Storia delle compagnie di ventura in Italia. (Opere utili ad ogni persona educata. Storia).

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Sommario

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 30 - Pochi dì fa, si diceva per Firenze che il signor Giovanni de' Medici rizzava una bandiera di ventura per far guerra dove gli venisse meglio. Questa voce mi destò l'animo a pensare che il popolo dicesse quello che si doverebbe fare.
Pagina 61 - F altro co' fatti, d'ingiuriarsi colle parole, dicendo: Questo non è tempo da far pazzie, lemanci costoro da dosso, e poi chiariremo questa partita tra noi. Avevano scritto in su tutti i canti principali a lettere grandi...
Pagina 300 - L'una è, che ne' progressi e nelle mutazioni della milizia concorrono ordinariamente due elementi. Il primo, che noi diremmo esterno , non riguarda se non la parte materiale di quella, come a dire i modi di armare e di esercitare le genti , e dipende dal volere diretto di chi governa.
Pagina 301 - ... perfezionarsi di quelle. La seconda conseguenza, a cui potrebbe servire di prova ogni pagina della presente istoria, è, che ad ogni onesto cittadino spetta l'obbligo e il diritto di cooperare attivamente alla difesa e all'incremento della propria patria. I Comuni italiani si persuasero di resistere ai principi, cedendo a mercenarii la cura della propria difesa; e perdettero la libertà: i principi italiani si persuasero di eternare le loro signorie, adoperando le compagnie di ventura non meno...
Pagina 30 - Giovanni soldato del re ; e quando questo si facesse, ben presto farebbe aggirare il cervello agli Spagnuoli, e variare i disegni loro, che hanno pensato forse rovinare la Toscana e la Chiesa senza ostacolo . Potrebbe far mutare opinione al re, e volgersi a lasciare l...
Pagina 176 - ... le cortine, racconciavansi i merli, i rivellini, le torri. Ma questi non erano se non se freschi germogli sopra fracido tronco. Il vero principio costitutivo dell'arte moderna del fortificare non conoscevasi tuttavia. Francesco di Giorgio Martini sanese, che verso il 1500 in Italia disegnò i primi bastioni, e già aveva descritto le mine, separò per sempre con quel trovato l'antica dalla moderna scuola : e di quanto la prima aveva ummagrito le difese estollendole, di tanto la seconda le ingrossò...
Pagina 225 - Chi può mai senz'ira e tedio scorrere il corpo delle storie nostre dalla rovina dei Comuni alla calata di Carlo vm? Sono al certo presso le altre nazioni periodi di storia più sanguinosi e disordinati: ma dove trovare tanta ignavia e tanta materia di vergogna e di sdegno? Dalla battaglia di Legnano a quella del Taro (A. 1170-1495) niun' altra fu combattuta in Italia, dove fosse riuscito santo e glorioso il morire colle armi alla mano.
Pagina 247 - L'ucciderlo adunque non valeva né a sfogare l'odio proprio, né a scemare le forze del nemico. Bensì fruttava il farlo prigioniero, stante' la grossa taglia che se ne poteva ritrarre.
Pagina 222 - Ducale, quale tolsi mo ne la assumptione del Ducato, et cum quelle siamo sepulto. De le cose reposte nel Thesoro pertinente al stato, et cum quale modo se hano vedere.
Pagina 225 - ... manifestava nelle conseguenze. Infatti a che per esempio le quotidiane millanterie circa la supremazia italica in ogni cosa? L'ambizione trae le sue radici dalla forza, la vanità dalla debolezza. E l'Italia, posciaché fu debole, diventò vana.

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