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DI BARTOLOMMEO, E POI

BARTOLOMMEI.

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'N un Codice ms. di Memorie di di

IN verse Famiglie Fiorentine Fiorentine presso di me leggesi, che questa nobilissima Fa

miglia derivò dall' antica, ed illustre Stirpe degli Smiducci Signori nel secolo XIV. di S. Severino nella Marca. Furono realmente di questa Casata nel 1376. ammessi alla Cittadinanza Fiorentina Messer Bartolommeo di Smiduccio Cavaliere (da cui forse discendono i Bartolommei) Piero di Stefano, e Noferi di Roberto, come apparisce nel Libro delle Provvisioni di quell'anno a c. 142. esistente nell' Archivio delle Riformagioni.

Godè la Famiglia Bartolommei sei volte il Priorato, e la prima volta nel 1379. nella persona d'Antonio di Bartotolommeo, che forse potrebbe essere il figlio del detto Messer Bartolommeo Smiducci..

Merita di esser rammentato Antonio Bartolommei, che nel 1477. fece in San Jacopo la Cappella del SS. Crocifisso, e la dotò di conveniente assegnamento, come apparisce dal Contratto, che trovasi all' Archivio Generale di Firenze nei Protocolli di Ser Paolo di Amerigo di Paolo Grassi. Questo Istrumento serve per correggere il Rosselli quale nel suo lodatissimo Sepoltuario, che ms.

con

conservasi nella Magliabechiana, dice, che questo Altare fu eretto nella demolita Chiesa di S. Pier Gattolino, e poscia a quella di S. Iacopo Oltrarno trasferito. Nè dee passarsi sotto silenzio la pietà di Anton Maria Bartolommei, che fiorí nel secolo passato. Esso profuse immense somme per abbellire la Chiesa di S. Stefano della Città nostra. La Tribuna, il Coro, e l' Altar maggiore, ove la magnificenza per le pietre, intagli, e marmi è singolare, tutto fu fatto a spese di questo buon Cittadino. Dopo la sua morte il suo Figlio Girolamo proseguì ad arricchire la Chiesa, alla quale donò un Paliotto di bronzo per l'Altar maggiore, in cui con stupende figurine di rilievo Ferdinando Tacca effigiò il martirio di S. Stefano. Ed il Landucci nella sua Selva Ilicetana scrive, come segue An. 1636. Perillustris Familia de Bartolomeis Florentina manum liberalissimam porrigente D. Antonio Maria inchoatum est opus pro constructione Ecclesiae, ac Domus S. Stephani ad Portam ferream Florentiae, quod opus ad huc magnificentissime proseguitur, terminata jam illa parte Chori cum Apside ad aram majorem do

ctissimus, & Pijssimus D. Hieronymus ejusdem Familiae. Nè debbo tralasciare di qaì riferire un ricordo ms. riguardante questa fabbrica, ed è la ricevuta degli Scarpellini, che lavorarono per ordine dei Bartolommei in questa Chiesa, dalla quale si può prendere un idea della grandezza della spesa, e dice Il di 17. Maggio 1641. ricevono scudi diciannove mila dugento per quello si è convenuto daccordo importare il Conto di tutte le pietre lavorate, e non lavorate dalla loro Bottega alla fabbrica della Chiesa di S. Stefano del di 2. Ottobre 1638. fino a questo giorno presente compresa ogni nostra manifattura, ed altro per conto di detta fabbrica, non pero comprendendosi le pietre, che debbono servire per il Ciborio, che così siamo convenuti. Benedetto Betti, e Rede, e Compagni.

Hanno i Bartolommei in questa Chiesa l'Avello Gentilizio con un Iscrizione, opera del Chiarissimo Proposto Anton, Francesco Gori, e dice così. D. O. M.

Ioanni Baptistae Bartolommaei
Matthiae Fil. Patricio Florentino
Pio Prudenti Munifico

Qui Templum Hoc, & Chorum

Ar

Arcubus Tribunis Columnis Gentis suae

Stemmate Insculptis

Aramque maximam

Insigne Aheneo Anaglypho ornavit. Idemque Caenobitas beneficiis & Annuis Largitionibus cumulavit

Extructoque Sacello Et Hypogeo
Sepulcro In Eo Ossa sua Condi lussit
Ferdinandus Marchio Bartolommejus
Matthiae Marchionis F.

Hieronymi Poetae Nep.
Thaeresiae Mariae Augustae
Hungariae & Bhoemiae Reginae

Ab Intimis Consiliis

Regiaequae ditionis, & Regiminis

Francisci Tertii

Lothar. & Bar Ducis Regis Hier.
Et M. Ducis Consiliarius
Petruo Magno optime merito
Majoribus & sibi Posterisque suis
Vivens posuit

Anno MDCCXXXXIII.

Questo Girolamo commendato in

que

sta Iscrizione fu un letterato Cavaliere, compose varie opere, fra le quali un bel Poema intitolato l' America.

Anche i fratelli di questo Girolamo, Giovan Battista, e Andrea diedero non

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