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Maffeo d'Antonio Barberini suo Nipote di sorella, che poi fu Papa col nome d'Urbano VIII.

DA

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All'antico Castello di Barberino di Val d'Elsa è discesa questa Famiglia illustre non solo per aver goduti

i supremi onori della Repubblica Fic rentina quanta ancora per gli Uomini illustri, che da essa son derivati. Sul finire del secolo XIII. questa Famiglia lasciata la Val d'Elsa in Firenze fissò il suo soggiorno, ed a quella Cittadinanza fu ascritta. Done da Barbering nel 1289. fu Console dell' Arte della Seta, e Ser Lottieri di Messer Rinaldo da Barberino fu Notajo del Supremo Magistrato dei Priori nel 1308.

Quattro volte gedè questa Famiglia il Priorato, e la prima volta nel 1490. nella persona di Francesco di Antonio di Maffeo da Barberino .

Fra gli Uomini illustri di questa Casata merita che sia fatta particolar menzione di Maffeo d'Antonio da Barberino quale per la sua rara virtù, e per i suoi gran servigi resi alla Chiesa nel Pontificato di Paolo V., e di Gregorio XV. non solamente fu inalzato alla sacra Porpora da Paolo V. il dì 11. Settembre 1606., ma successe a Gregorio nel Papato, nella fresca età d'anni 55. quale resse con tanto zelo, e prudenza, che si rese degno di esser reputato uno dei più illustri Pontefici, che abbiano

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coperta la Cattedra di S. Pietro. Fu eletto Papa il dì 6. Agosto del 1623., e prese il nome d' Urbano VIII., fu grande in merito, in condotta, in capacità; ed in sapere, protesse generosamente i letterati, ed i Savi, fu non mediocre Poeta e liberale verso di tutti. Riunì il Ducato d'Urbino alla Santa Sede nel 1626. per donazione fatta dall' ultimo Duca Francesco Maria della Rovere. Conferì con suo Brève del Giugno 1630 ai Cardinali, ai tre Electori Ecclesiastici, ed al Gran Maestro di Malta il titolo d' Eminentissimi. Ebbe guerra nel 1643. con Odoardo Duca di Parma, con Francesco d'Este Duca di Modena, con Ferdinando II. Gran Duca di Toscana, e colla Repubblica di Venezia, e nel 1644. fece con essi la pace. Edificò il Castello di Forte Urbano nei confini del Contado di Bologna. Ampliò, ed abbelli la Sapienza di Roma. Edificò dai fondamenti il Collegio di Propaganda Fide, che poi fu detto Urbano. Arricchì la Biblioteca Vaticana di ms. Greci. Fece pubblicare il Breviario Romano rivisto e corretto . Parimente corresse il Pontificale Romano

e gl' Inni sacri. Abolì molti giorni festivi acciò la moltitudine dei poveri potesse to lavoro procacciarsi la sussistenza, come dichiara la Costituzione 164., che trovasi nel Tom. 4. Bollar. pag. 230. Finalmente dopo 21. anno, e nove giorni di glorioso Pontificato il 24. di Agosto del 1644 compì la sua vita.

Don Taddeo Nipote del prelodato Pontefice fu Generale delle Armi Pontíficie, Prefetto di Roma, e Principe di Palestina. Altri cinque Cardinali accrebbero lustro a questa Casata, che. in Roma fece fino alla sua estinzione una splendida, e luminosa comparsa; Donna Cornelia fu l'ultima di questa Famiglia che maritatasi a Don Giulio Colonna di Sciarra, portò in quella Casa le immense ricchezze, ed il Cor gnome dei Barberini.

DEL

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