricoverano persone per carità.

Nudare e Deè senza persona

DESPOGIAR, v. Spogliare; Dispogliare • Despogliare; Svestire nudare, si dice Quando la camicia. DespoGIAR A LA STRADA, Rubare alla strada.

DESPOGIARSE IN CAMISA PER I ALTRI. V. CAMISA. DESPÒGIO, add. Spogliato; Dispogliato;

Ignudo; Brullo, Senza vesti iudosso, Nudo crudo.

Mezo despoGIO, Spogliazzato. DESPOLTRONARSE, v. Spoltrarsi; Spoltrirsi; Spoltronirsi.

DESPOLVERADA, 8. f. Spolveratura. DESPOLVERÁR, v. Spolverare. DESPONARARSE, v. Spoltrire; Spolironire; Snighittirsi, Farsi lesto, Destarsi, abbandonare la poltroneria. DESPONER, V. DIPONER.

DESPONTAR, v. Spuntare, Levar ciò che tiene appuntata alcuna cosa, come spilli etc. DESPONTELÀR, v. Spuntellare, Cavare il puntello.

DESPOSSENTE, add. Cascatoio; Squarquoio; Spossente, Scaduto di forze. DESPOTIFARSE, v. T. più proprio di Chioggia, Scagliarsi, Far più di quello che si dovrebbe per alcuno. Lo stesso che BUTARSE DE LOGO O TRARSE FORA DE LOGO. V. BUTAR e TRÅR.

Detto per contrario di INCAZZIRSe, V. DESPRESIAR, Voce bassa, Disprezzare. DESPRÈSIO, s. m. (colla s. dolce) Voce della plebe, lo stesso che DESPREZzzo, V. DESPRESSIONAR, v. Disimprimere, Levar l'impressione.

DESPRETARSE, v. Spretarsi, Deporre l'abito di prete. DESPREZZAR, v. Disprezzare o Dispregiare e Sprezzare.

CHI DESPREZZA VOL COMPRAR, Chi biasima vuol comprare, Prov. dicesi di Chi copertamente per suoi fini biasima ciò che desidera.

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DESPROPRIARSE, v. Spropriarsi; Spodestarsi, Privarsi delle cose proprie. DESPROVEDER, v. Sprovvedere, contrario di Provvedere.

DESPULESAR, v. Spulciare, Tor via di dosso le pulci. DESPUÒ, V. DASPO.

DESPUPILA, add. Spiantato nelle barbe; Smunto di danari; Desolato; Impoverito. DESPUPILAR, v. Smungere altrui; Succiare il sangue altrui; Cavar le penne maestre, Rovinare, impoverire altrui. V. SPUPILARSE.

DESPUTA, 8. f. Disputa, Esercizio di recita formale della dottrina Cristiana, che fassi a memoria da'giovanetti dell'uno e dell'altro sesso nelle Chiese di Venezia, in determinati giorni dell'anno. DESPUTAR, v. Far la disputa, cioè della dottrina cristiana.

DESQUINTERNAR, V. SquinTERNÅR. DESREDAR, v. Diredare; Diseredare; Direditare.

Dicono però anche i Veneziani, e più lodatamente, Deseredar. DESRENA, add. Sfilato, dicesi Quello che ha le reni dislogate.

DESRENA, dicesi fam. ancora per ciò che fu detto Snervato o Smunto dalla lascivia. DESROGNAR, v. Scabbiare, V. DESCARO

GNÅR.

DESRUZENİR, V. SRUZENIR.

DESSADESSO O ADESSADESSo, avv. Adesso; Mo mo; Da qui a poco; Da qui a un credo; Da qui a un ottavo d'ora.

DESSADESSO! detto con ammirativo per Modo minaccioso o di rimprovero, Or ora! Ma se io! Or ora io!

DESSAVIO, add. Scipito; Scipido; Insipido; Discipito; Dissaporito; Sciocco, Dicesi del Brodo delle vivande e simili.

