Letture scelte...1883 - 353 pagine |
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Letture Scelte: Ad Uso Degli Studiosi della Lingua Italiana (Classic Reprint) Giovanni Lardelli Anteprima non disponibile - 2018 |
Parole e frasi comuni
¹¹ Alboino alcuni allora amico andare andò Angelica Arcetri Atanasio avea avesse avete Azor bella buon caro casa cavallo ch'io chè chiama cieco cielo Cimabue città colla Colombo concórdia Cristoforo Colombo cuore Dalancour danaro dice diede doge domandò donna Dorval ebbe ecco erano fanciullo fece figlio figliuolo fratello fuggirono Geronte giorno Giotto giovane Giulio Perticari giuoco Gott gran grida guardava innanzi Lardelli lasciò lavoriam Leiche Lesebuch Lucietta lungo machen Madama madre mandò mano Marin Faliero Martuccia mezzo misero moglie Molière morire morte navi nemici notte nulla occhi padre padrone paese parlare parole passo piangendo Piccardo Pietro poco porta poteva povero prese rispose sapeva SCENA ſein sente ſich siete signor Bernardino soldati Spagna Spagnuoli Taddeo terra thun Torquato Tasso trovò uomo Urrà vedere veniva venne vide vivamente voglio voleva volpe
Brani popolari
Pagina 277 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi : E quei, pensando eh...
Pagina 294 - IL SABATO DEL VILLAGGIO. La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba ; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al di di festa, il petto e il crine.
Pagina 312 - Tu che angusta a' tuoi figli parevi, tu che in pace nutrirli non sai, fatai terra, gli estrani ricevi; tal giudizio comincia per te. Un nemico che offeso non hai, a tue mense insultando s'asside; degli stolti le spoglie divide; toglie il brando di mano a...
Pagina 293 - n giro accolto poi lo stringe insieme. Sovente, allor che su gli estivi ardori Giacean le pecorelle a l'ombra assise, Ne la scorza de' faggi e de gli allori Segnò l'amato nome in mille guise: E de...
Pagina 294 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Pagina 302 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta;* E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Pagina 295 - Poi quando intorno è spenta ogni altra face, E tutto l'altro tace, Odi il martel picchiare, odi la sega Del legnaiuol, che veglia Nella chiusa bottega alla lucerna, E s'affretta, e s'adopra Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.
Pagina 289 - ... aperti piani, tal pieni d'ira e di vergogna in faccia riedono stanchi i cavalier cristiani. Ella pur fugge, e timida e smarrita non si volge a mirar s'anco è seguita.
Pagina 294 - Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno Rompe là da ponente, alla montagna; Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare. Ogni cor si rallegra, in ogni lato Risorge il romorio Torna il lavoro usato. L'artigiano a mirar l'umido...
Pagina 314 - La cagione esecranda qual è? — Non la sanno: a dar morte, a morire Qui senz'ira ognun d'essi è venuto; E venduto ad un duce venduto, Con lui pugna, e non chiede il perché.