Della letteratura italiana: esempj e giudizj, Parte 2

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Unione tipografico-editrice, 1894 - 1332 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 963 - Godi che re non sei; godi che chiusa All'oprar t'è ogni via: loco a gentile, Ad innocente opra non v'è: non resta Che far torto, o patirlo.
Pagina 1003 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Pagina 1008 - ... monumenti romani, paragonandoli alla piccolezza e nudità di questo sepolcro. Si sente una trista e fremebonda consolazione pensando che questa povertà è pur sufficiente ad interessare e animar la posterità, laddove i superbissimi mausolei, che Roma racchiude, si osservano con perfetta indifferenza per la persona a cui furono innalzati, della quale o non si domanda neppure il nome, o si domanda non come nome della persona ma del monumento. Vicino al sepolcro del Tasso è quello del poeta Guidi,...
Pagina 715 - Ma non si tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal cielo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che 'l fior, di che più zelo che de...
Pagina 977 - Ma poniamo che tu superando e la prepotenza degli stranieri, e la malignità de' tuoi concittadini, e la corruzione de' tempi, potessi aspirare al tuo intento; di' ? spargerai tutto il sangue col quale conviene nutrire una nascente repubblica? arderai le tue case con le faci della guerra civile? unirai col terrore i partiti? spegnerai con la morte le opinioni? adeguerai con le stragi le fortune? ma se tu cadi tra via, vediti esecrato dagli uni come demagogo, dagli altri come tiranno. Gli amori della...
Pagina 977 - ... mi sembrò di vederla calcare tremando le mie pedate e seguirmi fino a sommo il monte, donde io stava per diruparmi; e mentre era quasi con tutto il corpo abbandonato nell'aria — essa afferra vami per la falda delle vesti, e mi ritraeva ; ed io volgendomi non udiva più che il suo pianto.
Pagina 997 - II pallor della morte e la speranza. Con questi grandi abita eterno, e l'ossa Fremono amor di patria. Ah sì ! da quella Religiosa pace un Nume parla; E nutria contro a' Persi in Maratona, Ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi, La virtù greca e l'ira.
Pagina 997 - ... l'onda incitata dagl'inferni Dei. E me che i tempi ed il desio d'onore fan per diversa gente ir fuggitivo, me ad evocar gli eroi chiamin le Muse del mortale pensiero animatrici. Siedon custodi de...
Pagina 715 - La verginella è simile alla rosa, ch'in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le avicina; l'aura soave e l'alba rugiadosa, l'acqua, la terra al suo favor s'inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e tempie ornate.
Pagina 1008 - È tutta costeggiata di case destinate alle manifatture, e risuona dello strepito de' telai, e d'altri tali istrumenti, e del canto delle donne e degli operai occupati al lavoro. In una città oziosa, dissipata, senza metodo, come sono le capitali, è pur bello il considerare l'immagine della vita raccolta, ordinata e occupata in professioni utili. Anche le...

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