Detto per agg. ad uomo, Scipito o Scipido; Uomo senza sale o Sciocco, valgono Scimunito, senza senno. DESSECÀR, V. RESSECAR. DESSEGNADOR, s. m. Disegnatore e Disegnante.

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FAR BOTEGA DE DESSEGNADOR, V. BOTEGA. DESSEGNADORA, s. f. Disegnatrice. DESSEGNAR, v. Disegnare Disegnar d'acquarello, vale Delineare con pennelli intinti nell'inchiostro mescolato coll'acqua. In T. de' Cesellatori ed Argentieri, Accennare, Far su le piastre d'oro e d'argento il disegno di ciò che si vuol cesellara, con un ferrolino appuntato, che chiamasi Puntellino per accennare; e perciò dicesi Punteggiare a disegno.

DESSEGNAR ALL' INGROSSO O A LA BONA, Schizzare, T. di Pittura. N' ebbe in carta la pianta (d' una Città), benchè schizzata per dir così col carbone.

DESSEGNAR CO La testa, Disegnare, detto fig. vale Ordinar nel pensiero.

DESSEGNAR QUALCON, Designare alcuno, cioè Scegliere, eleggere, destinare. DesSegnir in Sabiòn, V. Sabiòn.

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Abortir d'un dESSEGNO, V. ABORTIR. DESSEPARAR, v. Disseparare o Separare, Dividere, e intendesi di persone contendenti Scompagnare, val Disunire o separare de' compagni Dispalare, Guastare il paio, separar l' un dall' altro. DESSEPELIR, v. Diseppellire o Disotterrare, Cavar di sotterra - DESSEPELIR UN CADAVERO, Sterrare un cadavere. DESSERVITO, s. m. Voce neologica che usasi negli uffizii giudiziarii (dal barb. Deservitio), e vale Tassa di un tanto per cento, che pagasi al Tribunale sulle somme depositate, allorchè esse si ritirano dalla Parte che n'ha diritto. Alcuni dicono NUMERATA. DESSÈSA, s. f. Discesa o Scesa, Il discendere.

DESSESA DE TESTA, Scesa di testa, Catarro che credesi scender dal capo al petto. UMORI CHE HA FATTO DESSESA, V. DECU

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DESTACARSE DE LA TERA, Ammottare o Smottare, Lo scoscendersi che fa la terra in alcuni luoghi di pendio.

NOL SE POL DESTACAR DA QUELL' AMICIZIA, Egli non può spiccarsi da quella personu, cioè Lasciarla.

DESTAFARSE, v. Staffare o Staffeggiare, Cavarsi il piè della staffa essendo a cavallo.

DESTAGIAR, v. Intagliare, Tagliar intorno con forbici.

DESTÁGIO, 8. m. Intaglio o Straforo,
lavoro fatto a cincischio.
DESTAGNARSE, v. Perdere lo stagno;
Logorarsi la stagnalura.
DESTALENTÀ, add. Voce ant. Svogliato;
Pieno di mala voglia.

DESTANARSE, v. Stanare, Uscir di tana. DESTANTAR, v. Scaponire; Scocciare; Vincere l'ostinazione, Opposto a Incocciare. V. INTANTARSE Spuntare alcuno, vale Rimoverlo dalla sua opinione. DESTAVELAR, v. Spianellare o Dispianellare, dicesi del Tetto o pavimento da cui si levano le pianelle Smallonare, Levar via i mattoni, contrario di Ammattonare.

DESTEGOLAR, V. DESTRIGOLAR.

DEST EMPARAR O DESTEMPERAR, V. Stemperare o Stemprare; Distemperare o Dislemprare; Alliquidire.

DESTENDER, v. Distendere; Allargare.

Destender I Brazzi o i pie, Distendere; Protendere; Tendere o Stendere.

DESTENDER I CAVELI, Scrinare.
DESTENDER I CEROTI, Applicare; Adat-

tare.

