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Gatta nobile del Seggio di Nilo ultimo di questa famiglia già eftinta. Fù questo gran guerriero, ne' noftri tempi, che cosi gloriofamete difefe la fortezza d'Orbitello contro l'esercito Francefe guidato dal Principe Tomase di Savoja.

Più auuanti dall'iftella parte vi fi vedela Cappella della famiglia del Duce, ò del Dolce nobile del Seggio di Nilo, & in quel luogo dove hoggi fi vede un quadro di S.Rofa Domenicana,vi era una fa mofiffima tavola, in cui i vedeva efpre l'Imagine di noftra Signora col fuo Figliuolo nel fene,l'Angelo Rafaello, che accompagnava Tobia, il quale era il vero ritratto di Picɔ della Mirandola giova• netto, e S. Girolamo vestito colla fua porpora Cardinalitia, che era il ritratto di Pietro Bembo: opera la più bella, e più pretiofà ch'haveffe mai fatto il pennello del grá Rafael d'Urbino, & una copia di quefta ben fatta li può vedere nella

Sa.

Sacriftia,come fi diffe della Chiefa di S. Paolo de' Padri Teatini: hɔra per noftra difaventura è fuori del noftro Regno.

Vi fono altre cappelle, & altre famofe fepulture, e frà queste quella dirimpetto all'Altar maggiore, dove vedefi un belliffimo quadro:

opera

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ricuperata, e reftaurata da

Gio: Pietro Carrafa, poi Pontefice chiamato Paolo Quarto,nella qua. le filegge la feguente infcrittione. Sacellum hoc ad Joannem Petrus Carraphã. Qui poftea Paulus Quartus Pont-max.mox appellatus cšt. Jure fucceffionis

A majoribus fuis comitibus
Montorii perventum, & ab

hæredibus alienatum D.Francifcus Carapha Diomedis filius

Sandle Gentilis fui memoria re

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Et quotidie in ea facra confici mandavit MDXCIV.

Vi. fi vedono anco molti altri antichi fepolcri della famiglia Carrafa de' Conti di Ruo, e frà l'altri quello di Francefco Car. rafa padre del gran Cardinale Oliviere Arcivescovo di Napoli,e l'in fcrittione è la feguen::

Par vitę

Religiofus exitus

Francifco Carapha Equiti Neap.in

figni

Chriftiane religionis obfervan.
tiffimo

Qui fumma omnium mortalium.
Benevolentia,ac veneratione
Æ:atis annuagens lxxxiii.obiit.
Senii nunquam quašius
Oliverius Card. Neap. parenti
opt.pofuit.

E questo è delli belli che vi fia. Vi fono molte memorie d'eroi nella nobiliffima famiglia de' Sã• gri,e frà quefti quello di Placido di Sangro,che ne' rumori così fieri accaduti in Napoli in tempo del Vi cerè D.Pietro di Toledo,cosigene

rofamente operò per fervitio del fuo Monarca, e della propria patria,e l'ifcrittione così dice Placitus Sang.Ber.F. Difficillimis,ac pene defperatis Patria temporibus

Pro communi bono

Ad Cefarem Carolum V. legatus
Hic requiefcit.

Vir certè animi conftantis
Semper invicti

Ac fuis magis quam fibi natus

MD.LXX.

Ufciti da questa Cappella,e pal fate le fepulture de'Signori Aqui•. ni,e di quella gran cafa,dalla qualedifcere l'Angelico Dottore San Tomato in un pilaftro fi vede una tavola, nella quale fà efpreflo Chrifto Signor noftro,che porta la Croce sù le fpaile nel Calvario con altre figure così ben difignate, e colorite, che cofa più bella defiderar non fi può,e questa fù opera del noftro Gio: Corfo. Questa si bella. tavola stava nella Cappella delli li s Buc

Bucca d'Aragona. Nelle spalle del coro, quando il coro stava in mezzo della Chiefa tolto via fù Gruata in diverfi luoghi, e per ultimo dove al prefente fi vede, s'entra nella Sacriftia, la quale hà titolo di cimiterio,e come tale nella cappella, che vi fivede fi celebrano moltian. niverfarii per diverfi Signori,i cadaveri de' quali fi confervano nelle tombe ò baulli,che fanno d'intor no, e particolarmente di molti Rè, e Signori della Cala Regale d'Aragona.

Quefte tombe stavano malamě te trattate dal tempo. Furono però da D. Gio: di Zunica Conte di Miranda Vicerè del Regno per or dine del Cattolico Monarca Filippo Secondo reftaurati nell'anno 1994. e collocati fotto decenti baldecchini di broccato, & altri drappi.

Nella tomba del gran Alfonfo Primo fi legge in un cartoccio Inclytus Alphonfus, qui Regibus orius iberis

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