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145 Ugolino Verino De Illustr. Urb. Flor. da un luogo decco Bardolin sul Lago di Garda tra Verona, e Mantova, e intorno il 1300. venne a stabilirsi in Firenze.

Net 1345. cominciò a godere gli onori, e le Magistrature della Fiorentina Repubblica , avendo in quell'anno per la prima volta goduto il Priorato nella persona di Bartolo di Tommaso di Bartolo.

Quattro volte godè questa Casata questa Magistratura , e otcovolce il sommo onore del Gonfalonierato di Giustizia, e il primo Gonfaloniere fu Marco di Tommaso di Bartolo nel 1416., quale nel 1390. avea imprescato al Comupe di Firenze fiorini diciotcomila per sostenețe la guerra contro il Conte di Virtù, come apparisce da un Registro dei Creditori del Comune nell' Archis vio del Monte Comune.

Vari uomini di questa Famiglia mericano

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le loro virtù di esser commendati.

Cateluno di Francesco di Marco Bartoli, abbracciato lo stato Ecclesiastico, oto tenne nel 1401. un Canonicato nel DuoT. VI.

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mo di Firenze · Egli fu Dottore in Decreti , e Dottore di Legge nello Studio Fiorentino, e fu Vicario del Vescovo di Firenze ; morì pieno di meriti nel 1445.

Giovanni di Domenico Bartoli fu nella Citrà nostra uno dei Cittadini più accredicaci , e nel 1436: andò Ambasciatore a Piombino, nel 1451. fu parimente dalla Patria spedito a scarperia ad incontrare Federigo Imperatore, che passava di Toscana per andare a Roma , e nel 1458. pieno di meriti compi la sua vita, e dalla Repubblica furono farci al medesimo sontuosi funerali.

Marco Bartoli abbracciaco l'Istituto Vallombrosano, e facca in quello la sua solenne Professione il 17. Agosto del 1502. al tempo del celebre General Biagio, divenne un degno Monaco, e come tale conosciuto dai Monaci il dì 15. Aprile del 1547. fu dai medesimi elecco Presidente Generale della loro Congregazione. Fu uomo letteraro, intraprendente, e fortunato nelle sue intraprese. nalmente morì in Firenze nel Monastero di S. Pancrazio a dì 20. di Febbrajo del 1563., ed ivi ebbe Sepoltura :

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Cosimo di Maiteo Bartoli, fu un dote to, e degno Sacerdote, e Cosimo l., che bene conosceva il di lui mérito lo elesse il dì 19. Dicemb. 1540. Proposto di S. Giovanni. Questi fu un valente scrittore dei suoi tempine pubblicò diverse opere , tra le quali alcuni Dialoghi, assai stimati per la purgacezza della lingua, e tradusse le opere di Leon Battista Alberti.

Si diramò nçi tempi andito questa Famiglia , e alcuni si stabilirono-an Francia ove nel 1527. fiorì Girolamo l' Alfonso di Raffaello Bartoli , Cav. df Malta , e molto benemerito al suo Ordine.

Esisce anche di presente questa no bil Famiglia nella Citrà nostra nella persona dell' Ornatissimo Pattizio Signor Marco Bartoli .

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BANDI, E POI GUARDINI,

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Nell'Estimo tante volte citato fatto rocagionati dai Ghibellini nel 1360

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leggesi tra i confinanti a certo Mulino in Mugello di Messer Ubercino da Gavilla Filij Dom. Buonaguide Bandi . Questa è la prima memoria, che ho trovata di questa Famiglia, la quale per possedere in Mugello, non sono lontano dal credere, che da quella Proviacia derivasse.

Nel 1319. godè questa Famiglia per la prima volta il Priorato nolla persona di Ricco di Bando, cla seconda volta nel 1323. nella persona di Rucco di Bando. Dopo questo tempo ho ragione da credere, che questa Casata fosse privata degli onori della Repubblica, poichè trovasi una Carta del 1363. esistente nella Libreria dei PP. di S. Paolina di Firenze nella quale si legge quanto appresso. Nobilis Vir Guardinus quond. Rucchi de Bandis dixit se, suos de cetero velle appellari de Guardinis , cu pro novis Armis elegit scutum &c. Questo Documento prova abbastanza che nel 1393. la Famiglia de Bandi era nel numero dei Magnari, e che Guardino di Rucco per ricornare ai primi onori, cambiò Arme, e Cognome, come fecero in quell'anno moltissime Famiglie.

Godè

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