Immagini della pagina
PDF
ePub

circa,e da quefto fi può fupponere, cherobba vi fia, e questa robba la tiene il Monte per due anni,paffati che fono fi vende all'incanto, & il di più che taluolta s'haue fi refti. tuifce al padrone. In questo gran guardarobba vi fi vede una meravi glia, che fi ftima difpofitione della Santillima Vergine, che protegge un'opera così pia, & è che non vi fi vedono tarme, nè entrarvi topi,e mofche,ancorche vi fiano molte fineftre, e fe v'entra qualche topo î vede preflo morto, & all'incontro fiè offervato, che ne' tempi delle motioni popolari,e della pefte, ne' quali il guardarobba staua vuoto di pegni vi fi vedevano quantità di fimili animali.

Quefta fanta Cafa hoggi è delle più ricche, che vi fia. Bafterà dire, che paga da 11.mila feudi in ogn' anno di falario alli Miniftri, che fervono la casa, il banco, e la Chicfa. Qui s'attende non folo all'opera de' pegni, che è il fuo principale.

Inftituto, mà anco à rifcattar Chri tiani, che stanno in mano d'infedeli, ad efcarcerare molti pouerelli prigioni per debiti, à dar le doti à molte donzelle pouere, & ad altre opere di pietà.

Tirando più giù fi vedono molte boteghe di librari, dalli quali prende nome questa parte di ftrada. S'arriua in una piazzetta anticamente detta di S. Gennarello all'Ormo, perche qui anticamente vi era un'olmo dove s'appendeua il preggio che fi prometteva à colo. to,che andauano à giostrare,à tirar d'armi, & ad altri giuochi fimili nella piazza di Carbonara,e ne riu1ciuano vincitori. Dicefi di s. Gennarello per la Chiefa à quefto San. to dedicata,e fi nomina con questo diminutiuo à differéza della Chie fa di S. Gennaro extra menia.

Vogliono alcuni deʼnostriScritę tori, che quefta fuffe una delle fei Chiefe Greche, fundata nel tempo dell'imperador Coftantino il Grã

de,

[ocr errors]

de,trouandofi alcune fcritture,col.
le quali s'attefta,che fulle stata offi.
ciata alla greca.Altri graui Autori,
e particolarmente il nostro Gio:
Diacono, che quefta fulle ftata edi-
ficata da Agnello Trigefimoterzo
Vefcovo di Napoli, che fù affunto
à questa dignità nell'anno 672.C
passò à miglior vita nell'anno 694
Questa Chiesa è à trè naui di strut
tura gotica, e vi fono due colonne
preffo l'Altare maggiore di 18.pal-
mi in circa,che comunemente van-
no flimate difiniffimo diafpro, mà
dal Caualier Cofimo più volte mi
fudetto, che diafpro non era, mà
una pietra,che fimile,e più pretiofa
veduta non haueua in tutta Italia,
e che queste si potevano chiamare
G
due famole gemme di Napoli.

In questa Chiefa,che è antichif fima Parocchia collegiata, visti pofta la Congregatione de'fettantadue Preti fotto la tutela del Glo. riofo Arcangelo S. Michele,dal qua. le prende il titolo. Questi buoni Pre

Pretil'han voluta riftaurare,e ridur la alla moderna con iftucchi, edipinture, e con quefta occafione han fatto impiaftrar di bianco tutte le colonne, e particolarmente queste due così ammirabili. Dicefi anco S.Gennaro à Diaconia, come ne fono altre Chiefe di questo aggiunto, & è da faperfi, che à Diaconia fi dicevano tutte quelle Chiefe, nelle quali dall' antichi Vefcovi erano allignati i Diaconi à diftribuire l'elemofine a' poveri orfani, vedove,& altre perfone miferabili. Fù detta anco Chiesa di S. Noftriano, perche in efla fù trasportato dal cimiterio di s.Gennaro il corpo di quefto Santo Vefcovo, che principiò à governare la Chiefa di Napoli nell'anno 444. e la reffe per lo fpatio di 17. anni, quale in un'urna di. marmo dal noftro Canonico Anello Roffo Abbate in quel tempo di quefta Chiefa fi trovato fotto dell'Altare maggiore, mentre rifar lo voleva nell'anno 1583. e nell'anno

1612. in tempo che governava la Chiela Napoletana il Cardinale Ottavio Acquaviva fù trovato di nuouo, e più decentemente collo. cato fotto dell'ifteffo Altare, doue al prefente venerato ne viene.

Attaccata à quefta Chiesa, doue hoggi è la Cappella di S. Biagio, anticamente detta dal volgo Na. poletano s. Jaffo, che diede anco il nome al vico,che va giù,e qui ftaua il feggio de' Nobili detto di s.Gen. narello à Diaconia, hoggi incorpo rato nel feggio di Nilo.

In questa Chiefa vi è parte del braccio del Santo titolare, colloca. to in una famosa mezza statua d' argento,la quale perche il detto Sã tee ftato adottato in Padrone della Città, vedeli trafportata nel noftro Sagro Tefore.

La ftrada che và sù, che hoggi fi chiama ftrada di s. Lorenzo, ò di s. Gregorio,che dal volgo corrotta. mente fi dice s. Liguoro. Antica. mente veniua detta ftrada Augu.

[ocr errors]
« IndietroContinua »