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Monafterio di Donnáromita, quefto titolo vien corrotto dal vol. go, douendofi dire il Monafterio delle donne di Romania, dalle quali hebbe principio,& in questo modo.

Vennero in Napoli molte Monache Greche, e particolarmente dalla Romania, e da Coftantinopoli per isfugire la fiera perfecu. tione, che nella Grecia patiua il nome Christiano. Furono quefte con grand'amore, e carità ricevu. te da noftri Napoletani, i quali acciòche mantenuto haueffero il candore della loro purità,e l'offervanza della loro Regola l'edificarono una picciola Chiefa,e Monafterio nel luogo appunto dove ftà il Seggio di Nilo,e vi fi racchiufero, e fantamente vivendo fotto la Regola del Padre S. Bafilio diedero motivo à molte divote nobili Napoletane d'imitarle, e con effo loro fi racchiufero. Doppo moli anni pafforno all'offervanza della

Re

Regola Ciftercienfe, inftituita dal Padre S.Bernardo, e da questa nell'anno 1540. pafforno à quella di S.Benedetto, che fin'hoggi efattamente offervano. Mutò poi fito il P Monafterio, e pafsò dove hoggi fi vede.Fù ampliato nell'anno 1300. da una divotiffima Monaca della Regal famiglia d'Angiò chiamata Beatrice, la quale fantamente mori, & il fuo corpo incorrotto fi conferva.

Nell'anno 1535. in circa fù la Chiefa rifatta alla moderna, col disegno,e modello di Gio:Francefco Mormandi. Questa Chiefa fù chiamata con diverfi titoli. Prima fù detta S. Maria del Percejo diCoftantinopoli,altre volte delle don nedi Romania. Fù appellata ancora S. Maria delle donne romite di Coftantinopoli, in altri tempi S. Maria Affunta, e per ultimo S. Maria Donnaromita.

In quefta Chiefa fi può vedere la fuffitta tutta dipinta da Teodo

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ro Fiamengo. La tavola dell'Alta. re maggiore anco è di mano dell'ifteßo, l'Altare di pretiofi marmivagamenti commelli:è opera di Bartolomeo,e Pietro Ghetti.

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Nella prima Cappella dalla parte dell'Evangelio vi èuna tavola, nella quale ftà efpreffa la Vergine con due Santi di fotto: opera di Domenico Gargiulo detto Spatario noftro Napoletano.

Vedefi in quefta Cappella un marmo con una ifcrittione in lin. gua Greca miferabile avvanzo del l'infiniti (per così dire), che arric chivano la noftra Città. E' da fa perfi, che vi era una antichiffima Chiefa dedicata à SS. Gio:e Paulo, edificata alla Greca con trè Altari, ne' quali chi vi celebrava come an◄ co fù ufo nel rito latino,non fi vol. geva al popolo nel dire Dominus vobifcum, nè à dar l'ultima bene. dittione, perche faceva il Sacrifi. cio à faccia del popolo, che v'alli fteva.In quefta Chiefa dirimpetto

al

al maggior Altare ftava fituato quefto marmo. Fù pofcia quefta Chiefa conceduta alli Padri della Compagnia di Giesù, i quali la fecero buttar giù per edificare la loro nuoua, che hora è detta del Colleggio,ò come dal volgo del Giesù vecchio,à differenza della Casa profella delli fteffi Padri, che fù edifi. cata. Doppo i Compadroni della prima Chiefa dell'antichiffima cafa del Duce, che forfe prende il cognome da quel Duce di Napoli che l'edificò fi prefero quefto marmo, e doppo di qualche tempo lo collocorno in questa Cappella che fù fatta gentilitia di detta cafa.

Quefta ifcrittione è riportata da moltiffimi de' noftri fcrittori, e da alcuni fi dice perduto l'originale, perche forse per poca diligenza ed accuratezza non han voluto tro• vardove trasportato fuße.

Io poi, che non ho voluto in quefte notitie, che dò,ftare folamé. cà riporti di Scrittori; mà hò voGiornata Ili. LI lu.

luto far giudice l'occhio in tutte hỏ quanto ho potuto su quel che ho trovato scritto, mi portai à bene offervarlo, ed eflendomi avveduto che la verfione latina non corri spondeva alla Greca, perche fi ve. deva mancante, e che il traduttore havea preso qualche sbaglio non volli ftare al mio proprio giuditio, mà ne richieli il parere del Sig. Dot tor Giacinto de Chriftofaro, gio. vane di buona eruditione,ed efper. to nella lingua Greca. Questo (per favorirmi) portò ad offervarlo, & trovando che il marmo era man cante l'efemplò tutto,e lo communicò col Sig. Bernardo fuo padre. E questo buon Gentilhuomo volle portarli unito con me ad offervat. lo, e doppo d'haverlo efattament: efaminato,trouò che era mancant: forfe per qualche difgratia accadu ta nell'effère slocato dal fuo primɔ fito, ò per poca diligenza di chil slocò, havendo lafciato qualche pezzo di marmo, che à questo su

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