Rime di Benedetto Menzini ...M. Nestenus e F. Moüeke, 1734 |
Parole e frasi comuni
accefo affai alma altrui anco ancorchè appoco Arno Aventino bafta bella Benedetto Menzini bifogna buon cafa ciel cofe coftor coftui colla configlio cortefe crine cuor Curculion diverfi effer effo facri faffi faggio falute fangue fanto faper fapere farfi fatirico fdegno fecol fegno fegue fembra fempre fenfi fentimenti fenza ferban fguardo fiede fier fimile foffe foggetto fommo fopra forfe fotto fovra fpeffo ftampe ftar ftato fteffo ftelle ftile ftima ftudj full fuol fuperbo generofo giufto gloriofa gran illuftri imprefa inclito infieme intelletto lafciò lode medefimo meffo menfa Menzini mille moffo moftra Mufe nobil noftro offerva onore oprar opre paffa Paolo Falconieri Penfa penfier perfone piacer Pindo Poefia poeta pofe poffa pofto quafi quefto queſta quì SATIRA Satire Scheggino teffere tefta temprar toga vede veder verfi vifo virtù Virtute vizj voftro
Brani popolari
Pagina 9 - ... et sermone opus est modo tristi, saepe iocoso, defendente vicem modo rhetoris atque poetae, interdum urbani, parcentis viribus atque extenuantis eas consulto, ridiculum acri fortius et melius magnas plerumque secat res.
Pagina 27 - Anch'io volea cantar d'assalti e d'armi, e dando a divorar carne d'eroi, del ventoso polmon far tromba a' carmi : ma per me, Apollo, son seccati i tuoi 5 ruscelli ameni, e dopo alla gran cena da bever non avranno gli avvoltoi. Pur tenterò con satiresca vena, mentr'io bagno nel fiele il labbro secco, far sentire una zolfa orrenda e piena.
Pagina 17 - 1 popol matto Sol per voi celebrar prende la tromba. Oh, n'abbiam dato gli scrittori, e fatto Di belle cose ; e pur di belle cose Han gli altri come voi fatto, e disfatto. Sotto sembiante umil genti orgogliose...
Pagina 63 - Perchè altrimenti io mi starò al sereno, Benchè la nobil fronte abbia coperto D
Pagina 17 - L'altrui perfidia incontro a Lui poteo. Che ingiuria fa d'Onnipotenza al Seggio II Sol mobile, o fisso, e chi ritrova Di stelle intorno a Giove un bel corteggio? Or chi Niceta e Filolao rinnova, Fabro di matematiche ragioni, Scherno per voi, e pena, e infamia trova?
Pagina 44 - Io credea già nella mia etade acerba, Quando io vedeva questi sudicioni, Ch...
Pagina 77 - Non fon Quintilian , che fi difpera , S' egli non entra in corte ; entravi , e acerba Sorte fa sì , che poi di rabbia e...
Pagina 3 - Qui, quid fit pulchrum, quid turpe, quid utile, quid non, Plenius ac melius Chryfippo & Crantore dicit.
Pagina 7 - Scripta legat, vulgo recitare timentis, ob hanc rem, Quod funt quos genus hoc minime juvat ; utpote plures Culpari dignos. Quemvis media arripe turba ; 25 Aut ab avaritia, aut mifer ambitione laborar.
Pagina 103 - E mi ricorda , che la prima volta che reatollo in Arcadia , fu sentito con tal diletto , che desiderosa la maggior parte degli ascoltanti di risentirlo , disposero con prieghi il medesimo a replicarne la lettura nella nobilissima Accademia , che in quel tempo fioriva nel Palazzo della Cancelleria , ove oltre a...