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modo che da Napoletani quefto fonte fi chiama la Scapigliata, e vi ftà anco adattato un ampio fonte di marmo per dar commodità al publico di lauare i pannilini.

Caminando per il vico già detto dell'Annuntiata, s'arriua alla Chiefa, che ftà à deftra. A finiftra però vedefi una bella, e nuoua facciata di ftucco fatta col disegno di Nicola Falcone,e quefta è la Chiefa del Monafterio dedicato à Santa Maria Maddalena.

Fù quefto nell'anno 1324. fundato,e dotato dalla pia,e fanta Regina Sancia d'Aragona moglie del Rè Roberto per quelle donne che tocche dallo Spirito Diuino fi difponeuano (lafciado le laidezze del mondo) à volere feguire il Redentore Giesu Chrifto.

In questo luogo doue hora ftà quefta Chiefa ftaua prima la Chicfa, ed hospedale della Santiffima Annuntiata, e preffo di questa la Chiefa, e Monafterio della Mad. da

dalena; mà perche questi per la gra concorrenza ampliar fi doueuano, la buona Regina fi fece cedere la Chiefa, & hofpedale dell'Annuntiata dalli Gouernatori, & in luogo di questo li concedé il luogo doue hora fi vede. Hoggi questo Monafterio è delli primi della noftra Città, nè più in effe fi riceuono donne del mondo,mà nobili,e delle prime cittadine della noftra Città. Questo era prima gouernato da i Frati Minori Conuentuali.

Nell'anno pofcia 1568.dal Santo Pontefice Pio Quinto furono ri. moffi, & in loro luego vennero à gouernarlo i Frati Offeruanti Ri. formati.

Hora veder fi può le famofiffime Chiefa,e cafa della Santiffima Annuntiata; nelle quali più che in ogn'altro luogo dalla noftra Città fpicca l'ecceffiva pietà de' Napole

tani.

Hebbe quefto gran luogo prin. cipiimolto deboli,& in quefto mo. do:

do: Nel tempo di Carlo Secondo Rè di Napoli nella guerra ch'hebbe in Toscana in una battaglia rimafero prigionieri Nicolò, e Giacomo Sconditi fratelli nobili della piazza di Capuana. Era per fett'anni durata la loro prigionia nel Caftel di Montecatino; nè modo tro. uauano di libertà. Invocarono la Vergine Santiffima fupplicandola d'impetrarla da Dio;facendo voto, fe liberi nella Patria ritornauano di edificare ad honor fuo una Chiefa. Miracolosamente nel vegnente, giorno ottenero la fofpirata gratia apparédoli l'iftefla Verg.co l'Ange lo Gabriele à cófolarli. Giúti liberi, elieti in Napoli nell'anno 1 304.in un luogo donatoli da Giacomo Galeota nobile dell'ifteffa piazza, quale luogo chiamato yeniua il male paffo, effendo che spesso, vifi commettevano maleficii. V'edificorno una picciola Chiefa in honore della Santiflima Vergine dall'Angelo Gabriele Annuntiata in

con

conformità dell'apparitione havu. ta nella loro prigionia, e quefta Chiefetta fù edificata nel luogo già detto doue hora è la Chiefa della Maddalena. Vi fundorono ancora una Confraternità, detta de' Battenti ripentiti, nella quale vi fi afcriffero oltre quelli del fangue Regale, i primi Signori, e Baroni del Regno in quel tempo, in modo che crebbe à tal fegno, che in brieue vi edificarono un commodiffimo hofpedale per li poueri infer mi,nell'anno pofcia 1324. hauendo riceuuto in ifcambio (come fi diffe) dalla Regina Sancia, e con licenza dell'Arciuefcouo, e del fuo Capitolo quefto fuolo di maggior grandezza, e con quefto tutto quel denaro,che bifognaua à fabricare la nuoua Chiefa, & hofpedale diedero feruorofamente principio alla fabrica.

Havendo poi la stessa Regina ottenuto dal Rè Roberto fuo marito cinque mila oncie d'oro in ogn'

ogn'anno per poterli impiegare à fua difpofitione ad opere di pietà, ne difpofe una gran parte al fuffi dio di quefto fanto luogo nell'anno pofcia 1438. la Regina Giouana la feconda vedendo il luogo incapace alla moltitudine degl'infermi, che vi concorreua, à fue proprie fpefe lo riedificò da fondame. ti nell'ampiezza, nella quale fi vede, & havendolo ridotto à finelo dotò di molti beni ftabili confiftéti in cafe dentro della Città, & in territorii nella Terra di Somma.

La Regina Margherita di Durazzo madre del Rè Ladislao ottennedal figliuolo di poter difponere della Città di Lefina, preffo il Monte Gargano à beneficio di qualche Chiefa, non oftante che fulle paflata ad manus mortuas. S'infermò Margherita, fi riduffe à gl eftremi, nè giouandoli punto hu mana medicina,ricorfe alla Diuina, inuocando la Santiffima Vergine, che fi fuffe degnata d impetrarle la

fa

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