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no,per due famofi Monafterii, che vi fiano,uno diMonache,l'altro di Monaci,che vivono fotto la Regola di S.Benedetto, per effere degl' antichi, efamofi che fiano nella, · noftra Città fe ne deve dar con

tezza.

Questo vico và à terminatè inj una piazza, che anticamente veniva detta Montorio,hoggi chiamafi piazza di S.Severino, ò di S. Marcellino,& anco d'Andria, per il famofo palazzo, che vi fi vede de' Si gnori Duca d'Andria deila nobilif fima cafa Carrafa.

La strada poi,che và giù à modo di fcale non carrozzabile di fotto la Chiesa di S.Severino, anticamé. te veniua detta Scalefe,e qui ftavano l'aotiche muraglia della Città molto prima dell'ampliatione fatta dagl'Angioini,e circa 50. anni fono coll'occafione di riedificare alcune cafe fe ne fcoverfe una par te,che era tutta di quadroni di pic rra molto belli, e mafficci.In que

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fto luogo ne' tempi d'Alfonfo era il quartiero delli foldati Spagnuoli. Nella piazza già detta dell'an tico Montorio vedefi il Monafte rio di S. Marcellino di Monache Benedettine, che prima vivevano fotto la Regola di S. Bafilio. Que ftoMonafterio dicono alcuni de'no ftri Scrittori,che fōdato fuffe negl' anni 795.da Antimo Côfule,e Duce di Nap. che la gouernaua per l'im perio greco,ò come altri dicono da Theodonana moglie di d.Antimo, e l'edificò nel medefimo palazzo, nel quale il marito haucua tenuta ragione, ancorche fi trovino alcuni iftromenti à beneficio di detto Monafterio prima del detto anno 795. e potrebbe effere, che dalla detta Theodonanna fufle stato reftaurato,ò riedificato.

Nell'anno poi 1154.dall'Imperador Federico Enobarbo detto Barbaroffa fù in qualche parte reftaurato, e per la diuotione,che haveva alla Chiefa li donò il suo mã•

to

to Regale, del quale nè fù fatto un paleotto,una pianeta, e due tonacelle di ricchiffimo broccato rice. cio,e fin hora fe ne conferua il pa leotto, che s'efpone nelle fefte de-. gl'Apoftoli. La pianeta,e tonacelle effendo alquanto inuecchiates inauucrtentemente dall'Abbadeffa di quel tempo furono fatte bruggiare per ricavarne l'argento, efi tolfe con questo una memoria così celebre, & antica, che era per così dire molto honorata per detto Monafterio.

Eßendo poi quefta Chiefa non molto grande all'hora, e così malmenata dal tempo, che quafi mi.. nacciava ruina firifolfero le Mo nache di rifarla di nuovo nel luo. go doue al prefent: fi vede, perche prima ftaua alla deftra dell'intrata del parlatorio, come fin hora se ne veggono le veftigia, e così col difegno di Pietro d'Apuzzo nel mese di Luglio dell'anno 1626.vi fù pofta follennemente la prima pietra Mm 6 dal

dal Cardinal Francefco Buoncompagno Arcivescovo di Napoli,e fù terminata circa l'anno 1633.e nel l'anno 1645. à 9.di Ottobre effendo Arciuefcouo di Napoli Afcanio Filomarino fù follennemente confegrata da Tomas'Antonio del Pezzo Arciuefcouo di Sorrento.

A quefto Monafterio ve ne fù unito un'altro dedicato à S. Felto, quale era ftato edificato circa g" anni del Signore 750. da Stefano Cófule,e Duce di Napoli, che dop. po la morte della moglie come fi diffe fu eletto Vefcovo di questa Città,e quefta unione accadde nell'anno 1565. effendo Arcivescouo di Napoli Alfenfo Carrafa nipote del Pontefice Paolo Quarto, perche ftava quafi diruro, e non in molta offervanza, e colla Chiefa,e Monafterio vi furono anco incorporate tutte le rendite, eragioni, che haueua. Quale unità fù fatta con autorità,e confenfo del santo Pon. tefice Pio Quinto,e questa Chiefa

di S. Fefto flava dirimpetto allas porta della Chiefa del Collegio. Vi è ancora incorporata la Chie fa dedicata à S. Donato, per cor ruttela del volgo detta S. Renato, come in molti iftrumenti, quale ftava fotto del detto Mo. nafterio, dalla parte di Tramon• tana, come anco dalla parte d'o. riente vi ftaua la Sinagoga degl' Hebrei, che dimoravano in Napoli, come nella feguente Giornata fi vedrà.

Gl'ornamenti di quefta Chiefa di S. Marcellino fono belli, & nobili. I quadri della fuffitta pofta in oro,feno opera del Cauaiier Mafi. mo Stantioni. Le dipinture à frefco della Cupula, è degl'angoli fono del pennello di Eelifario Corétio? Vi fono anche alcuni quadri della Chiefa vecchia dipinti da Pictro Donzello.

L'Altare maggiore è tutto incrcflato di nobiliflimi marmi commoffi. La tauola di mezzo, nella

qua.

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