Fraseologia della Divina commedia e delle liriche di Dante Allighieri per l'abate J. prof. Ferrazzi: aggiuntavi quella del Petrarca, del Furioso, e della Gerusalemme liberata con i confronti comparativi degli altri rimatori del secolo XIII e XIV.

Copertina anteriore
Tipocalcografia Sante Pozzato, 1865 - 793 pagine
 

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 393 - gemitus. Virg. JEn. vi. 557. ) Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s'aggira Sempre in quell'aria senza tempo tinta, Come l'arena quando il turbo spira. Inf. IH. 17. Là dove molto pianto mi percuote. l'venni in loco d'ogni
Pagina 394 - La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta... Così quel fiato gli spiriti mali : Di qua, di là, di giù, di su gli mena; Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. Inf.
Pagina 445 - Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. ' Tre volte il fé girar con tutte l'acque, Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù, com'altrui piacque, Infin che 'I mar fu sopra noi richiuso. Inf. xxvi. 137. ( Naufragio descritto. V.
Pagina 475 - Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci levar suso Diretr'a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, Ad aspellar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con
Pagina 318 - Oro ed argento fino e cocco e biacca, Indico legno lucido e sereno, Fresco smeraldo in l'ora che si fiacca, Dall'erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille Odori Vi faceva un
Pagina 552 - Stanze, i 43.) Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava, a'suoi capegli simigliante, De'quai cadeva al petto doppia lista. Purg. i. 31 ( Questa è pittura si viva che ci rappresenta l'uomo dinanzi al
Pagina 741 - 121. Vocazione. E se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fu nato a cingersi la spada, E fate re di tal eh'è da sermone; . Onde la traccia vostra è fuor di strada. Par. viu. 139. Voce — V. Favella, (p.
Pagina 138 - quetar tutte mie voglie, Di ciò ti piaccia consolare alquanto L'anima mia, che, con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto. Amar che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch'eran con lui, parevan sì contenti,
Pagina 7 - 43. La bella donna nelle braccia aprissi, Abbracciommi la testa. Purg. xxxi. 100. Io vidi una di lor trarresi avante Per abbracciarmi con sì grande affetto, Che mosse me a far lo somigliante. O ombre vane, fuor che nell'aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Purg.
Pagina 585 - Presente essere, aver dinanzi. Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi, e non indarno; Che l'imagine lor via più m'asciuga, Che '1 male ond'io nel volto mi discarno. Inf. xxx. 64. Mi viene A vista il tempo che ti s'apparecchia. Par.

Informazioni bibliografiche