sémolo. Petrosillo. Pretosémolą. Pretosello. Erba notissima che si usa molto nelle vivande ed è l'Apium petroselinum dei botanici. On sesin d'erborinn tre lira. V. in Sesin. Erborinn. s. f. pl. . . . Quelle vene verdi bige che veggonsi ne' nostri caci detti stracchini, sviluppo di que' funghi microscopici che i bot. dicono Mucor mucedo e noi Muffa. Gli stracchini che hanno tali vene e che noi diciamo erborinda, dai Francesi sono detti Fromages persillés. Il marchese Cosimo Ridolfi ad esprimere questa circostanza degli stracchini grassi disse Stracchino che si dipinge con tutti i colori dell'iride; e ciò non senza ragione, giacchè al bianco del latte vedi misto il verde ceruleo e il rossigno della putrescenza a cui va soggiacendo. Erborinna salvadega o spuzzenta. Cicuta. La Cicuta virosa dei botanici. Erbós. Erboso. Erbito. Ercol. Ercole. Diciamo anche noi un uomo robustissimo; uomo erculeo. Eréd. Erede. Redatore ed Ereditario; e antic. Ereda. Eredità. Ereditare. Redare; ant. Eredare. Ereditàa. Eredità. Retaggio; ant. Ereditaggio. Eretaggio. (chin. Ereditaa del Matt Fachin. V. in FaEreditàa. Ereditato. Redato. Ereditàri. Ereditario. Ereditinna. Lo stesso che Reditarœùla. V. Eresia. V. Resia. Erètegh. Erelico, e ant. Retico. Deventà eretegh. Ereticare. Erètegh. fig. Eretico. Impersuasibile, incredulo in tutt' altro che in materia di fede. Vess eretegh in d'ona cossa. Esser eretico. Non poter credere. Non sapersene dar pace. Non potersi discredere. Ergastol. V. Argáster nell'Appendice. Ergna (che nell'Alto Mil. dicono anche Erga e Inguen). Édera, Ellera. Édra. L'Hedera helix dei botanici. Ergnós. Ederaceo. Ergnós. Ernioso. Ergo donca. Adunque. Dunque. Ergo. Venendo all' ergo. Ergo donca, trii conchin fan ona conca. V. in Donca. Mandà de Erod a Pilatt. V. in Pilatt. Eroich. Erdico. A l'eroica. T. teatr. All' eroica. Dicesi d'abiti serbanti il costume o il decoro eroico usati nelle rappresentazioni teatrali. = Eroicamente, e scherz. Con eroicheria. Èrpas e Erpasinna. V. Èrpes e Erpesin. Erpes. Erpice. Stromento d'agricoltura notissimo. Fra noi due sono le specie di erpici; uno co' denti di ferro acuti e taglienti, che vien detto Erpes; e l'altro coi denti di legno, che più particolarmente viene detto Rapéga. Anche in Toscana si conoscono diverse specie di erpici, come per es. lo Spianuccio Giorn. agr. V, 121), l'Erpicone (Giorn. agr. III, 610), sp. d'erpice ripassatore, ccc. Dent. Denti = Rampella o Grampella o Rampèttola. Manico. Vess on erpes. fig. Essere più lungo che il sabato santo. Essere un pentolone. Esser un i enne onne. Erpesà (ed anche Rapegà). Erpicare. Erpesin o Erpasinna. Spianuccio? Specie d'erpice con denti di ferro assai fitti. Erra. Erre. La diciottesima fra le lettere del nostro alfabeto. Gli artigiani chiamano Erre ogni mensola falta a sproni per reggere checchessia, così dicendola perchè è fatta come un'erre arrovesciata y. Vi sono quindi l'Erre pei sederini da carrozze, per le insegne delle botteghe, pei lumi delle strade, pei lastroni delle ringhiere, ecc. Errór. Errore, e in modo basso Erro. Error no paga debet. Frego non cancella partita. Få error. Prender errore. Errare. Essere o Andare errato. (rone. On gran error. Erroraccio. ErroSalvo