Destender o DESTIRAR EL CEROTO, detto fig. Spiattellare, Voce bassa; Dire la cosa spiattellatamente com' ella sta, Dichiarare apertamente. V. SQUAQUARAR & SPI

FARAR.

DESTENDER 1 DRAPI, Sciorinare i panni, Metterli all'aria, o al sole.

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DESTIN, 8. m. Destino o Distino, che dicesi anche Sorte; Fato.

Fatalismo, si chiama la dottrina di coloro che attribuiscono ogni cosa al destino; e quindi Fatalista o Fatista Chi sostiene questo sistema.

ANDAR AL SO DESTIN, Andare alla sua destinazione, cioè al luogo a cui si è destinato.

LA VAGA AL SO DESTIN, Modo di congedarsi da una persona che fa viaggio o è per partire, come si dicesse, Faccia ella buon viaggio.

DESTINA, add. Destinalo.

DAL DESTINÀ NO SE POL SCAMPÅR o fugir, Al mazziere di Cristo non si tien mai porta, e vale che Quello ch'è disposto in Cielo convien che sia. A quel che vien di sopra non è riparo. DESTINGUER, O DISTINGUER, V. Distinguere.

DESTINGUER EL BON DAL CATIVO, Discernere il fagiuolo dal cece, i bufali dalle oche, il pan dai sassi o dalle ghiande, i baccelli dai pater nostri e simili. Vedi i suoi contrarii alla voce IGNORANTE.

DESTINGUER QUALCUN, Usar distinzione ad alcuno; Onorare; Tenere in conto. Destinguerse, Distinguersi, Farsi onore, farsi rimarcare. DESTIÒR, voce antiq. V. DESTÒR. DESTIRA, add. Disteso.

QUATRO RISI APENA DESTIRAI, Risi guascotti, Mezzo cotti, cioè Risi sodi, non molto cotti.

DESTIRA dicevasi anticam. da' Veneziani per TIRA FORA, Cacciato fuori; Espresso FADIGA... DESTIRA FUORA DE LA MIA MEOLA E DE LA RAISE DEL TRONCO DE LA MIA

NATURALITAE, leggesi ne' componimenti poetici del Calmo, e vuol dire, Componimenti usciti dal mio talento naturale, senza artificii, come la penna getta. DESTIRADA, 8. f. Allungamento, Aumentazione di lunghezza Stiratura, L'al

lungarsi delle membra.

DARSE UNA BONA DESTIRADA, Fare una sdraiata, per Dire Porsi disteso a giacere spensieratamente per ozio o per riposo. DESTIRAR, v. Distendere.

DESTIRAR LA BIANCARIA, Stirare la lingeria.

DESTIRAR O TIRAR LA SEA SU LA CAÌCHIA, Accavigliare la sela, Torcere la seta sul parruccello o cavigliatoio perchè prenda maggior lucentezza. V. CAICHIA.

DESTIRARSE, Protendersi, Distender le membra, che anche dicesi Prostendersi ; Sbarrarsi delle braccia; Distendere le cuoia; allungarsi. Tu ti prostendi e russi a più potere. V. RONCHIZAR.

DESTIRAR IN TERA QUALCUN, Porre, Posare, Battere uno sul'e lastre, vale Ucciderlo. DESTIRAR LASAGNE, V. LASAGNA.

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DESTIRAR EL CEROTO, V. DESTENDER. DESTIRO, s. m. per DESTIRADA, è vocabolo ant. usato nel Poemetto sulla guerra de' Castellani e Nicolotti, nel sentimento di Tirare il collo ai polli; vale dunque Tirata Co SE FA A UNA GALINA, GHE DAVA AL COLO SI FATO DESTIRO, CHE etc. Come si fa de' polli, gli avrei tirato il collo, cioè Lo avrei ucciso. DESTITUIO, add. Destiluito o Destituto, Privato dell'impiego. DESTIVAR, v. Distivare, T. Mar. Cangiar la stiva, Stivare diversamente. DESTOCAR }

DESTOCOLAR v. Divettare, dicesi del) la Lana o simile, e consiste nel batterla o colla vetta o coll' arco per disciorne i grumi. V. DESPETAR E DESPETOLAR. DESTONAR, v. Stuonare o Distonare, Uscir di tuono.

