Gli Arabi in Italia: esercitazione storica

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Baglione, 1838 - 142 pagine
 

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Pagina 106 - Frassineto , abbruciarono tutta l' armata dei Saracini , e dalla banda di terra , tutta la foltissima selva , da noi descritta. Di inaii i eruche , giudicandosi quegli , come erano veramente , quasi che morti, si arrenderono al re Ugo, e senza contrasto alcuno lo riceverono nella terra , e si diedero per servi suoi a tutto quel che più gli piaceva. Per la qual cosa il Re, cavatili primieramente fuor di quel sito...
Pagina 106 - Alla volta del quale avendo inviato per mare una grossa armata, parte sua, parte venutagli da Costantinopoli con gran copia di fuoco greco , se ne andò per terra personalmente con grande esercito a sbarrar la mala sementa che già tanti anni aveva guasto Italia e Provenza. Le navi, arrivate al porto di Frassineto , abbruciarono tutta l' armata dei Saracini , e dalla banda di terra , tutta la foltissima selva , da noi descritta.
Pagina 107 - Sembraci* , ora Grimaud. . : a cagione che tenendo guardati i passi, non potesse venire esercito alcuno ad assaltarlo improvvisamente , e così mandò ad effetto. Ed in questo errò egli gravemente , lasciando armati i nemici universali di tutti i Cristiani, per opporli ad un suo nimico particolare, e ponendoli in luogo dove sicuramente e senza pericolo di risapersi potevano assassinare ed uccidere tutti coloro che a benefizio dell'Universo,. frequentando commercj pubblici, arricchiscono or questa...
Pagina 106 - Ile, cavatili primieramente fuor di quel sito, acciocché più non potessino nuocere come avevano fatto per lo addietro, li mandò ad abitare in un monte chiamato Mauro, non espresso, per quanto io sappia, per altro nome dagli scrittori, o accennato almeno dove e' sia , ancoraché e' non paja forse da credere che ei fosse molto indi lontano (i). Appi'esso ricordatosi che Berengario , suo inimico , era nella Svevia, e dubitando che e...
Pagina 54 - York, ed è certo gran meraviglia l'osservare nella struttura di questo magnifico edifizio come affrontassero in que' tempi ogni difficoltà gli architetti, ed intendessero a traforare da ogni banda un edifizio ea sospenderlo in aria su lunghissime colonne, le quali perfettamente imitavano la gracilità del pioppo, anziché la robustezza delle querce, e in tutta la forma del tempio parevano simulare una boscaglia sacra alla divinità ed opaca di religioso orrore; e fra i rami della selva tendevano...
Pagina 140 - Quivi in questa abitazione si presentavano le signore, e dalle fenestre pigliavano suoi piaceri, vedendo vagare li pesci fra l'acque chiare; nell'altra abitazione rimanevano le loro donzelle. Nella peschiera si poteva scendere per alcuni scaloni di marmo. Intorno a essa peschiera eravi un vago giardino di limoni, cedri, aranci . ed altri simili fruttiferi alberi. Ancor si scorgono in questi contorni assai vestigj di...
Pagina 70 - F ambizione e per le gare de' nostri principi non videro queste provincie, che ora compongono il regno, tempi più calamitosi di questi , ne' quali erano combattute insieme e lacerate non men da' proprii principi, che da straniere nazioni. Pugnavano insieme i Beneventani, i Capuani, i Salernitani, i Napoletani, gli Amalfitani ed i Greci ; e quando questi stanchi de...
Pagina 100 - I vicini , che dovevano correre a questo incendio, inimicandosi l'uno coll' altro, attesero piuttosto a nuocersi ed a consumarsi tra loro medesimi , che a ricuperare il luogo perduto. Anzi , desiderosi della rovina e della depressione degli stessi Cristiani avversar"} loro , cominciò la parte men forte a collegarsi con questi Mori, ed a chiamarli in sua compagnia, a destruzione della più potente. Il che facendo i Saracini molto volentieri, uccidendo gli uomini e guastando il paese, allargarono...
Pagina 61 - Città arse , e distrutte ; e que' che residevano in Bari , avendo occupato Tarante , devastarono la Calabria , e la Puglia . e giunsero fino a Salerno , ed a Benevento. Tutto era pieno di stragi , e di morti, e scorrevano i Saraceni come raccolto diluvio, inondando i nostri ameni campi. Continuarono queste calamità per lo spazio di ben dodici anni ; tanto che i Beneventani stessi conoscendo le loro miserie , tardi avveduti de loro errori furono costretti , acciocché calmasse una...
Pagina 139 - Nel mezzo di ciascuna di essa sostenta due piccioli archi una striata colonnella di finissimo marmo. Cuopre questa stanza una superba ed eccellente volta alla moresca lavorata.

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