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praro una parte dell'antico Mo. nafterio di Donnaromita, diede. ro principio alla fabrica, mà inter meffa per molti accidenti nel 1507. col dilegno di Sigifmondo di Gio. vanni grand'architetto di quei té pi fi riduffe nella magnificenza grandezza, e nobiltà ch'hoggi fi' vede, ammirandofi come maravigliofa la cupula,per la fua larghez23. Le dipinture à fresco,nelle quali stà espresso l'entrata di Carlo V. in Napoli, fon'opera di Belifario Corentio,gl'ornamenti, che ftanno di fopra fono opera di Luigi Siciliano. La fama che flà nel mezzo della cupula fù dipinta da Francefco di Maria. Il cavallo sfrenato che fi vede intagliato nel partime. to de' balauftri, è l'imprefa della piazza.

Quando fi hà da trattare qualche negotio in questo luogo s'unifcono, mài voti fi danno dentro della stanza à queßo contigua. Dirimpetto à quefta piazza veg

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defi una picciola Chiefa detta S.Ma ria de' Pignatelli, perche fù da que fta famiglia cdificata, che gode degl'honori della nobiltà nella piazza già detta.

Paffata quefta Chiefa viene il quadrivio. Il vico à finiftra, che hoggi fi dice degl'impifi, òvico d'Arco, mà anticamente detto veniva il vico Alefandrino, che anco dava nome à questa regione, e dicevafi Alefandrino, perche v'habi. tavano i mercatanti, che da Alefandria venivano; e perche d'intorne Alefandria vi scorre il Nilo v'ereffero del Nilo la ftatua, che al prefente fi vede hoggiriftaurata,& accrefciuta del capo con una no-. bile, efpiritofa infcrittione come fi vede. E quefta ftatua del Nilo diede il nome alla regione. Altri hanno fcritto che quefto nome lo prenda da una Chiefa, che viera dedi. cata à S. Attanagio Patriarca d'Alefandria, mà quefto non è probabile, perche trova in alcune vifite

Ar

Arcivescovali,nelle quali stà notato. Sanctus Attanafius Alexandri nus in regione Nili, in vico dicto Alexandrinorum.

Dentro di questo vico vi è qualche cofa di curiofo,e per prima an dando sù la piazzetta, che vi fivede auuanti la Chiefa delli Pigna• telli. Questa era l'antico Seggio ò piazza di Nilo,quale è stata in piedi fino à noftri tempi, e fi vedeva 6. palmi elevata da terra, con i ripari attorno di 6.altri palmi, e détro li fuoi fedili di pietra, e quà fù trasportata dal vico che li ftà di• rimpetto, e nell'angolo del riparo ftava la ftatua fudetta del Nilo.

La cafa che paflata la detta piazza fi vede, fù del famofo Antonio da Bologna, detto il Panormita. Quell'Antonio tanto cato, & amato dal Rè Alfonfo Primo,che non haveva cofa più à grado,che la converfatione d'un si grand' huomo, dal quale egli diceva d'imparare gran cofe. Da fuoi degni fuc

fucceffori che godono della nobiltà nella piazza di Nilo tu reftautata, & abbellita con una nobile facciata defignata da Gio:Frâcefco Mormandi. Anni fono fù venduta al Regente Giacomo Capece Ga-. leota Duca dis. Angelo, che con molta fpefa l'abbelli, e la ridusse al moderno come fi vedę.

la quefta dalli figliuoli, & heredi di quello gran Miniftro, e della robba,e della virtù paterna vi fi cófervano pretiofiffimi quadri di per fettillimi artefiçi,e frà quefti, molti del pennello di Giofeppe de Rivera lo Spagnoletto, e particolarme te, uno che mostra efpreffa in una tavolala nascita del Signore con molte figure, cofa la più bella, las più nobile,e la più ftudiata, che fia ufcita dalle mani di questo grand huomo, & in quefto quadro visonoi ritratti al naturale di tutte le fue figliole.

Vi fi conferva ancora una gran libreria ricca non folo d'una quan

tità grande di più, e più migliaja di volumi legali, mà de' libri eruditi,e manofcritti pretiofi.

Appreffo vi fi vedono molti famofi palazzi,& à finiftra quello del Seminario de' nobili, nel quale gli alundi, e convittori vi ftanno colla direttione,e governo de' Padri della Compagnia di Giesù. Imparano non folamente le buone lettere,e religiofi coftumi, mà ancora molti esercitii cavallereschi, come del ballo, della fcherma,del torneo, & altri.

Questo Seminario fù nell'anno 1608.fundato da Gio:Battista Má. fo Marchefe di Villa noftro Napoletano, huomo di gran fapere, e letteratura, come l'opere fue atte stano,e queiti,col noftro Gio:Battifta della Porta fundorno nell'anno 1611.à 3. di Maggio la famofa accademia degl'otiofi; hoggi intermeffa; defiderofo fopra modo di. veder fiorire le lettere ne' fuoi nobili pacfani lo dotò di docati ven

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