Notizie biografiche e letterarie in continuazione della Biblioteca modonese, Volume 4

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Tip. Torreggiani, 1835
 

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Brani popolari

Pagina 61 - O montanina mia Canzon, tu vai ; Forse vedrai Fiorenza la mia terra, Che fuor di sé mi serra, Vota d
Pagina 75 - Io per la mala servitude mia , Non ho dal cardinale ancora tanto, Ch' io possa fare in corte l
Pagina 158 - A perpetuale infamia e depressione delli malvagi uomini d'Italia, che commendano lo volgare altrui, e lo propio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abbominevoli cagioni.
Pagina 75 - ... un cortigiano vero del cardinale, Celio Calcagnini, dove induce l'Ariosto a parlar cosi: « Se ne vada pur quel mio libro che mi trasse fuori dal petto quasi ogni mio sapere, poiché, sforzandomi di gradire ad Ippolito sommo principe nostro, in quello le notti ei giorni tutti impiegai, e il miglior mio tempo malamente perdei ». Dalla lettera del cardinale al marchese di Mantova citata più sopra apparirebbe che egli facesse le spese della stampa; e che lasciasse al suo cortigiano il provento...
Pagina 19 - Che fa Lamberti Uomo dottissimo? — Stampa un Omero Laboriosissimo. — Commenta' — No. — Traduce? — Oibò. — Dunque che fa ? — Le prime prove ripassando va, Ed ogni mese un foglio da; Talché in dieci anni lo finirà , Se pur Bodoni pria non morrà. — Lavoro eterno! — Paga il Governo.
Pagina 158 - Onde molti per questa viltà dispregiano lo proprio volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abbominevoli cattivi d'Italia, che hanno a vile questo prezioso volgare, lo quale se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri; al cui condotto vanno li ciechi, delli quali, nella prima cagione, feci menzione.
Pagina 112 - Che quest' era la setta dei cattivi, A Dio spiacenti ed a' nemici sui. Questi sciaurati, che mai non fur vivi, Erano ignudi e stimolati molto Da mosconi e da vespe eh' eran ivi. Elle rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime, a' lor piedi Da fastidiosi vermi era ricolto.
Pagina 71 - ... repostum, che con terze o ottave rime o con altra maniera obbligata, non si possa fare narrazione poetica, con somma dignità; e però io propongo a VS di esaminare questo articolo, e lo consiglio a poetare in versi sciolti; e lealmente affermo che Torquato Tasso mi disse volere scrìvere un Poema in verso sciolto, non si soddisfacendo delle ottave.
Pagina 96 - Sannazaro, e il medesimo giudico che debba fare la nostra lingua (letteratura), la quale mercè di lui ha una sorte di poema, il quale non hanno...
Pagina 60 - 1 possente signore, Dico quel che è nel core, Appena di parlar di lor s'aita. Ciascuna par dolente e sbigottita, Come persona discacciata e stanca, Cui tutta gente manca E cui virtute e nobiltà non vale.

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