Ode sulla rivoluzione di Francia del 1830 (inedita): aggiuntovi, Il cinque maggio, dello stesso autore

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G. Mariani, 1873 - 15 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 15 - Ahi! forse a tanto strazio Cadde lo spirto anelo, E disperò; ma valida Venne una man dal cielo E in più spirabil aere Pietosa il trasportò; E...
Pagina 12 - Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua cadde, risorse e giacque, di mille voci al sonito mista la sua non ha...
Pagina 14 - Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir.
Pagina 13 - La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio: due volte nella polvere, due volte sull'altar. Ei si nomò: due secoli, l'un contro l'altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fé' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor.
Pagina 14 - Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell'alma il cumulo delle memorie scese! Oh quante volte ai posteri narrar se stesso imprese, e sull'eterne pagine cadde la stanca man!
Pagina 11 - Vide il mio genio e tacque, Quando con vece assidua Cadde, risorse, e giacque, Di mille voci al sonito Mista la sua non ha: Vergin di servo encomio...
Pagina 12 - Di mille voci al sonito Mista la sua non ha: Vergin di servo encomio E di codardo oltraggio Sorge or commosso al subito Sparir di tanto raggio, E scioglie all' urna un cantico, Che forse non morrà. Dall' Alpi alle Piramidi, Dal Mansanare al Reno, Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno; Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall' uno all
Pagina 15 - Ov' è silenzio e tenebre La gloria che passò. Bella, immortal, benefica Fede, ai trionfi avvezza, Scrivi ancor questo; allegrati: Che più superba altezza Al disonor del Golgota Giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola; II Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò.
Pagina 13 - L' un contro l' altro armato Sommessi a Lui si volsero Come aspettando il fato : Ei fe' silenzio , ed arbitro S' assise in mezzo a lor; Ei sparve , ei dì nell' ozio \ Chiuse in sì breve sponda , Segno d' immensa invidia , E di pietà profonda, D' inestinguibil odio , E d

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