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Oliveto, & in questo veggon fi due famofi palazzi con dilettofi giardini. Quello à sinistra è della cafa Vargas de i Duchi di Cagnano, quello à deftra fù de i Signori Duchi di Monteleone, hora de'Sig. Marchefi Longhi della nobil fami. glia di Gennaro, e queko luogo era un dilettofo giardino della caLa Pignatello, preflo le mura della Città,detto il Paradifo; effendo ftate fatte le nuove mura, il giardino già detto fù chiufo nella Città. D. Girolama Colonna Ducheffa di Monteleone, volle fabricarvi la fua cafa, quale havea un gran giardi. no, che tirava fin d'auvanti il Palaz zo del Signor Marchefe del Vasto, e perche la detta D.Geronima feppe che il Marchefe havea fatto fabricare le fue habitationi dalla parte del fuo giardino,per goder di quel la vifta, e non dalla parte di ftra. da Toledo, che havea il mezzo giorno, v'alzò una maravigliofa fabrica con ifpefa grande per toglie.

re

re al Marchefe quella veduta. Mà torniamo alla Chiefa della Cafa Profeffa. Fù questo il macftofo Palazzo forfe fenza pari in quei tempi per la grandezza in Napoli, preffo della già detta Porta Regale fabricato nell'anno 1470. da Roberto Sanfeverino Principe di Sa lerno,e gran Almirante del Regno, uno de primi Signori di quel tempo,e fù fatto col disegno,e modello di Novello di Sanlucano infignif fimo architetto de fuoi tempi. La facciata della Chiefa de traverti ni di piperno lavorati à punta di diamante, era la facciata della casa medefima, ela porta della Chiefa era l'ifteffa che v'era all'hora nel detto palazzo, come fi vedeva dall'infcrittione, e dall'armi che vi fi vedono. Nell'anno però 1685. de i Padri è stata rimoffa,& alzata più. palmi, e mutata l'infcrittione, come anco variata un'arma,havendoviaggiunti gl'ornamenti di coló• nc, e d'altro che vi fi vedono d'in.

tor.

torno. In questa cafa v'erano ftalle 'capaci di 300. cavalli, e belliffimi, e delitiofi giardini:come poi fi tro. ui quefta gran cafa trafmutata in Chiefa è da faperfi:

Che la non men fanta,che dotta Compagnia di Giesù ha per fuo in. hà ftituto di fundare neceflariamente trè cafe in ugui Città capitale del le loro Provincie, e fono una per lo Nouitiato, l'altra per infegnare le buone lettere, non folo alli Padri, mà anco a' fecolari, che imparar le vogliono, & à questa si dà titolo di Collegio, effendo lecito à quefte due di poffedere tendite per lo mã tenimento de fogetti,la terza è una Cafa detta Profella, nella quale ad altro non s'attende che alla falute dell'anime con l'amminiftratione de' Sacramenti, con la predicatione,e con altri fanti efercitii,che tedono al fervitio di Dio, & all'ajuto del proffimo bifognofo, & in quefta Cafa non vi ponno effere rendite, mà folo fi viue di elemo• fine.

Tut.

Tutto il Regno fà una Provin cia. Città capitale, e Napoli nell' anno 1551. vi venne il Padre Alfonfo Salmerone,nè con altri copagni vi fundò ben presto il Collegio largamente fouuenuto dalla pietà de Napoletani, e particolar mente di Roberta Carrafa Contessa all'hora di Madaloni,come nel ve dere quefto Collegio più diffufa. mente fe ne dirà. Fundato il Col. legio fudetto fi diede principio al la fondatione della Cafa Profeffa, quale fi principiò nell'anno 1577. nella strada di S. Diagio,hoggi det. ra de Librari,mà non riuscendo comoda, e facile à poterfi dilatare, dalla Principeffa di-Bifignano del la cafa della Rovere dei Duchi d' Vrbino, e da altre devote fù comprato quefto famofo, e gran palazzo del Principe di Salerno, che di già priuato ne ftaua de fuoi ftati,& haueri come ribelle.

A 15.d'Agosto del 1584.col difegno, e modello del Padre Pietro Pro

1.

Provedo Giefuita efpertiffimo nel. l'architettura vi fù pofta la prima 'pietra,e principiato un così famo. fo Tempio, che fi può ftimare de' più belli,e maeftofi dell'Europa, detta pietra con li foliti riti fù be- nedetta da Lelio Brancaccio Arcinefcouo di Taranto, e fituata da D.Pietro Girone Duca d'Offuna, all'hora Vicè Rè nel Regno. Cominciorono i devoti così à contribuire ad un'opera sì pia, che in pochi anni li vide in piedi questa così gran machina,non restandoui da fare altro che la merauigliofa cu. pula.

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Nell'anno 1600.fù follennemëte confecrata dal Cardinale Alfon· fo Gelualdo noftro Arciuefcouo,af Giftito da tutto il fuo Capitolo, da molti Vefcoui,ed Arciuefcoui. La Cupula lividde perfettamete terminata,ed abbellita, in modo che per la macftà, e bellezza del edificio, e degli ornamenti fi rendeua di marauiglia à gli occhi de

Fo

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