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ftà il Campanile dalla parte deftra, quando fi và sù verfo S.Paolo, e fino nell'anno 1688. vifi vedevano le veftigia della porta,di due feneftre, e d'un occhio tondo, quali fono ftati tolti via dalli Frati di S. Lorë. zo per rifare la muraglia fieramente lefa dal tremuoto nell'anno già detto accaduto à 5.di Giugno, e fi ftima, che quefta fia stata la Chiesa che da Gio: Vescouo d'Averfa,e dal fuo Capitolo, che n'erano padroni fù conceduta (come fi diffe)à FraNicolò di Terracina doppo che le mo nache fecero la loro Chiefa dentro del Monafterio dall'altra parte, nella quale dal vecchio paffauano per ponte,che hoggi serve da Cam• panile.

Non ho potuto trovare poi,ben che habbia fatto efattiffime diligé

2c,

così nell'archivii de' Frati di S. Lorenzo, come del Monafterio di S. Gregorio, perche nella Chiesa di S. Lorenzo fi conferva il Corpo di San Gregorio Armeno, e nella Chiefa

del

delle Monache fi confervava la Reliquia di s. Lorenzo,la quale poi fù cambiata colla Tefta di s.Gregorio, che da i Frati fi confervava con l'altre Reliquie del Santo. Altronō fi può fupponere, che havendo la fciata le monache la prima Chiefa vilasciorno anco il corpo del San to, dove collocato l'haveano, e con effelcro G portorno la Reliquia di S.Lorenzo. Quefta però è una femplice ponderatione non effendovi sù quefto traditione, ò memoria al cuna. Questa Chiefa ne' tempi an⚫ dati hebbe varii titoli fù detta di S. Pantaleone,fù chiamata di S. Sebafiano, come fi vede in molti antichi iftromenti,e fù intitolata di San Gregorio,ò Liguoro dal volgo,qual titolo hà ritenuto fin'hora.Hor végafialmoderno. La Chiefa hoggi veder non fi può più bella, eparticolarmente ne' giorni feftiui, che fembra stanza di Paradiso in terra.

La cupula,i quadri trà le feneftre dove fi vedono efpreffe molte attio

ni di S.Gregario, le lunette delle Cappelle dove i vedono molte vir tù,& i quadri su la porta da dentro, ne' quali fi vede la venuta delle Monache Greche in Napoli,e le di. pinture del Coro, doue ne stanno efprelle molte attioni di S. Benedetto, fono opereà frefco del noftro Luca Giordani,e la Cupula già det ta fù la prima che egli dipiafe in Napoli, ellendo giouane, e queste dipinture fan tutte pofte frà Rucchi dorati.

La fuffitta è tutta adornata d'in tagli ben'intefi,e dorati,e le dipin ture ad oglio fon di mano di Teo. doro Fiamengo. Il capo Altare egli è tutto adornato d'eleganti, e pretiofi marmi commeffi col disegno, & affistenza di Dionifio Lazari. La tavola che vi fi vede,nella quale stå efpreffa l'Afcenfione del Signore fù dipinta dal nostro Gio: Berardino

Lama.

Latela che ftà nella prima Cap. pella dalla parte dell'Evangelio,

do.

!

dove efpreffo fi vede s. Benedetto. Alimali del Ribera. Quella che fiegue có una tavola détrovi la decol-· latione di s.Gio:Battista fù dipinta dal noftro Silveftro Buono.

In altra Cappella dell'istessa parte vi fi vede una miracolofa Imagine del Crocifillo molto antica, che stava nella Chiefa vecchia.

Dalla parte dell'Epiftola nelle Cappelle, vi è una tavola di San Pietro,e Paolo con altri Santi,ope. ra d'Andrea di Salerno, e confecu tina à quefta la Cappella di S. Gre, gorio. Quel che in questa vedefi dipinto à fresco è opera di Francefco di Maria. Il quadro dell'Altare, ed i due laterali fono stati dipinti da Francesco Fraganzani cognato di Salvatore Rofa noftro Napoletano. Nell'ultima Cappella preffo la porta vi è una tela doue ftà espresla la Vergine dall'Angelo annuncia ta, la quale fu dipinta dal nostro Pacecco di Rofa.

Vi fono due famofi Organi ulti

ma.

mamente rifatti,e riccamente ador. nati d'intagli indorati. Gl'argenti danno in ecceffi,e nella quantità, e nel pefo, e ne i lavori, e particolar. mente quelli,che fervono per ador. nare ne' giorni festivi il maggiore Altare, in modo che maggiori di quefti non fe ne veggono in altri Monafterii. Vi fono candelieri, vafi,fiori, Croci, e Carte di glorie tutti d'argéto per adornare tutte le cap. pelle della Chiefa, e quefti la mag. gior parte fono stati fatti à fpefe delle Monache particolari.

Vi fi confervano molte infigni Reliquie, e frà queste un'apolla del Sangue del Santo Precorfore Battifta, che pervenne in quefto Mona. fterio, (come fi diffe), e quefto San. gue nel fuo giorno Natalitio,& in, quello della Decollatione, da i pri mi Vefpri fi liquefà, e dura per tut to il giorno seguente. La tefta del Santo Protomartire Stefano, e que. fta infigne Reliquia pervenne à quefto Monafterio colle Monache

BC

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