error. Salvo errore. Errorin. Erroretto. Erroruccio. Erroruzzo. Erta (A1). All'erta. Stà a l'erta. Stare all'erta. Stare avvertito, oculato, cauto. Esclusivamént. Esclusivamente. Dà bon esempi. Dare buon esempio. Dà cativ esempi. Dare mal esempio. Per esempi. Esempigrazia. Per esempio. Per cagion d'esempio. Portà per esempi. Esemplificare. Addurre per esempio. Esempi. Novella. Favola. Racconto. Fòla. Novellata(Alleg. pag. 159). L'esempi de la Scindirœula. La novella della Cenerognola. V. Scindirœù. Esémpi. Esemplare? Quello scritEsemplar. s. m.to che fa il maestro di calligrafia per darlo ad imitare allo scolare. Il Præscriptum di Seneca Fag. nell'Amante esperimentato (alt. II, scen. vr) lo chiama Lo innanzi, facendo rispondere da Ciapo a Florindo: « Ah vo' mi volete fa lo innanzi come si fa sul quaderno ai ragazzi che imparano lo scrivere, che poi lo fanno come quello. · Osservisi però che lo stesso Alb. enc. usa anche Esempio nella voce Mostra, ove dice: "Far la mostra è fare quello scritto che fanno gli scolari nel quaderno per imparare a scrivere, e il maestro dà loro l'esempio » Anche l'Esempio di Dante per Modello autorizzerebbe quasi la voce nel nostro sig. " Dà-giò l'esemplar o l'esempi. Dare l'orma, cioè (secondo il Monti nella Proposta III, 1, 205). Tracciare col lapis o coll' inchiostro rosso o coi puntini l'orma delle lettere a coloro che imparano a scrivere l'abbicci. Uso comunissimo anni fa, ma giustamente proscritto oggidì nelle scuole. Esemplàr, ad. Esemplare. Esentuà. Esentare. Esenzionare. Eccettuare. Francare. Esimere. Esentuàa. Esentato. Esenzial. Essenziale. Esenzión. Esenzione. Franchigia. Eccet Esclusiva. s. f. Esclusiva. Esclusione. Esèqui. Esequic. Mortorio. Pompa esc Fà i esequi. Far l' esequie, e ant. Esequiare. Esercità. Esercitare. Esercizi o Eserzìzi. Esercizio. Fà l'esercizi. T. milit. Fare gli esercizj Esercizi a fœugh. V. in Foùgh. Fà i esercizi o i esercizi spiritual. Darsi agli esercizi spirituali. Eserzi. Esercitare. Eserzì è una di quelle voci di cui il Baretti (spiegando nella sua Frusta letteraria il vocabolo Chic- ' chere usato nel titolo di un certo libro uscito a' suoi tempi dalle stampe di Lugano) dice che sono proprie di quella storpiata lingua toscana che si parla in Milano. Anche i diz. ital. hanno lo storpiato Esercere, fratello di questo nostro, la cui vita è da essi confinata tra i curiali. Esibet. Esibito. Lo stesso che Palpée. V. Protocoll di esibet. V. in Protocoll. Esibizión. Esibizione. Profferta. Offerta. Esig. Esigere. Esig. Voce forense sinonima della comune Scoud. V. Esigénza. Bisogno. Necessità. Esigénza. Riscossione. Esazione. V.Scòssa. Esimes. Esimersi. Sottrarsi. Esist. Esistere. Esisti. Esistito. Esit. Esito. Fine. Evento. Ésit. Esito. Vendita. Spaccio. Avegh esit. Avere spaccio. Esità. Esitare. Dubbiare. Esità. Esitare. Vendere. Spacciare. Esorbitant. Esorbitante. Disorbitante. Esorzista. Esorcista. Esós. Spilorcio. Sordido. Taccagno. Nei diz. ital. Esoso vale odioso. Buc. I, 10). Esperimént. Esperimento. Esperienza. di lettera o carattere. Per es. in 1.mo in alto delle altre lettere della riga si chiamano m, o esponent. I Francesi hanno in questo preciso senso Lettrine