Immagini della pagina
PDF
ePub

tori che fioriva nel 1452. Fu questo un dottissimo Uomo, fu ascritto al Collegio de' Dottori di Sacra Teologia d Firenze, e nel 1455. fu del medesimo Decano Fu quattro volte Priore del Convento di S. Maria Novella, e più volte Vicario dei Conventi del suo Ordine della Provincia di Roma. Finalmente in età di an75 pieno di meriti nel 1491, terminò la sua vita

Anche questo Ramo è estinto, ma quando seguisse la sua estinzione non ho potuto rinvenirlo, o

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors]

DELLA BIOJA.
L'Arme non si trova.

[graphic]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

DA

una Provvisione della nostra Repubblica del 20. Marzo 1987., che si conserva nell' Archivio di S. Maria

[blocks in formation]

Novella, che contiene le supreme determinazioni per la costruzione della Piazza nuova avanti la Chiesa di Santa Maria Novella, si ha notizia, che Lapo della Bioja era un misuratore di Terreni, e come alla giornata si dice, un Agrimensore. Questa è la prima memoria, che ho trovata di questa Famiglia; Dino figlio di detto Lapo nel 1328, fu Console dell' Arte della Seta, e negli anni 1333, 1338. fu dei Priori, e con esso terminano affatto le ricordanze di questa Casata.

[ocr errors][merged small]
[merged small][ocr errors]

DI BIONDO, O BIONDI.
L' Arme non si trova.

[graphic][merged small]
[ocr errors]
[ocr errors]

El 1299. Lapo di Biondo del Sesto di S. Pier Maggiore sedè nel sommo Magistrato dei Priori, fu questa la

pri

[ocr errors]

prima di due volte, che questa Famiglia godè il sommo Magistrato.

Da una Sentenza del dì 10. Merzo 1302. proferita da Cante de' Gabbrielli Potestà di Firenze contro alcuni Cittadini da me pubblicata nel terzo Tomo pag. 41., si ha notizia, che il suddetto Lapo di Biondo contumace, e assente fa condannato alla massima pena per aver commesso delle Baratterie, delle Estorsioni, e per aver fatto degli illeciti guadagni, ed alla medesima pena per i medesimi delitti trovasi condannato con altra Sentenza del del dì 26. Giugno del medesimo anno pronunziata da Messer Nello de' Guelfoni di Collestazzari la qual Sentenza è stata da me pubblicata nel suddetto Tomo 3. pag. 122.

Per quanto nelle suddette Sentenze si legga, che la cagione per cui fu proceduto contro questo Lapo furono delitti di Baratterie, e di Usure, pure si che vera

legge alle Riformagioni sure, pure si

causa fu perchè si oppose in tempo del suo Priorato ai progetti fatti in Consiglio di dar sussidi al Re Carlo figliuolo del Re di Francia. Non è questo il primo caso accaduto nei tempi della Repub

« IndietroContinua »