Un sabato, con gli amici: romanzoEdizioni Mondadori, 2009 - 142 pagine Quando il passato presenta i suoi conti. Le vite di Matteo, Gianni, Giulia, Anna, Fabio, Andrea e Renata detta Rena sono tutte vite segnate. Fin dall'infanzia, con traumi profondi che scuotono l'anima oppure vanno a interrarsi in certe zone segrete della coscienza, e dalla giovinezza che ci aggiunge il suo carico di turbamenti, di rivolte, di affermazioni di sé. Sembrerebbe che gli anni della prima maturità possano portare un inizio di pacificazione, se non altro perché le vite sembrano incanalate nei loro binari borghesi e le coppie si sono stabilizzate, ma non è così. Non è affatto così; anzi, è proprio il contrario: l'età matura è il momento giusto perché i nodi vengano al pettine, gli elementi psichici si combinino apposta per precipitare, per esplodere come una miscela assai temibile con la quale un alchimista improvvido abbia giocato troppo a lungo e con troppa fortuna. Decisamente, questo romanzo è anomalo nella produzione di Andrea Camilleri. Lo è da subito, dalla prima lettura che ci propone una lingua secca, affilata, che non cede all'espressività del dialetto né ad alcuna di quelle varie forme di pietas che spesso si ritrovano nella prosa dello scrittore e che sotto forma di ironia, tenerezza, comprensione per le umane debolezze intervengono a lenire anche le situazioni più dure e crudeli. Qui invece non c'è possibilità di fuga o di nascondimento. Ogni personaggio è consegnato alla sua dannazione e alla deriva inesorabile delle sue azioni. |
Sommario
Sezione 1 | 7 |
Sezione 2 | 21 |
Sezione 3 | 33 |
Sezione 4 | 47 |
Sezione 5 | 74 |
Sezione 6 | 87 |
Sezione 7 | 101 |
Sezione 8 | 115 |
Sezione 9 | 124 |
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Parole e frasi comuni
accanto allato Allora alza amici anch’io andata Anna e Andrea appena apre arriva ascelle bagno bassa voce bernardini bocca braccio c’era camera cannolo capito casa chiede Ciao cisterna com’è comincia corridoio cortocircui cucina D’accordo Dài davanti detto dice Andrea dice Anna dice Fabio dice gianni dice giulia dice matteo domanda gianni domanda giulia domanda Rena dormire entra Erminia esce faccia fare foto fotografie gambe gianni Rocchi giato gira glielo guarda infila invece l’aveva l’ha l’hanno l’ho lascia lesbica lettino letto lungo mangiare mano marinaio mauro mette milena monticello nagnetti occhi panchina papà e mamma parapetto parlare Pasquale Vesuviano passo piace piedi piglia Popeo porta portone prende Ribechi ricordo risponde salone sapere seduto sente sigaretta signor Conticello sorridono spalle Spor stanza stanzetta stasera Stavolta stra stronza sveglia telefonate telefono televisione televisore terrazzo Tilde tira torna troppo un’altra vede verso vicecommissario viene visto vuoi whisky zia Anna zio Eugenio