La Gerusalemme liberata

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G. C. Sansoni, 1890 - 233 pagine
 

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Pagina 35 - Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni, molte e molte latrar voraci Scille, e fischiar Idre e sibilar Pitoni, e vomitar Chimere atre faville, e Polifemi orrendi e Gerioni; e in novi mostri, e non più intesi o visti, diversi aspetti in un confusi e misti.
Pagina 182 - Signor, non sotto l'ombra in piaggia molle tra fonti e fior, tra ninfe e tra sirene, ma in cima a l'erto e faticoso colle de la virtù riposto è il nostro bene. Chi non gela e non suda e non s'estolle da le vie del piacer, là non perviene. Or vorrai tu lungi da 1 alte cime giacer, quasi tra valli augel sublime?
Pagina 212 - Sjz cv e in lui versò d'inessicabil vena lacrime e voce di sospiri mista: — In che misero punto or qui mi mena fortuna? a che veduta amara e trista? Dopo gran tempo i' ti ritrovo a pena, Tancredi, e ti riveggio, e non son vista: vista non son da te benché presente, e trovando ti perdo eternamente. 840 cv1 Misera! non credea ch'a gli occhi miei potessi in alcun tempo esser noioso. Or cieca farmi volentier torrei per non vederti, e riguardar non oso. Oimè, de...
Pagina 203 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva, Per la propria virtù, che la sublima: Fec' io in tanto , in quanto ella diceva , Stupendo , e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Pagina 64 - ... faria lieta e di nozze avventurose. Poi mostra a dito ed onorata andresti fra le madri latine e fra le spose là ne la bella Italia, ov'è la sede del valor vero e de la vera fede.
Pagina 16 - 1 vulgo uscì soletta, non coprì sue bellezze, e non l'espose; raccolse gli occhi, andò nel vel ristretta, con ischive maniere e generose. Non sai ben dir s'adorna, o se negletta: se caso od arte il bel volto compose; di natura, d'Amor, de' cieli amici le negligenze sue sono artifici.
Pagina 164 - Rideva insieme e insieme ella arrossia, ed era nel rossor più bello il riso e nel riso il rossor che le copria insino al mento il delicato viso. Mosse la voce poi...
Pagina 174 - Dono infelice, io ti rifiuto; e insieme odio l'esser reina, e l'esser viva, e l'esser nata mai: sol fa la speme de la dolce vendetta ancor ch'io viva.
Pagina 133 - ... orna e non toglie la notizia antica16; e con dolce atto di pietà le meste luci par che gli asciughi, e così dica: « Mira come son bella e come lieta, fedel mio caro, e in me tuo duolo acqueta. Tale i...
Pagina 130 - Tremar sentì la man, mentre la fronte, Non conosciuta ancor sciolse e scoprio. La vide e la conobbe; e restò senza E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!

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