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Benedettine dal Monafterio nella piazza di S.Nicolò à D.Pietro,effendo ftato difmeflo vi è la Tefta di S. Biagio Vefcovo,ė Mart. La Tefta di S. Damafo Papa, la Tefta del B. Gio:Eremita. Una Reliquia di San Lorenzo, la testa di San Gregorio Martire Vefcovo d'Armenia, quale hoggi li vede adottato da Napole tani in Protettore della Città, e la fua ftatua d'argento con un pezzo diReliquia fi cóferva nella grāCap pella del noftro Teforo. Vi fono ricchiffimi apparati di ricami,e d'altri drappi pretiofi,in modo che come fi difse non hà à chi cedere.

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Hor tirando auuanti dalla Chicfa di S. Biagio'già detta di dove principia la regione Forcellenfe Dicefi Forcellenfe per la piazza di Forcella Altri vogliono dalle forche,che fituate ftavano per punire i malfattori. Alcuni altri dicono, dalla scuola di Pitaura, che in que fta regione ne ftaua, e faceua per imprefa la lettera Tipfilo,che anco

fer

fervi per impresa della piazza. Fù anco denominata anticaments,come da molte antiche fcritture fi ricava regione Hercolenfe per l'antico Tempio d'Hercole, che vi ftaua. Appelloffi ancora regione Termenfe per le famof: Terme che vi stavano, come più auuanti fi faprà. Paffato il famofo palazzo del gri Conte d'Altavilla,e Principe della Riccia dell'antichiffima famiglia de'signori di Capua,à finiftra vede il vicolo de Marogani,come fi difle, hoggi de' Majorani, famiglia cftin ta nella piazza di Capuana.

Dirimpetto à quefto v'era la ftra da di Piltafo, che calaua giù verfo la Sellaria, e dicevali di Piftafoi Piftoribus, perche vi erano moli molini, che macenauano il frumen to,e fino al tempo di Carlo Secon do anco ve fi accomodavano le pelli,e fi maturavano i cuoi,perla quantità d'acqua, che vi paffava pu Paquedotti, hoggiquefto vico è fta to chiufo, & incorporato nel nuo

vo Monafterio del Divino Amore. Nel principio del detto vico vi era un'antica Chiefa, dedicata al Gloriofo S. Nicolò di Bari, & era estaurita dell'antico Seggio di Pistafo. Questa Chiefa quando il vico fù conceduto alle Monache fù but-tata giù,e dall'istelle Monache riedificata di nuovo al dirimpetto dove fi vede, e proprio doue ftauano le veftigia dell'antico Seggio, che con quello di Cimbri, e di Forcella fanno unitià quel di Montagna.

Vedefi appreffo il largo de Vil lani, che è l'istello che piazza Vil. lana, & è d'auuertire, che da noi Napoletani quando fi nomina lar gc, s'intende piazza. Questa pren. de il nome dal palazzo de' Signori Villani de' Marchefi della Polla che godeva nella piazza di Monta gna,hoggi eftinta.

Quefto famofo palazzo hoggi vedeli trafmutato in Monafterio di Monache fotto la Regola di S. Domenico,& in quefto modo.

Suor

Suor Maria Villana nel fecolo d. Beatrice figliuola del penultimo Marchefe della Polla, fi chiufe nel Monafterio di S. Gio:Battista fundato da sua zia (come si disse), e fù la prima à profeffarvi alli 4. di Ot tobre del 1590. Infpirata così forf da Dio volle fundare un'altro Mo nafterio col titolo del Divino A more, e lo fundò fuori la Porta Medina detta prima il Pertugio; proprio nelle cafe,che hora fonod: SignoriCuomi, e co breve del som Pontefice Urbano VIII. con altr quindeci Monache del Monafteri di San Gio:v'entrò à 17. d'Aprile del 1638. Mà effendo il luogo, gi detto riulcito fcomodo, d'un'ari non confacente alle Monache,e fo pratutto incapace d'ampliatione fabili d'entrar nella Città, e dopp varii Trattati, di compre di cafe, s'effettuò per diecidotto mila fa di. La compra di questa, dovel ferva di Dio era nata, e che fi poff deva dalla Principela di Colobrar

fua

fua nipote, & accomodatala à mo do di Claufura con una picciola Chiefetta, v'entrò con le fue compagne circa l'anno 1658.doue fantamente viffe,e mori neila stessa stáza,dove era nata à 26. di Marzo del 1670.in età d'86.anni, e cò fama di fantità il fuo Corpo in detto Monafterio fi conferva. Principiò la ftefla Serua di Dio ad ampliarlo , effendovi stata pofta las prima pietra dal Cardinal d'Aragona, in quel tempo Vice-Re di Napoli,è proprio nel capo delvico di Piftafo, dove ftava la Chiefa di S.Nicolò,& hora col disegno,e modello di Francefco Picchiatti fà quali ridotto à perfettione,e colle doti delle nuove Monache, e cons ampie elemoline, e sovventioni dateli dal 'ifteflo Cardinal d'Aragona,e da altri diuoti di efla Suor Ma. ria Villana, e riuscito de'de litiofi che vi fiano per la quantità dell'ac que, che in effo fi vedono, mentre che per quefto Monafterio paffa Giornata III.

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