La bestia e il sovrano, Volume 2

Copertina anteriore
Jaca Book, 2010 - 375 pagine
Nel 2001-2002, Jacques Derrida proseguiva le sue ricerche degli anni precedenti intorno alla sovranità dello Stato-nazione e del suo fondamento onto-teologico-politico, ampia riflessione, testimoniata nel primo volume de "La bestia e il sovrano", che da questo momento si sarebbe rivolta verso le grandi questioni della vita animale - quella dell'uomo "animale politico", diceva Aristotele, e quella delle "bestie" - e del trattamento, dell'assoggettamento della "bestia" da parte dell'"uomo". In questo secondo volume tale lavoro giunge alle sue estreme conclusioni modulandosi in una paziente lettura di due testi qualificati come "più eterogenei possibili": da una parte Robinson Crusoe, l'opera di finzione di Daniel Defoe, e, dall'altra, il seminario tenuto da Martin Heidegger nel 1929-1930. Nell'Annuario dell'EHESS 2002-2003, Jacques Derrida descriveva in questi termini le linee di forza della riflessione intrapresa: "A volte incrociate, a volte parallele, queste letture guardano a un nucleo comune: la storia e attraverso le numerose, varie e appassionanti letture del Robinson Crusoe nel corso dei secoli e nella Germania moderna di Heidegger (inizio degli anni Trenta)".

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