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P'aquedotto Regale, e con questa occafione fono stati in quefta ftrada diroccati molti commodi,e belli palazzi. La Chiefa per hora tà nel portico dell'antico palazzo de' Villani, douendo venire nel cortile di detto palazzo, il quale era molto ampio,e bello.

E' d'auuertirfi, che nel vicolo di Piftafo, che terminaua nella strada de' Ferri vecchi, e che con molta controverfia degl' habitanti del quartiere fù chiufo, vi erano più - molini, che ftan dall'altra parte.

Caminando avvanti à deftra ve defi il vico, anticamente detto di S.Epulo,hoggi detto delle Paparelle per le cafe della famiglia Paparo, che vi stavano, hoggi ridotte in ua Tempio,ò Confervatorio di donne, fundato dalla figliuola d'Aurelio Paparo,come fi difle nell'antecedé. te Giornata nel trattar del Tempio delle Scorziate.

Al dirimpetto di questo vi ftà il vico detto de' Panettieri, perche

an.

anticamente in effo s'ammaffaua il pane publico.

Prima di arriuare nella piazza, ò largo delle Crocelle, vedesi un'arco fotto le cafe della famiglia di Palma. Questo è un veftigio dell'anti❤ co Seggio de' Cimbri,che vi stava,c prende il nome dalle cafe della famiglia Cimbra, che in detto Seggio godeva,hora eftinta.

L'eftaurita di questa piazza, che veniva detta S. Maria de Cimbri stà dentro del cortile di detto palazzo de Palma, hora profanata, come fi legge da una memoria in marmo, che ftà sù la porta,

Paflata questa cafa, neli'entrare alla piazza già detra delle Crocelle, ilvico he và sù verso l'Arcivesco vato,anticamente diceuafi Cimbro, ò Cimbeo, fino alla metà doue ve. defi la Chiefa dedicata à S. Maria del Carmine, volgarmente detta il Carminello,hora diceG de' Mande. ,perche fino à noftri tempi altre botteghe non v'erano che di Fale, Pp 2 gna

grami,& hora ftan difmeffe. In questo vico vi sono stati pa. lazzi famofi tutti di nobili, hora, paffati fono à diversi padroni.

Il vico dirimpetto à deftra, che và giù, anticamente dicevafi degl' Orimini, famiglia fpenta nel Seg. gio di Cimbri,hora dicefi del Cam. panile di S.Giorgio,e questo vicolo termina hora nella Chiefa di s. Severo, governata da Padri Domeni. cani,che vi hanno un ampio,e commodo Convento fabricato nell'antichillima casa, (che anco ne ferb la facciata) dell'antica cafa Cuomo benche altri vogliono, che foffe ftata prima di Lucretia d'Alagai amata dal Rè Alfonfo I. mà non è così.Questa era un'anticaChiesa sotto il titolo di s. Maria à Selice con un' hofpedale per li poveri,edificata da Pietro Caracciolo Canonico, & Abbate di s.Giorgio,e fù jus patro nato della famiglia Caracciola de' Signori Conti di Biccari, e Duchi d'Airola; effendo pofcia ruinata fù

con

conceffa ad alcuni devoti del quat tiere, quali havendola riedificata la dedicorno à S. Severo Vefcovo di Napoli, il corpo del quale ftà collocato nella vicina Chiefa di s. Giorgio.

A di 3. di Maggio poi dell'anno 1575. coll'aflenfo di Paolo Tallo Canonico Napoletano, e Rettore, beneficiato di detta Chiefa fù conceduta à Fra Paolino da Lucca della famiglia Berardina, che ridusse la fua Religione nella Provincia d'Apruzzo nell'offervanza antica della Regola, & ad altri fuoi Frati conse pagni. Quefti prefone il pofitio con ampie elemofine de' Napole- . tani,c particolarmente con quelles del Marchefe d'Umbriatico in brievela riedificò di nuouo col dife gno di Gio: Battista Conforto, con quefta anco il Convento come fi diffe.

Stà bene officiata,e comoda d'ar genti,& apparati.

Seguitando il camino dalla piaz
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za

za delle Crocelle, la quale prende il nome dalle Croci di panno leona. to,che portano in petto,e nel mantello i PP. Miniftri degl'infermi, la Chiefa,e cafa de' quali che qui li vedono, hebbero quello principio.

Il Padre Camillo de Lellis nato nel Caftello di Bucchianico della Provincia d'Apruzzo Dioce di Chieti, doppo d'havere emendara Ja vita, per prima menata trà le mo. dane fcialacquatezze fi riduffe ve ramente à Dio,e fi diede à tanto ter vore di fpirito, che fundò con utile grande del proflimo una Congre gatione di Chierici con inftituto, & oblige di voto di fervire gl'in fermi anco appeftati, equefta fun datione fù nell'anno 1584. e con. firmata, & approuata dal Pontefice Sifto Quinto à 18. di Marzo del 1586.& anco da Clemente Ottavo, e privilegiata con molte efentioni.

Il Dottor Mira Spagnuolo,che fü Vefcouo di Caftell'à Mare di Sta bia grand'amico del Padre Camil

lo

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