DESTOR, v. Distorre; Distogliere; Storre. DESTORNADA, s. f. Distornamento; Frastornamento.

DESTORNAR, v. Distornare e Stornare, noi lo diciamo nel sign. di Sconsigliare, Dissuadere. V. FRASTORNAR.

DESTORZER, v. Storcere ; Distorcere ; Sdoppiare; Strefolare, Disfare i trefoli o sia le fila torte.

DESTRACARSE, v. Distancarsi e Disaffaticarsi, Riposare.

DE STRAMBON, detto avverb. All' impazzata; Inconsideratamente; Sbalestratamente.

DESTRAMEZADOR, s. m. Interpositore; Medialore. Voce quasi disusata. DESTRAMEZAR, v. Tramezzare e Tramezzarsi, Interporsi, tramettersi.

DESTRAMEZAR UN LOGO O UNA CAMERA, Tramezzare una stanza.

DE STRANIO, Di strano, posto in vece di Aggiunto coi verbi Essere, parere e simili, vale Essere, Parere strano.

ME PAR DE STRANIO CHE etc. Mi pare di strano o Mi sembra strano, Cosa stravagante che etc.

DESTRAVIÀ, add. Sviato, V. STRAVIÀ. DESTRAVIAMENTO, Evagazione; Sva

gamento; Distrazione.

DESTRAVIAR O STRAVIAR, V. Trasviare o Traviare e Sviare, dicesi fig. per uscire dall'ordine o dalle leggi del giusto e dell'onesto.

Spargere alcuno; Distrarre; Causar delle distrazioni ad alcuno, vale Distogliere alcuno dall'attenzione a qualche coScioperare alcuno, vale Levare chi che sia dalle sue faccende, facendogli perder tempo.

sa

DESTRAVIARSE NE LE ORAZION, Spargersi la mente nell' orare o in cose simili.

DESTREGIAR O DESTREZAR, v. Destreggiare; Usar politica, vale Accortezza, destrezza Traccheggiare o Temporeggiare, hanno relazione a tal significato. DESTRESSÀR, v. T. de' Legnaiuoli, Intraversare, Piallare il legno per traverso prima di venire all'ultima ripulitura. DESTRIGADA, 8. f. Dar una desTRIGADA A LA CAMARA, Sgomberar del tutto una stanza ovv. Metterla in assetto.

DAR UNA DESTRigada de afari, Dare una spicciata d'affari; Spicciare o Spacciare o Spedire gli affari.

DAR UNA BONA DESTRIGADA DE OSELETI, Darsi una corpacciata di uccelletti.

DAR UNA BONA DESTRIGADA DE CAVELI, Ravviare i capelli, Riordinarli.

DAR UNA BONA DESTRIGADA A TOLA, Far lo spiano; Spianar la mensa. DESTRIGAR, o. Distrigare e Districare e Strigare, Sbrigare, contrario d'Intrigare. Detto per Sviluppare e Ravviare, Riordinare le cose avviluppate.

Destrigar el paese, Sgomberare il paese, cioè Partirsi o Morire.

DESTRIGAR LE COSSE, Accappezzare, Conchiudere, finire le cose, Spicciare o Spacciare, Spedire gli affari.

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DESTRIGHESSIMO, Sbrighiamoci; Spiccia- DESTURBO, 8. m. Disturbo o Sturbo. moci; Alle corte; Alle brevi. DESTRIGOLAR e DESTEGOLAR, v. Disgranare; Sgranare; Disgranellare, Dicesi propr. del Cavar i grani, come dai baccelli de' legumi, dalle pannocchie e simili

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Strutto

DESTRUTO, Strutto; Desolato · si dice parimente per magro. DESTRUTÒR, add. Distruttore o Distruggitore.

