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22 253 del Cardi- dal Cardinal dinal Arez-d'Arezzo

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20 254 S.Gio: S. Arcangelo

24 261 Pitaura

Pitagora 26 264 Colobraro Colobrano II 275 concederno la concedero.

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GIORNATA III.

Principia questa Giornata dalla casa de i Signori Duchi di Madaluni della nobiliffima famiglia Carra fa,e tirando avvanti per la famo• fa strada, anticamente detta Cumana,ò Puteolana.pofcia della region de Nilo, hora prende diverfi nomi dagl'edifici, che tiene ne i fuoi lati,& arrivati nella region di Forcella,ò Nolana, falire per l'an. tico vicolo,anticamente detto Ter• menfe, hoggi di S Nicolò à 'Don Pietro,calar pofcia per il : Mona•. fterio della Madalena, alla Chiefa dell' Annunciata,e girar per s. Pie tro ad Ara, e per la porta Nolana!

Teccoci alla terza Giornata ; nella quale i Signori Forestieri poffono portarli ad offervare una Giornata III. Dd del

delle famofe ftrade della noftra Città, la quale fe fuffe un pò più larga farebbe impareggiabile,mà effendo quelta ftrada accrefciuta alla parte antica, non s'è potuto dilatare per non diffuguagliarla, principiando da S.Maria d'ogni bene, fino alla porta Nolana, benche nella strada di Forcella lafci un poco della fua dirittura ; e di lunghezza dieci fta. sta dii,e 18.paffi italiani. Quefta gran ftrada fi chiamò con diverfi nomi antichi; da dove principiaremo fino alla piazza di S. Domenico. Diceuafi ftrada Cumana, e Puteolana, pofcia fi diffe ftrada Reale, perche la porta Cumana effendo ftata nell'ampliatione di Carlo II. paffata più avvanti,come fi vedrà fi appellò Porta Reale.

Dalla piazza di S. Domenico fino alla piazza di S. Biagio detto de Librari fi chiamò piazza di Nilo, ò per dirlo con la voce populare, di Nido.

Dà S.Biagio fino à porta Nolana

diceuafi di Forcella,effendo in que. fta regione, & anco appelloffi No. lana, perche terminava nella porta, per la quale à Nola andavafi, chia mandoli come al prefente Nolana, e corrottamente dal volgo Novale; hora hà tanti nomi quantifono gl'edificii, eli famofi tempii che ftanno ne i fuoi lati come i prin. cipiarà à vedere.

I Signori Foreftieri ufciti dalle loro pofate, fopponendo come fopra che ftiano nei vichi dirimpet to alla Nuntiatura,tirando verso la Porta Reale,che offervammo nella giornata antecedente, quando fono nel quadrivio preffo la Chiefa, e cafa dello Spirito Santo, à finiftra vedranno la strada che vàà terminare nella Chiefa di S.Maria d'ogni bene, & à deftra la strada già detta. Per quefta s'incamineranno, ed à primo fi vedrà il famofo palazzo de i Signori Duchi di Madaluni.Questo è isolato de i più belli ch'habbia la nostra Città,e per lo fito,e per Dd 2 l'am

l'ampiezza, e comodità delle ftanze,& anco per l'architettura.Effendo ftata formata la gran strada di Toledo, fù quefto fatto fabricare dal Marchefe del Vasto della famofiffima famiglia d'Avoles de Aquino,ed il luogo l'hebbe à cenzo dalla nobiliffima famiglia Pignatello, e chiamavafi il bianco mangiare, effendovi giardini molto dilettofi, pofcia questo gran palazzo fù commutato da gl'heredi del Marchefe fundatore con un cafino di piacere,che haveva Cafparo Romuer Fiamengo nella dilettofa villa della Barra;da Cafpero nel medefimo tépo fù quefta cafa commutata con due palazzi ch'haveva il Duca di Madaluni uno nel borgo di S. Maria della Stella, l'altro à Pofilipo detto l'Auletta,& immediatamente dal penultimo Duca di Madalunifù principiato ad abellire, e dal prefente Signore ftà terminato, & adornato in modo che degno fi réde d'effere offervato. Vedefi nel di den

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