o Lettre supérieure. La voce Esponent è tolta dall'Esponente aritmetico, o dall' Esponenziale algebraico. Esponn. Esporre. Esposizión. Esposizione. Esposizion del Santissem. Esposizione del Santissimo o del Venerabile. Espòst. Esposto. Esprèss. s. m. Straordinario. Corriere spedito espressamente e fuor del corso ordinario delle poste. a posta Per espress. Per uomo (V. Crusca in Spedizione). Esprèss. part. Espresso. Espressamént. Espressamente. A bello studio. Appositamente, e al superl. Espressissimamente (Vas. 820). Nel senso dei diz. ital. noi adoperiamo ben difficilmente la voce. Espressión. Espressione. Espri o Spri. Pennino. Piumino. Orna- Ess. s. f. pl. T. degli Strumentaj... Così chiamansi quelle fessurine che veggonsi nel coperchio d'un violino, e che in esso fanno lo stesso ufficio che fa la rosa negli altri strumenti, di rendere cioè più gagliardo e spiccante il suono. Chiamansi Ess dalla loro forma di S, a differenza di quelle de'violoni e delle viole che sembrano un C L'Encycl. le chiama Ouïes. Essa. Esse. La diciannovesima lettera del nostro alfabeto. Essa. T. de' Ciamb. . . . Così chia Estratt. Estratto. Giugà o Mett d' estratt. T. del Giuoco del Lotto.... Giocare determinando la scala d'estrazione del numero che si spera benefiziato, il che dicesi anche Mett d'estratt nominaa; e Giocare uno solo fra i go numeri del lotto che dicesi particolarmente Mett d'Estratt sempi. Estrazión. Estrazione. Esportazione. Estrazión (del lott). V. Strazión. Estrazión. Condizione. Stirpe. Schiatta." Legnaggio. De bassa estrazion. Di bassa condizione. Ignobile. Di basso paraggio. Di bassa mano. Di vile schiatta. Estremitàa. Estremità. D'on' estremitaa a l'oltra. V. sotto. Estrèmm. Estremo. Andà ai estremm. Non aver mezzo. D'on estremm a l'olter o D'on' estremitaa a l'oltra. Da stremo a stremo. Enza mezzo. O asso o sei. El va semper a estrcmm. Non ha mezzo; e famig. Efa come il grillo, o salta o sta fermo. Tutt i estremm hin cativ. Tutti gli estremi son viziosi. Ogni estremo è vizio. Il troppo e il poco guastano il giuoco; perfino Quando eccede cangiata in vizio ogni virtù si vede. Vess ai ultem estremm. Essere all'ora estrema o sull'estremo deila vita; e fam. Essere a confitemini. Vess a l'estremm. Essere all' estremo o alle strette. Avere la stretta. Estremmamént. Estremamente. Èstro. Estro. Estro de matt. Ticchio. Bizzarria. Capriccio. Ghiribizzo. Fantasiaccia. Ghe ven certi estri. Gli tocca il ticchio. Ha fantasiacce tutte sue. Estrós. Ghiribizzoso. Ticchioso. Capriccioso. Bizzarro. Fantastico. Esùss. V. Jésus. Esuss, esuss, magara ghen fuss, Esus esuss, inscì gh' en fuss; Esuss per i so pover mort, ecc. V. in Magara, Mòrt, ecc. Esùss. Croce santa. Tavola santa. Quella su cui i bambini imparano a leggere. Etàa. Età. Etade. Etate Evo. Etaa de bagaj. Infanzia. Fantilità e Puerizia. Spazio dalla nascita fino ai sette anni compiuti. Etaa de ficu. Fanciullezza. Impubertà. Età fanciullesca. Quella dai sette ai quindici anni. Etaa de giovenett. Pubertà. Età che ne'maschi è fissata agli anni qualtordici, e nelle femmine ai dodici. Gioventù. Adolescenza. Età dai quattordici ai venticinque anni: dicesi anche Fiore d'età. Elà verde o fiorita o novella. Aprile