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in quefta Cala,come & dirà.In que Ata Cappella vi sono quattro statue,che rappresentano diverfi Santi. Le due dalla parte dell'Evange 110 tono del Cavaliere Fanlaga L'altre due del Naccarini. Il quadro dovestà espello S. Carlo Bore romeo, è opera del noftro Fabritio Santafede. Le dipinture à fresco fon'opera del noftro Gio: Berardi

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Nell'altra che fegue à queftaidedicata alla Vifitatione della Vergine' fimilmente tutta de marmi commelli,fù fatta à fpefe di D. Fracefco Merlini Regente di Cancel laria, e Prefidente del Sacro Configlio,huomo di profondillima dottrina. Il quadro che in essa fi vede, nel quale ftà efpreffa la Vifitatione di noftra Signora à S. Elisabetta có S.Zaccaria, e S. Gioseppe, è opera del Cavaliere Maffimo, il quale per effere pallato à miglior vita lo lafciò imperfetto. Fu terminato das un fuo difcepolo detto il Pozzola. Ff 4

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no, giovane che se non fuffè stato prev enuto dalla morte haurebbe uguagliato il maestro. La Cupula nella quale ftava efpreffa l'attione di Giuditta con la fuga dell'efercito d'Oloferne, e dipinta dal noftro Luca Giordano cadde(come fi diffe.)

Si paffa poi al famofo cappellone,dedicato à S. Francefco, copiato da quello di S.Ignatio, che li ftà al dirimpetto, e fù fatto tutto à fpele di Beatrice Vrfina Duchessa di Gra vina, come anco quello di S. Ignatio, fù fatto tutto à fpefe del Prin cipe di Venofa dell'antichiffima cafa Gefualdo-II Cherubino, che fà fotto del quadro con gl'orna menti fù fatto dall'egregio fcultore Giulian Finelli; i Putti che ftanno nel finimento di detta Cappella fono opera di Pietro Ghetti; il divoto, e miracolofo quadro che fia nel mezzo,dove ftà efpreffo San Francefco Xaverio, al quale và de dicata la Cappella, fù opera del

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buono Gio: Berardino Siciliano. I trè quadri che fanno fovra delle colonne,ne' quali ftanno espresse trè attioni del Sato,furono dipinti da Luca Giordani.

Da questa fi passa alla cappella dedicata à S.Fracefco Borgia,prin- · cipiata à spese della famiglia Marchefe de Principi di S. Vito, & ancor non finita ne' marmi. Il quadro che in effa fi vede, dove stà efpreflo il Santo in atto di orare avvanti del Sacramento: fù operas del noftro Gio: Antonio d'Amato.

La cappella che gli ftà laterale, dedicata alla SS. Trinità, fù ador. nata à spese d'alcuné divotiffime donne di cafa Carrafa. Il quadro d mezzo,nel quale ftà eipreffa la Santiffima Trinità con molti gruppi di Santi, fù dipinto dall'ammirabile pennello di Guercin da Cento; quel che ftà dipinto nella volta, e lati della cappella à fresco è opera del Corezio, e delle belle che hà fatto. La cupula, ancora non è dipinta.

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In quefta Chiefa vi fono due famoli Organi; tutte le mura han da venire incroftati di marmi com. meili à punto, come al prefente fi vedono i pilaftri.

Dalla Chiefa fi può paffare à vedere la Sacriftia, che nè più ricca fi può defiderare. Nella volta tutta, toccata,e pofta in oro; le dipintu. re che vi fi veggono à fresco, cioè nell'ovato di mezzo, nel quale vedefi l'Arcangelo Michaele, che fcaccia gl'Angeli rubelli, & altri, ne' quali ftanno efpreffe alcune attioni di S.Ignatio, e due mezzi bufti,cioè S.Pietro,e Paulo, fono opera del noftro Anello Falcone illufire dipintore de' noftri tempi, & particolarmente nell' efprimere battaglie.

Nella cappella di detta Sacriftia vedefi un quadro, dove stà espreßa la Vergine Santiffima col fuo Figliuolo in braccia,ftimata da mol. ti intendenti d'Anibale Caracci. Vi fono ancora due altri quadri,

uno

uno dove fe vede S. Francesco nel monte d'Alvernia, e l'altro della Madre Santiffima col fuo Bambi no in braccio da un lato S.Giofeppe, e dall'altro S. Giorgio, che fi credono opera di Rafael d'Urbino. L'armarii che fanno d'intorno bizzarramente lavorati col difegno del Caualier Cofimo con i fuoi finimenti di rame dorato, fon tutti di un pretiofo legno di noce, che sembra finiffimo ebano.

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Si ponno vedere i guardarobba, e particolarmente quello dell'argento, che nel pelo folo vi è la valuta di 150. mila scudi ridotto in, una quantità di ftatue, candelieri, & in abbondanza, vafi, e fiori dell'ifteffo metallo per tutte le cappelle, Croci, una folo delle quali cofta 4000. e più scudi, in famosi paleotti per li cappelloni, e quello dell'Altare maggiore,e tutto à gitto,che cofta frà la materia, e lavoro 10000 e più fcudi, e fù fatto dall'argentiere Antonio Monte. Vi. Ff 6 fo.

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