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guito fu dei Capitani di Parte Guelfa, nel 1369. fu dei Priori, e nel 1372. di nuovo dei Capitani di Parte Gastfa, nel 1385. ebbe il sommo onore del Gonfalonierato di Giustizia, nel 1337. fu fatto de' 1o. della Guerra per sospetto, che la Repubblica aveva del Petence Urbano VI., e d'Azzo Ubaldian. Di nuovo fu eletto dei X. della Guerra nel 1389. per i sospetti sospetti che aveva il Comune di Galeazzo Visconti Conte di Virtù. Nel 1402. fu dei Signori di Zecca, e nel 1404. fu uno degli Uffiziali del Monte. La fedeltà colla quale questo buon Cittadino in ogni occorrenza servì la Patria, fecero meritarli per pubblico Decreto la conferma di tutti i privilegj, ed esenzioni concedute a Bandino suo Avolo, come sopra ho ac

cennato.

Giovanni di Piero di Giovanni suddetto fiori nel secolo XV. Egli circa la metà di quel secolo si ha notizia che trovavasi in Napoli, dove divenne Presidente della Sommaria, come prova un Iscrizione lapidaria posta sopra il suo Deposito nella Chiesa di S. Agostino di quel

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quella Citta la quale è del seguente te

nore.

Ioanni Bandino Baroncello
Nobili Florentino Viro
Optimo Regiaeque

Camerae Summariae Praesidenti
Pii Filii faciundum curarunt A. D.
MCCCCXVI. Vixit Annis LXII.

Francesco di Piero suddetto abbracciò lo stato Ecclesiastico, e godè i Benefizi Ecclesiastici di Giuspadronato della Famiglia. Marsilio Ficino nel suc Convivio cosí ne parla Tandem nostris temporibus Vir Clarissimus Laurentius Medices Platonicum Convivium innovaturus Franciscum Bandinum Architriclinum constituit; si ha notizia, che costui fa alcun tempo esule in Ungheria, ma di questa sua disgrazia non ne ho rinvenuta la cagione. Di là scrisse un Epistola latina a Iacopo Salviati con un Dialogo latino pur da lui composto nella morte di Simone Gondi suo carissimo Amico, il quale nelle sue braccia in quel Regno si morì.

Pierantonio di Guasparri che nacque
T. VI

F

nel

nel 1444. fu uomo valente, e in diversi maneggi s'impiegò, e particolarmente per la Famiglia Pazzi in Bruggia infin dall' anno 1470. In progresso di tempo contrasse servitù con Maria Duchessa di Borgogna, e Contessa di Fiandra, e divenne, come appare in un Diploma dato in Bruggia a 18. d' Agosto 1478. Varlet de Cambre (son parole del Diploma) cioè suo Cameriere. E non molto tempo dopo a quell'anno essendo insorte alcune differenze fra la Brettagna, e diversi Porti in Fiandra, Pierantonio fu deputato da Francesco Duca di Brettagna in Nantes suo Procuratore generale, e speciale Agente per trattare e concludere Tregua, Pace, Confedera zioni, e Trattati di Commercio fra detti Paesi, per i quali servigi, divenuto caro a quel Principe, fu dal medesimo creato suo Maggiordomo, che in quella lingua dicesi Maistre d'Ostel. Dopo qualche tempo passò Pierantonio a Napoli, e poscia tornò alla Patria dalla quale fù eletto nel 1499. Commissario alla Armata, che in quel tempo assediava Pisa, dove egli, secondo alcuni ricordi, terminò i suoi giorni.

Giovanni di Pierantonio trovandosi in Lucca esule dalla Patria in tempo che la medesima era stretta dall'assedio dell' Esercito Imperiale, credè convenirle seguitare il partito dei Medici, e però entrato in campo il dì 13. Marzo 1530. diede luminose prove del suo spirito guerriero, e della sua capacità in ogni ben grave affare. Venuto per questo in favore grande della Casa de' Medici fu adoprato non poco in molti affari dal Duca Alessandro, dal quale fu in prima mandato a Napoli a stare presso Margherita d' Austria sua sposa; poi presso l'Imperatore Carlo V. suo socero in Spagna per Ambasciatore Residente, appresso al qual Regnante fu ancor poi Ambasciatore per il Duca Cosimo I. che ad Alessandro succedette. Il detto Imperatore beneficò molto il nostro Giovanni, e con suo Diploma del dì 21. d' Ottobre dell'anno 1552. dato in Barcellona, concedè ad esso sua vita durante un annua pensione di scudi goo. d'oro sopra qualunque Rendita dello Stato di Milano, è con altro Diploma del medesimo giorno lo creò Cavaliere, e Conte Palatino. Tornato poscia in F 2

Fi

Firenze, ivi dimorò qualche tempo, poi con due suoi Figli Pierantonio, e Alamanno, avuti da Ginevra di Alamanno Salviati passò a Roma, ove stabilì la sua Famiglia, e dove nel 1562.compi la sua vita.

Francesco di Pierantonio di Giovanni suddetto nell'anno 1550. fu destinato dal Genitore agli studi, e perciò fu mandato ancor giovinetto a Padova. Nel la sua Verde età di diciotto anni fa nominato da Carlo IX. Re di Francia al Pontefice S. Pio V. alla Abbazia di Staffarda, posta nel Marchesato di Saluzzo, renunziata dal Cardinale Lorenzo Strozzi (7). Dopo qualche anno passò il nostro Francesco all' Università di Perugia, dove intesa la morte del Pontefice S. Pio, col Cardinal di Perugia andò a Roma. Qui fu fatto da Gregorio XIII. Referendario dell' una, e dell' altra Segnatura, e poscia Presidente della Camera Apostolica. Camminava egli a

(7) Questa Abbazia era un insigne Benefizio per la molta autorità grande, che aveva l' Abbate, quale era Ordinario, ed il Giuspadronato apparteneva alla Corona di Francia.

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