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gloriofo Patriarca S.Benedetto. Nell'anno pofcia 1588. fù rifat ta nella forma,ch'hoggi fi vede dal Principe della Riccia, e gran Conte d'Altavilla decimoquinto difcendente da padre à figlio dal primo Fandatore Bartolomeo: Nobilmen terenaurò la fepultura di quel grãd'eroe, & adorno di ftatue nobili, Corne fi vede,e fi può legere dall'infcrittione. E ftata per ultimo arric chita d'un belliffimo Altare di marmi commeffi,e d'un famofo Organo bine adornato con intagli pofti in

010.

Dalla parte dell'Evangelio nel la Cappella di mezzo della nave maggiore vedefi una copia ben fat ta dell'Imagine, che sta nel monte Vergine, per mezzo della quale la Divina Mifericordia fi degna fare gratie infinite,& in questa Cappel. la ftanno fepoltii due gran giuri fi, che furono Regii Configlierl Mazzeco, e Matteo d'Affitto, che feriffero così bene, che i loro fcritti £i Ai

Giftimano nelic decifioni delle liti come tefti,

Più auuanti à deftra vi è il granj Collegio de' Padri della Compa gnia di Giesù. Quefti come fi diffe vennero fotto la condotta del Padre Alfonfo Salmeron: compagne del Patriarca S. Ignatio, prefero à pigione una picciola cafa nel vicolo del Gigante preffo d'una cappelleta,dedicata alla Madre della Vergine,S. Anna,dove principioru@ à ponere in opera il di loro infu❤ to d'erudire i poveri ignoranti ; conofcendo i Napoletani questo utiliffimo al publico loro comprorno la cala del Conte di Madaloni, dove nell'anno 1557. pafforono ad habitare;accomodandovi al meglio che & potè i luoghi per le fcuole, fervendofi dell'antica Chiefa di S. Pietro, e Paolo loro conceduto da Alfonfo Carrafa Arcivescovo di Napoli per infegnare all'anime la via del Cielo- Per la loro bontà, e dottrina poi talmente s'a fettiona

a

rono gl'animi de' Napoletani che gara correvano le caritative fou uentioni per render comodi i Padri, e particolarmente Roberta Carrafa Ducheffa di Madaloni li fouuenne in mcdo, che ne fu chiamata fundatrice, come nell'iferittione in marmosù la porta del cortile fi leg. Squale cortile fù fatto à fpele de' Szuoli di Cefare d'Aponte, e per magnificenza è degno d'eflere ve duro. Hà due ordini d'archi macRo6 l'un fopra l'altro tutti di tra. verzini ben lavoreti, & intorno vi fono belliffimi flanzoni per l'ufo delle fcuole, e degl'Oratorii. Viè ancora un famofo falone in piano del fecondo ordine degl'archi, do. ve fogliono fari gl'atti publici nelle difefe delle fcienze,che in detto Collegio fi legono, el'Orationi nell'apertura degli ftudii doppo delle vacanze.La memoria de'Fundatori, & il tempo nel quale fù fudato ftan intagliati in un marmo fituato su gl'archi dirimpetto alla

por.

porta che comincia:Cafaris de Ponte filij, &c.

L'antichiffima Chiefa di S. Pie tro,e Paolo fi diroccata,e nell'anno 1564. fi diè principio alla nova col modello,e disegno del Padre Pietro Provedo, quale poi fù terminata nella forma,che hoggi fi vede à fpefe del Principe della Rocca della cafa Filamarino, e per quefto fe ne intitola Fundatore, come apparifce dall'infegne Filomarine pofte negl ́ angoli della cupula, e dall'inferit. tione collocata sù la porta da den.

tro.

Con l'abolitione della Chiefa di S. Pietro, e Paolo fi tolfero molte antiche memorie, e frà l'altra quel la di Teodoro Duce,che la riedificò; ma per gratia di Dio G conferva hoggi(come fi diffe)dentro la Chic, la di S. Maria Donnaromita, e proprio nella Cappella de' Signori del Duce infieme colla caffa di marmo, del fepolcro del detto Teodoro de licatamente intagliata.

La tavola che ftà nell'Altare maggiore doue ftà efpreffa la Circoncifione del Signore, perche la Chiefa dedicata al nome di Giesù,è opera di Marco da Siena, il ritratto del quale con quello della moglie Atando fotto, e quello di Marco è quella figura barbuta.

Nel Cappellone della Croce ricco di famofi marmi mischi con belBe colonne d'africano defignata, e guidata dal Cavalier Cofmo Fanfaga con due ftatue dell'iftello.Il quadro, chein effo fi vede, dove ftà efpreffo S.Francesco Xaverio, che battezza molti RèIndjani, è opera di Cefare Fraganzano noftro regnicolo; In questo anco fi vede la miracolofa Imagine dell'ifteffo Sá. to in habito di pellegrino, che par. lò al Padre Marcelio Maftrillo come appreffo fi dirà.

Dalia parte dell'Evangelio vi è l'altro cappellone copiato da que. fo.ll quadro deue ftà efpreffoS.Igna tio,che guarda il Signore colla Cro

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