Della perfetta poesia italiana, Volume 1

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Società tipografica dei Classici italiani, 1821
 

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Brani popolari

Pagina 15 - Che di non esser primo par, ch'ira aggia. Ecco i duo Guidi , che già furo in prezzo ; Onesto Bolognese; ei Siciliani, Che fur già primi, e quivi eran da sezzo.
Pagina 215 - Traditum est etiam Homerum caecum fuisse ; at eius picturam, non poesin videmus. Quae regio, quae ora, qui locus Graeciae, quae species formaque pugnae, quae acies, quod remigium, qui motus hominum, qui ferarum non ita expictus est, ut, quae ipse non viderit, nos ut videremus, effecerit?
Pagina 266 - Qui si mostraron, non perché sortita sia questa spera lor, ma per far segno della celestial c' ha men salita. Così parlar conviensi al vostro ingegno, 40 però che solo da sensato apprende ciò che fa poscia d
Pagina 26 - Deh!, ballatetta, dille sospirando, quando le se' presente: — Questa vostra servente vien per istar con vui, partita da colui che fu servo d'amore. — Tu, voce sbigottita e deboletta, ch'esci piangendo de lo cor dolente, coll'anima e con questa ballatetta va ragionando della strutta mente. Voi troverete una donna piacente di sì dolce intelletto, che vi sarà diletto davanti starle ognora. Anima, e tu l'adora sempre nel su
Pagina 125 - ... quanto più simili in ogni minutissima circostanza son le favole della poesia o le figure del pennello all'oggetto vero ed altre volte sperimentato da chi ode l'une e mira l'altre, con tanto maggior efficacia destano elle que...
Pagina 298 - Rompendo co' sospir l' aere da presso: Quante fiate sol, pien di sospetto, Per luoghi ombrosi e foschi mi son messo Cercando col pensier l'alto diletto, Che Morte ha tolto; ond...
Pagina 89 - Quando per dilettanze o ver per doglie, che alcuna virtù nostra comprenda, l'anima bene ad essa si raccoglie, par ch'a nulla potenza più intenda; e questo è contra quello error che crede ch'un'anima sovr'altra in noi s'accenda.
Pagina 287 - Là siedon l'orme dell' augusto ponte, Ove stridean le rote Delle spoglie dell' Asia onuste e gravi; E là pender soleano insegne e rostri Di bellicose trionfate navi: Quegli è il Tarpeo superbo, Che tanti in seno accolse Cinti di fama cavalieri egregi, Per cui tanto sovente, Incatenati, i regi De' Parti e dell' Egitto Udiro il tuono del Romano editto.
Pagina 280 - La vita no, ma la virtù sostenta quel cadavere indomito e feroce. Ripercote percosso e non s'allenta, ma quanto offeso è più tanto più noce.
Pagina 379 - Torquatus volo parvulus Matris e gremio suae Porrigens teneras manus Dulce rideat ad patrem Semihiante labello.

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