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sèrbano la sola d finale, negli emiliani tèrminano generalmente

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In pari modo vàriano con determinate leggi in ciascun ramo le inflessioni dei participj e di tutte le voci dei verbi.

Così l'emiliano e il pedemontano discòrdano dal lombardo per la proprietà a questo ignota di elidere sovente le vocalı radicali nel principio e nel mezzo delle voci, come:

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Per último la costruzione delle frasi fondasi d'ordinario sopra una serie di leggi, parecchie delle quali sono comuni a tutti i dialetti gallo-italici, mentre vàriano più o meno da quelle onde la sintassi delle altre famiglie viene retta; ciò nulladimeno sovente i Lombardi, ad esprimere un medèsimo concetto, fanno uso di frasi diverse da quelle degli altri due rami, ciascuno dei quali possiede a vicenda una doviziosa raccolta di radici di esclusiva sua proprietà. Bàstino questi pochi cenni a mostrare la via da noi seguita, e i càrdini fondamentali della divisione da noi proposta e tratta dall'intimo organismo dei dialetti medèsimi. A provarne l'esattezza, e ad enumerarne le varie eccezioni, varranno le molteplici osservazioni, ed i copiosi esempi, che mano mano verremo separatamente esponendo.

PARTE PRIMA.

DIALETTI LOMBARDI

CAPO I.

2.1. Divisione e posizione dei dialetti lombardi.

DIVISIONE.

Se nei dialetti lombardi consideriamo attentamente le molteplici dissonanze di minor conto, che li contradistinguono, indeterminato ne è il numero, e impossibile una esatta classificazione, mentre non solo ogni città ed ogni terra ha il proprio dialetto, ma persino nel recinto d'una città medèsima pårlasi dall'un capo all'altro con diverso accento e varia flessione. Con tuttoció, se, afferrando le precipue loro variazioni e le proprietà radicali più distintive, ne consideriamo il complesso ed i rapporti, agevolmente ci si affacciano ripartiti in due gruppi, che per la posizion loro abbiamo denominato occidentale ed orientale. Ciascuno di questi è rappresentato da un dialetto principale, quasi modello, che racchiude in sè solo, e meglio sviluppate, presso che tutte le proprietà distintive dei singoli suoi membri, e intorno al quale tutti gli altri si ravvolgono con gradi più o meno prossimi di parentela. Questa affinità per altro sta per lo più in ragione inversa della distanza dal centro comune, per modo che i più vicini più si accostano al dialetto centrale, e i più lontani, serbando appena le traccie d'un' affinità lontana, sègnano quasi il passaggio dall' uno all'altro gruppo, o dall'una all'altra famiglia, colla quale si vanno mano mano assimilando.

La linea che, da settentrione a mezzogiorno scendendo, sèpara con bastèvole precisione questi due gruppi, incomincia dalla catena delle Prealpi orobie che divide l'estesa valle dell'Adda da quelle dell'Ollio, del Serio e del Brembo, e percorrendone le creste che separano la Val Sàsina dalle confluenti della Val Brembana,

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