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185 DI BIONDO, O BIONDI.

L' Arme non si trova.

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NEI 1299: Lapo di Biondo del Sesta

di S. Pier Maggiore sede nel sommo Magistrato dei Priori , fu questa la

legge alle Riformagioni Sure, pures

prima di due volte, che questa Fami-
glia godè il sommo Magistrato.

Da una sentenza del dì 10. Merzo 1302. proferita da Cante de' Gabbrielli Potescà di Firenze contro alcuni Circadini da me pubblicata nel terzo Tomo pag. 41., si ha notizia, che il suddetto Lapo di Biondo concumace, e assente fu condannato alla massiina pena per aver commesso delle Baratterie, delle Estorsioni , e per aver fatto degli illeciti guadagni , ed alla medesima pena per i medesimi delitti trovasi condannato con altra Sentenza del del di 26. Giugno del medesimo anno pronunziata da Messer Nello de' Guelfoni di Collestazzari la qual Sentenza è stata da me pubblicata nel suddetto Tomo 3. pag. 122.

Per quanto nelle suddette Sentenze si legga , che la cagione per cui fu proceduto contro questo" Lapo furono delitti di Baratterie, e di

che la vera causa fu perchè si oppose in tempo del suo Priorato ai progetti fatti in Consiglio di dar sussidi al Re Carlo figliuolo del Re di Francia. Non è questo il primo caso accaduto nei tempi della Repub

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blica

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ESTON

fu richiamato alla Recome

blica Fiorentina , che alcuni per vendiFIT

carsi di un Circadino, che avevakarringato contro ai loro progetti, lo facevano accusare Reo di qualche privato delitto,

e condannare alla massima pena. Cc

Lapo che si era salvato dalla pena Tun fulminatali Eolle saddette Senconze colla

fuga potè ritornare alla Patria nel 1311.
nel quale
visione alle R formagioni.

Si cotiservò per del tempo questa
Famigliaein Firenze, e sempre gode gli

onori della Repubblica. Sul principio Gl del secolo XV. lasciò la Patria ,xe andò

a stabilitsiin Pescia, come ricavasi da una memoria esistente in un antico Co

dice ms. di Notizie diverse appartenenti 3 all'ornatisstino Sig. Dott. Cosimo Giuliano # Vignali Archivista dell'insigne Archivio

dell' Arcivescovado fiorentino, Fiori di questa Famiglia, presentendente estinta ,

in Pescia, nel 1660. Bartolommeo di 3 Giovanni Biondi acéréditato Dottore di o Medicina.

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DAll? Istrumento di Dedizione della

Comunità di Pescia alla Repubblica Fiorentina del dì 17. Febbrajo 1338.

che

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189 cile trovasi nelle memorie ms. di Pescia di Francesco Galeotti , esistenti nell' Archivio del Capitolo di detta Città , si ha notizia , che Ser Luporo di Bonavere Notajo da Pescia rogo i' Atto di elezione fatta da quel Comune di Ser Ricciardo Bigari da Barellia , di Ser Galvano di Ser Orlandino, di Ser Lando di Lippo, di Ser Uguccione di Ser Francesco, e di Ser Francesco Nucci in Deputati alla Repubblica Fiorentina per stipulare l' Atto suddetto di sommissione .

Intorno questo tempo questo medesimo Ser Lupa venne ad abitare in Firenze, e compró una Casa nel Popolo di S. Frediano per Contratto rog. da Ser Francesco di Zanobi. Indi fu ammesso alla Cittadinanza Fiorentina, o nel 1380. Bonavere di Simone suo Nipote fu dei Priori: Questo è quanto ho potuto trovare di questa oggi estinta Famiglia.

Fine del Tomo VI.

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