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deftra vedefi un'altra Cappella do ve ftà fituato il fepolcro del Signore. Questo vien formato da molte figure tonde al naturale di terra cotta,e colorita, vi è il nostro Redentore morto,la Madre tramortita, l'altre Maric addolorate con S.Gio:piangente, vi è Nicodemo, che è il vero ritratto di Gioviano Pontano, la ftatua di Giofeffo è ritratto naturaliffimo di Giacomo Sannazaro, vi fono anco due altri ritratti,uno del Rè Alfonfo Secondo,l'altro di Ferrãdino fuo figliuolo ftatue che più spiritose, nè più alvivo credo, che non fi poffano fare,e furono opera di Modanin da Modana eccellente fcoltore, e particolarmente in questa materia, che fiori circa gl'anni 1450.

Pallate trè Cappelle,vedefi quel la de Signori de Aulos, dove fi co. ferva la Sacra Euchariftia,& in effa la tavola, che vi fi vede dove stanno cfpreffi la Vergine Santiffima col fuo Figliuolo in braccio, e di · Giornata III. Ee fot.

fotto S. Benedetto vestito da Ole. vetano, e S. Tomaso d'Aquino, è opera del noftro Fabritio Santa fede.

La Cappella che fegue, che ha ve l'ingreffo fotto del nuovo coretto fatto, è dei Signori Piccolomini,de i Duchi d'Amalfi,& in effa s'offerva una tavola di marmo, nella quale gentilmente ftà efpreffa la nafcita del Signore, e fopras della capanna molti Angeli in atto di cantare,due ftatue tonde d'alcuni amorini,che fopra gl'ornamenti ftanno scherzando con alcuni feftoni, e dalla parte dell'Evangelio il maravigliofo fepolcro della Duchella Maria d'Aragona figliuola naturale del Rè Ferdinando Primo. Sù l'urna fi veggono due Putti,che foftengono sù d'un panno il cadavero della defonta con una tavola fimilmente di marmo dove stà efpreffa la Refurrettione del Signore, & un'altra con la Regina de Cieli col fuo Putto in braccia,&

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avvanti di detto fepolcro vi è un panno da una parte,e l'altra di mar•* mo,che mostra di coprire detto fe polcro, mà alzato da due Putti fat to veramente con gran giuditio, benche ne fia andata giù una parte,il tutto fù opera del famofo fcultore Fiorentino Antonio Roffellino,che fiori circa gl'anni 1460.

Vfciti da detta Cappella à lato della porta maggiore, che è della famiglia del Pezzo, in questa vi è una belliffima ftatua tonda, che rapprefenta la Vergine col fuo Figliuolo Giesù in braccio, due altre tatue dimezzo rilievo à i lati con diversi altri adornamenti:opera del noftro Girolamo Santacroce, quale la fece à concorrenza di quella,che ftà dall'altro lato della porta della famiglia Ligoro, fatta dal noftro Gio:di Nola, dove anco vedefi una ftatua nel mezzo tonda, che rapprefenta la Vergine con Giesù nelle braccia,e S.Gio:di fotto con due altre belle ftatue ne ilati con altri Ec 2

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ornamenti,come in quella del San

tacroce...

Alla deftra di questa Cappella vedefi la Cappella de Maftrogio. dici de' Marchefi di S.Manco, & in questa vi stà sepolto Marino Co riale giovane tanto caro al Rè Al. fonfo Primo, che dallo stesso li fù fatto il Difticon,che ftà intagliato sù la fua fepultura,che così dice Qui fuit Alphonfi quondam pars maxima Regis

Marinus ac modica nunc tumulatur humo.

In questa Cappella vi fi vede una belliffima tavola di marmo dove ftà efprefla la Vergine Annu. ziata dall'Angelo con altri Santi, e Puttiche Scherzano, opera di Be nedetto da Majano fcultore Fiorentino, che per molto tempo ftic de in Napoli.

Seguono appreffo le nuove Cappelle già dette, dove stanno collo. cate diverfe infcrittioni,che ftavan di dentro.

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S'arriva all'ultima Cappella, che ha l'ingreffo per fotto del nuovo coretto, e dentro vi fi vede la Cappella gentilitia della famiglia Orefice, fundata dal Prefidente del Sacro Configlio di questa cafa.Stà dipinta à fresco da Luigi Siciliano. La tavola,che ftà nel mezzo dove efpreffo fi vede il misterio dell' Annunciatione della Vergine, è opera di Francefco Curia. Vifono anco i fepolcri di questa casa con le fue ftatue.

Segue à quefta la Cappella d' Antonio Phiodo. In questa vi era una belliima tavola, nella quale ftavano elpreffii fanti Maggi ch' adoravano il Bambino Giesù in feno della Madre, opera del famofo Girolamo Cotignola, che fiorì circa gl'anni 1515 questa si bella tavola già quafi era marcita per l'humido del muro, che li veniva da dietro, la pietà d'un Abbate ne prefe quel che potè,che è la Vergi nc,un de Maggi, & una parte di S. Ee 3 Gia

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