dell'età. Buono dell'età. Etaa d'omm o madura. Virilità. L'età fra la gioventù e la vecchiezza, che dicesi anche Età di mezzo. Mezza età. Età consistente o malura. Età della consistenza. Veggetaa. Vecchiezza. Vecchiaja. Canizie. Elà grande. Età tra la virilità e la decrepitezza. Ultema veggetaa. Decrepitezza. Decrepità. Travecchiezza. Età cadente, vecchiezza estrema e cagionevole; e scherz. Età barbogia. Etaa magior. Ela maggiore. Quella dopo gli anni ventiquattro compiuti, giusta la nostra legislazione. Minor etaa. Età minore. Quella al di sotto dei ventiquattro anni. De mezza etaa. V. Mezzetàa. Vess in su l'etaa. Essere in là od oltre con gli anni. Essere altempato; ed anche assol. Esser oltre. Etasgèr.... Specie di reggilibri mobile fatto a scaffaletto quadrialto, aperto per ogni lato e con coperchio ad uso di scrittojo. Ha due, tre, e fin quattro plutei (pian, étages) e serve anche come reggivivande. Dal fr. Etagère. Etcètera. Eccetera. Etcètera. Etegh. Etico. V. Tócch. Etèrna. Elerno. Eternale. Noi però usiamo questa voce sempre nei sig. traslati di Durevolissimo, Prolisso, Infinito, ecc. Chi fabrica d'inverna fabrica in eterna. V. in Fabricà. Omm eterna, Ora elerna, Strada eterna, ec. V. in Òmm, Óra, Stràda, ec. Eternamént. Eternamente. Eternitàa. Eternità. Andà a l'eternitaa o Voregh on'eternitaa. Andare alle calende greche. Che eternitaa d'on omm! V. in Òmm. Etich. V. Tócch. - Etichetta. Etichetta. Stà su l'etichetta. Stare sui convenevoli o sui cerimoniali. Etichetta. Etichetta. Strisciuola di carla che s'appicca in sui sacchi contenenti danari, nella quale è scritto il peso, il numero e la specie loro. I Piemontesi la dicono Croveta. Dal fr. Étiquette. Etisia. Elica. Tisi. Ett. Ette (Alb. enc. in Conne). Il segno & che rappresenta l'eccetera. Ett, Comm e Ròmm. L'Ette, il Conne e il Bonne, cioè &, C, R. Ett. Ette in senso d'un Minimo che. Un ette, Un jota, Un apice, Un frullo. Gh' è calaa on ett. Fu a un pelo. Manco poco. Importann on ett. Non importare o Non caler altrui un ette di checchessia. No se pò digh on ett. E' non se gli può appiccare uncino addosso (Monos. pag. 18). È senza difetto. No sfalzà on ett de quell che se gh'è ditt. Non uscire un punto di commissione (Targ. Viag. II, 90). Non uscire un jota di commissione. Non preterire un jota. No vari on ett. Non essere da cosa alcuna. Evad.Spedire. Espedire. Sbrigare. Definire. Evangéli. Evangélio. Vangélo. Evangelista. in gergo. . . . . Grascino; chi bada ai venditori delle grasce perchè non usino frode. Evasión. Esito. Definizione. Espedizione. Evasiv. Sbrigativo. Dà ona risposta eva- } (lese. Evidént. Evidente. Chiaro. Manifesto. PaEviva. s. m. Viva. I eviva gh'hin per tucc. Il viva è per tutti. A chi no dis eviva ghe poda saltà la piva. V. in Piva. Eviva! Allo sternutare altrui era Evivȧzza! usanza ed è ancora fra molti di noi il dire Eviva; e in ital. Dio v'ajuti, Dio vi salvi. Ciò al primo, non ai susseguenti starnuti; oggidi è uso dimesso nel bel mondo. Evoluzión. T. mil. Esercizj. Eurisma. Aneurisma. Eur (ditt. Eur). A eur a eur. V. in Vœùr. Ex. Gli ex(Pan. Poel. II, XI, 21, 22, 23). In qua addietro. Per l'addietro. Di qua dietro. Ex-minister. In qua addietro ministro. |