Sac. LORENZO CIULLI LE API DAI GEORGICI LATINI Admiranda tibi levium spectacula rerum Virgilio. PRATO TIP. SUCCESSORI VESTRI 1903. 7-25-55 MFP Un mio buon amico ravennate, che abitava nelle vicinanze di Prato, appassionatissimo per le scienze naturali, mi chiese un giorno: Conosce Don Giotto Ulivi pievano a Campi? -Lo conosco. Vorrebbe mettermici in relazione, per avere da lui qualche nozione intorno all' apicoltura? Ben vo lentieri. Erano i primi giorni, che aveva cominciato a correre il tranvai da Prato a Campi. Un lunedì mattina, trovatici insieme al mercato nella piccola Manchester toscana, salimmo sulla nuova vettura, e via alla volta di Campi. Appena smontati, ci dirigemmo alla canonica, e cercammo di Don Giotto. In un baleno, eccoci alla presenza dell'uomo che teneva il campo dell' apicoltura in Italia, e per la sua polemica acre si era fatto parecchi nemici, ma non tanti da raggiungere il numero degli ammiratori schietti e sinceri in Italia e fuori, uno FF fra i quali, illustre scienziato d'oltralpe ('), non si era peritato di presentarlo in un Congresso di scienziati con queste parole: « Voilà l'homme qui man» que a la France! » L'arzillo vecchietto (era allora sui settanta) ci accolse con quella cordiale espansione, che gli era propria e che faceva strano contrasto colla fisonomia apparentemente austera (2); e sentito lo scopo della nostra visita, ci condusse senz'altro nel suo apiario. Questo era situato nell'orto attiguo alla canonica chiuso fra alte mura, in parte avanzi dell'antico castello, sotto una loggetta che guardava il levante; e non aveva, per vero dire, quella importanza, che ci si sarebbe aspettata. Parroco l'Ulivi per molti anni a Gricignano in Mugello, dove aveva trascorso la miglior parte della vita nell' amabile compagnia del mellifero insetto, ad esempio di quegli antichi di cui Plinio ci ha tramandato il nome (3); là aveva esercitato l'apicoltura larga (1) Il Prof. G. B. Leriche, di Amiens. (2) Fra le varie Biografie, quella che meglio ne rileva i meriti e ne ritrae il carattere, de vesi al colto signore Conte Gastone di Mirafiore. Fu pubblicata nella dispensa della Rassegna nazionale del 1. giugno 1900, sotto il titolo Un apicoltore polemista. (3) Vedi in questo volume, a pag. 246.* |