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Filiorum

Bentaccorde. damn. extimaver. lib. 50.

Domum Destrudam in Pop. S. Marie supra Arnum.

Gualterotti Piccielloni de Bardis. cui j. Via ij. Dom. Gualterotti de Bardis, ij, Filior. Dom. Bardi iiij. Arni flumen. damn. extimat. lib. 150.

Tres Tarrés. & unum Palatium, & tres domos dextructas in Pop. S. Cristofori

de Enticia

Dom. Gianni, &) Fratrum, Filiorum BoMaffei ) naguide Bardi damn. extimaver. lib. 300.

Godè questa Casata ventisei volte il Priorato, e quattro volte il Gonfalonierato di Giustizia. Bartolo di Messer Jacopo di Ricco di Bardo di Bardo di Pagano fu il primo di questa Stirpe ad esser dei Priori, e fa eletto (9) nel 1282. nell' istituzione di quel Magistrato. Vari uomini illustri ha avuto questa Famiglia, che colle loro virtù hanno ad essa, ed alla Patria recato som

mo onore.

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Uberto di Gualterotto Bardi, secondo il P.

(9) Vedi Tom. IV. pag. 2.

il P. Don Silvano Razzi, e Tommaso Meni fu da Papa Onorio II. creato Cardinale, e dipoi nel 1125. Arcivescovo di Pisa.

Roberto Bardi fu un illustre Dottore dei suoi tempi, coprì la carica di Gran Cancelliere dello studio di Parigi, e morì nel 1163. Questo virtuoso Uomo viene assai commendato dal Landino nel suo Comento sopra Dante.

Messer Giovanni di Buonaguida Cav. fu nomo assai versato nei maneggi politici, e però molto impiegato dalla Patria. Nel 1282. fu chiamato per Potestà nella Città di Gubbio; la dignità della qual Carica, è stata da me bastantemente spiegata nel Tom. II. di quest' Opera, e dipoi fu chiamato per Potestà similmente nella Città di Brescia.

Messer Lapo nel 1289. fu Potestà di Monte Luco, nel 1296. di Pistoja, e nel 1300. fu dalla Repubblica Fiorentina creato Cavaliere, e nel 1313. inviato Ambasciatore al Re Roberto di Napoli per offrirle la Signoria di Firenze, che fu da quel Monarca per certo tempo

accettata.

Simone Bardi nel 1289. fu eletto Con-
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si

sigliere di Guerra di Amerigo di Narbona Capitan Generale in Toscana, nel 1291. andò Potesta d' Avana.

e

Nastasio Bardi nel 1296. fu Capitano del Popolo di Brescia, è venne confermato per la sua virtù anche nell' anno Successivo.

Guido & Accolto Bardi nel 1297. fu Potestà di Pistoja.

Gerozzo Bardi ebbe parte nella presa di Monte-Catino, e comandò l' armata dei Guelfi Fiorentini contro Mastino della Scala Sig. di Verona. Fu Potestà di Brescia; E al libro delle Provvisioni del 1328. esistente nell' Archivio delle Riformagioni trovasi un istanza avanzata al Supremo Magistrato dei Priori da detto Gerozzo, colla quale chiede facoltà di poter far rappresaglie contro le Città di Verona, e di Mantova, per lo svaligiamento fatto alla sua persona, e suoi seguaci nel ritorno che faceva dalla sua Potesterìa di Brescia. Dipoi fu chiamato per Potestà nella Città di Trevisi, e poscia in Ferrara. Fu varie volte spedito dalla Patria Ambasciatore a varie Corti, e Repubbliche, e coprì la carica di Capitan del Popolo di Perugia,

di Todi, di Gubbio, di Foligno, d' Assisi, e di Spoleto, e nel 1344. fu Potestà di Modena.

Fra Bartolommeo di Piero di Gualtierotto de' Bardi fu fatto Vescovo di Spoleti nel 1320. e dipoi dal Pontefice XXII. fu mandato Governatore della Città di Terni, nel qual tempo preso in considerazione l'utile di quella Città fece fare un lungo Fosso per condurvi l'Acqua del Fiume Nera, quale ha recato a quegli abitanti grandissimi vantaggi, In memoria di sì degno Governatore fu ordinato, che il detto Fosso si chiamasse la Bardesca col qual nome chiamasi anche presentemente.

Messer Piero di Totto merita di esser rammeutato per essere stato quello, che nel 1332. acquistò la libera Contea di Vernio da Margherita del Conte Nerone dei Conti Alberti, e moglie di Messer Benuccio dei Salimbeni di Siena, posta su i confini dello Stato di Toscana, e di Bologna, distante circa venti miglia da Firenze, la quale era stata donata liberamente da Federigo Imperatore nel 1164. al Conte Alberto da Prato. In questa Contea i Bardi hanno L 3

sem

sempre esercitato un assoluto dominio, come è noto a tutti; Andrea di Totto Fratello del suddetto Piero acquistò da Margherita Salimbeni il Castello di Mangona, che era contiguo alla Contea suddetta. Nell'anno 1340. i Fiorentini forse ingelositi della potenza dei Bardi obbligarono il detto Andrea a cedere alla Repubblica il Castello di Mangona per prezzo di fiorini 7700. d'oro, scontandone 1700. che il Comune di Firenze vi avea speso innanzi, che il detto Castello cadesse in potere di Benuccio Salimbeni, e parimente constrinsero Messer Piero a vendere alla Repubblica Fiorentina il Contado di Vernio per fiorini d'oro 4960. In progresso di tempo recuperarono i Bardi dette Castella che possiedono pacificamente anche di pre

sente.

Doffo di Giovanni di Bartolo de Bardi, datosi allo stato Ecclesiastico fu fatto Priore di S. Donato in Citella nella Diocesi di Fiesole, e nel 1341. fu fatto Canonico Fiorentino; Dopo qualche tempo renunziò tutti i Benefizj Ecclesiastici, e tornò al secolo, prese moglie, e fu propagatore della Famiglia. Fu oc

il

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