On Top. Donne in montagnaCorbaccio - 352 pagine «La donna è la rovina dell'alpinismo» così nel 1911 sentenziava ironico Paul Preuß, il filosofo fra gli arrampicatori liberi. Cento anni più tardi, l'emancipazione femminile si è fatta strada fin lassù, mentre la competizione fra le alpiniste d'alta quota per i quattordici ottomila fa notizia sui giornali. Tanto discussa è stata la gara degli uomini sulle più alte montagne della terra - record di altezza, speed climb, Seven Summits e i quattordici ottomila -, altrettanto illuminante è la concorrenza fra le donne. I media tendono a metterle in competizione, e a discutere animatamente le loro motivazioni, stile e addirittura morale. Da Hettie Dyhrenfurth fino a Lynn Hill che realizza ciò che nessun uomo prima di lei è mai riuscito a compiere; da Wanda Rutkiewicz ad Angelika Rainer; da Junko Tabei, la prima donna sulla vetta dell'Everest, fino ai vertici di oggi, rappresentati da Gerlinde Kaltenbrunner, Nives Meroi, Edurne Pasaban e Oh Eun-Sun, seguiamo le migliori alpiniste d'alta quota fino al momento in cui una di loro raggiunge per prima il traguardo dei quattordici ottomila. Ma ben più affascinanti delle vittorie sono per Reinhold Messner la naturalezza e la presenza fisica con le quali nel corso degli ultimi cento anni le donne hanno occupato, passo dopo passo, il territorio dominato dal potere «macho» al di sopra degli ottomila metri. |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
accompagnata affrontare alcuni Alison alpinisti alpinistico alte alto andare arrampicata arrivare aspettative assolutamente aver avrebbe campo base capacità caso cerca certo Cima cominciò competizione compito conquistato conto corde fisse d’alta quota dell’alpinismo dell’Everest difficile dimostrato discesa diventata diverse donne Edurne Pasaban erano estremamente fare figli forte forza Gasherbrum Gerlinde Kaltenbrunner giorno grado grande grandi gruppo guida Hettie insieme invece Kanchenjunga l’alpinismo libera lungo Lynn Hill maggio marito maschile metri migliori Miss Oh momento mondo montagna Monte morte necessario neve nonostante nord nuovo obiettivo oggi Oh EunSun ormai parete parlare passo pensare pericolo perso persone piano piccola poco portare possibile possono poteva proprio pubblico punto quattordici ottomila raggiunto realizzare record resto rischio rispetto risultato riuscì roccia salita sapere sarebbe seguito sentiva sherpa situazione spedizione spesso sport stile successo superato tardi team termine Terra tornare tratta troppo trovava uomini vento veramente verso vetta vista voleva volta Wanda zona