DESTRUTOR DE LA ROBA, V. DECIPÒN. DESTRUTOR DE PANETI, Avere il gozzo panaio, vale Gozzo preparato a mangiar molto pane. V. MAGNÒN, e BOCA FRESCA. DESTRUTORA, add. Distruttrice o Distruggitrice, Dicesi della femmina.

DESTRŮZER, v. (colla z dolce) Distruggegere o Destruggere; o Struggere; Annichilare Spacciare, vale Anche Distruggere uccidendo.

DESTRUZERSE, Sfarsi: Disfarsi; Struggersi; Smagrire; Andarsene pel buco dell'acquaio, cioè Insensibilmente consumarsi

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DESTRUZERSE PER AMOR, Sbietolarsi per amore, Struggersi per tenerezza.

DESTRUZERSE COL SPENDER, Smugnersi; Colare, Annientarsi, consumarsi nelle so

stanze.

DESTRUZIÒN, s. m. Distruzione; Anni

chilamento.

L'È UNA DESTRUZION CON COSTÙ, Man. fam. Costui è un tormento, un affanno, una morte, uno sfinimento, una noia, È insoffribile.

DESTUADA, 8. f. Spegnimento - DAR UNA DESTUADA, Smorzare; Spegnere. V. DESTUAR.

DESTUAR, v. Spegnere; Smorzare; Am

SIGNOR, GHE SONGIO DE DISTURBO? Signore, guasto? Si può passare? C'è impedimento? cioè Disturbo? Do io impaccio o soggezione? DESTURBON) DESTURBOSO)

add. Disturbatore; Rom

picapo, Dicesi di persona altrui molesta. Guastafesta, Quegli che disturba le allegrie.

Turbolento; Intrigante; Inquieto, dicesi di persona che alteri il buon ordine.

IMPIEGO DESTURBOSO, Uffizio o Impiego pien d'intrighi, di disturbi, d'impegni, di noie.

DESUGUAL, add. Diseguale; Disuguale; Ineguale.

DESUMANÀ, add. Disumano o Disuma

nato.

In altro sign. Sfigurato; Sfigurito; Trasfigurato; Deformato, Che non ha quasi figura umana, Che non si conosce più. DESUMANAR, v. Bastonare spietatamente. DESUMANARSE, Disumanarsi, Spogliarsi d'umanità.

DESUMANARSE PER AGIUTAR QUALCUN, Rovinarsi per aiutare alcuno; Sagrificarsi. DESUSA, add. Disassuefatto; Divezzato; Disusuto.

DESUTELE, add. Disutile; Inutile; Infruttuoso.

DESUTILON, Disutilaccio, Uomo disadatto.

DESVEGRAR. V. SVEGRAR.

DESVERZENAR, v. Sverginare; Disverginare e Spulcellare.

DESVEZZAR, v. Divezzare o Disvezzare e Svezzare.

Desvezzarse, Svezzarsi, Rimanersene; Tralasciar l'uso d' alcuna cosa.

DESVEZZAR DE LA TETA, SUCzzare; Disvezzare; Divezzare; Spoppare. V. DesLATAR.

DESVIAR, v. Deviare; Diviare; Disviare; Riviare; Traviare.

Nel sign. di Distrarre, V. DEStraviar. DESVIAR LA BOTega, Sviare la bottega, si dice del Perdere gli avventori. DESVIDAR, v. Svitare, Sconnettere le cose fermate colla vite.

DESVIÒN, verb. sust. Sviatore o Disviatore, Chi svia altrui dalla buona via: dicesi fig.

DESVISCHIAR, v. Spaniare, Levar le paniuzze.

DESVISCHIARSE, Disvischiarsi; Spacciarsi; Spastoiarsi, detto fig. vale Sbarazzarsi. DESVIZIAR, v. Disviziare, detto fig. vale Correggere i difetti.

DESVIZIARSE, Disviziarsi, Correggersi, Perdere il vizio · Svezzarsi o Divezzar

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