83 Giovanni di Pierantonio trovandosi in Luccà esule dalla Patria in tempo che la medesima era stretta dall'assedio dell' Esercito Imperiale, crede convenirle seguicare il partito dei Medici, e però entrato in campo il dì 13. Marzo 1530. diede luminose prove del suo spirito guerriero, e della sua capacità in ogni ben grave affare. Venuto per questo in favore grande della Casa de' Medici fu adoprato non poco in molti affari dal Duca Alessandro, dal quale fu in prima mandato a Napoli a stare presso Margherita d'Austria sua sposa ; poi presso l'Imperatore Carlo V. suo socero in Spagna per Ambasciatore Residente, appresso al qual Regnante fu ancor poi Ambasciatore per il Duca Cosimo I. che ad Alessandro succederte. Il decto Imperatore beneficò molto il noscro Giovanni, e con suo Diploma del di 21. d' Ottobre dell'anno 1552. dato in Barcellona , concedè ad esso sua vita durante un annua pensione di scudi 300. d'oro sopra qualunque Rendita dello Stato di Milano, é con altro Diploma del medesimo giorno lo creò Cavaliere , e Conte Palacino. Tornato poscia in F2 Fi (7) Questa Abbazia era un insigne Benefizio Abbate , quale era Ordinario, ed il Giuspadronato apparteneva alla Corona di Francia. Firenze, ivi dimorò qualche tempo, poi con due suoi Figli Pierantonio, e Alamanno, avuti da Ginevra di Alamanno Salviati passò a Roma , ove stabili la sua Famiglia, e dove nel 1562. compi la sua vita. Francesco di Pierantonio di Giovanni suddetto nell'anno 1550. fu descinato dal Genitore agli studi , e perciò fu man. dato ancor giovinetto a Padova. Nel la sua Verde età di diciotto anni fa nominato da Carlo IX. Re di Francia al Pontefice S. Pio V. alla Abbazia di Staffarda , posta nel Marchesato di Saluzzo, renunziata dal Cardinale Lorenzo Strozzi (7). Dopo qualche anno passò il nostro Francesco all Università di Perugia, dove intesa la morte del Poniefice S. Pio, col Cardinal di Perugia ana dò a Roma. Qui fu fatto da Gregorio XIII. Referendario dell' una, e dell'alcra Segnatura, e poscia Presidente della Cumera Apostolica. Camminava egli a per la molta autorità grande, che aveva ľ D. 86 gran passo nella fortuna, avendolo il Papa non molto dopo creato ancor Cherico di Camera, nella qual dignità non compì il secondo anno, che da grave malattia assalito il dì 19. Dicemb. 1579. giorno della sua nascita, ed in quell' ora stessa, che era venuto alla luce morì, avendo finito il 29. anno dell'età sua , come apparisce dalla seguente lapidaria Iscrizione, che fu posta al suo Deposito nella Chiesa di S. Silvestro a Monte Cavallo di Roma , nella Cappella di Giuspadronato della Famiglia. 0. M. Stafarda Decemb. eadem die MDLXXIX. Cavalcantes parare cogitant Fecerunt di Saluzzo. Nel 1595. fu eletto Arcive quali fu fatto schiavo, dalla quale schia. Campo sotto la suprema Carica del · Ottavio di Pierantonio, e respectivo fratello del suddetto Monsig. Francesco dopo di aver studiata la Legge in Parigi, in Burges , in Salamanca , e in Pisa ove prese la Laurea Dottorale , abbracciò ancor egli lo stato Ecclesiastica e fu da Gregorio XIII. creato Referandario dell'ana, e dell'altra Segaatura ; ottenne dipoi per renunzia fattane dal Cardinale Altemps dal Re di Francia la Badia di Casanuova nel Marchesato SCOVO di Fermo, e da Clemente VIIL fu promosso alla Sacra Porpora . Dipoi fu fatto Vescovo d'Ostia , e finalmente morì in Roma Decano del Sacro Collegio nel 1629. e nella Chiesa di S. Silve stro nel Monte Quirinale abbe sepoltura. Giulio di Pierantonio ; e respettivo fra P tello dei suddetti prese l' Abito di Cavaliere di Malta , armò del proprio una Galera , e ando contro i Turchi dai vitù liberatosi passò a servire il Re di Francia da cui fu creato Maestro dí Duca di Umena: 4 Tommaso di Bartolommeo coprì la sua ba bli 87 blime carica di Maggior Domo di Co simo I. de' Medici; e morì nell'arco inh che Cosimo suo Signore tornava in Fi11 renze da Roma ove era stato a ricevere dal Pontefice S. Pio V. la Corona reale e il titolo di Granduca di Toscana . Giovanni di Pierantonio di Francesco otcenne il Marchesato d'Antrodoro; fu da Cosimo II. Gránduca di Toscana spedito Ambasciatore alla Repubblica di Genova , e dipoi alla Corte di Parma, e nel 1622. fu eletto Senatore Fiorentino ĭ e nel 1624. il 30. Marzo inorì in Fiů renze, e fu sepolco nella Chiesa di S. Croce . Si đilato questa nobilissima Famiglia nel secolo XV. in Francia , e precisamente in Avignone, ove si scabill Piero ďlacopo , quale aggregato alla nobile Cittadinanza di quella Circà, fu tre volte Console della medesima , e dipoi Tesoriere della Sede Apostolica nel Contado Venusino. Andò per la Città d'Avignone Ambasciatore al Papa, e altra volta al Re di Francia. Carlo di laeopo, e respectivo fratello di detto Piero passato ancor esso in Avignone fu deputato da quella Città per Am |