Opore di Scultura e di Plastica di Antonio Canova, descritte da Isabella Albrizzi Nata Teotochi. Firenze presso Moli ni, Landi e C. in foglio, in 4. e in 8.° impresse in Pisa, (1). Αν nome di Antonio Canova, quale è quel cuore Italiano che riscuotere non si senta da un giusto mote di orgoglio nazionale, e che fra se stesso non dica: questo figlio delle Grazie è pur nostro? La fine del Secolo XVIII, che ha veduto risorgere e in Francia e in Italia le belle (1) L'edizione in foglio, tirata a soli 160 esemplari, numerati e sottoscritti da Molini, Landi e C. è stata fatta a spese del Prof. Rosini, che a nome di Canova ha donati a' di lui Amici e Fautori, e a quelle persone che amano più le Arti e gli Artefici Italiani, i primi 100 esemplari. Soli 50 di essi sono vendibili dal N. 111 al 160 al prezzo d'un luigi; tatti gli esemplari sono in carta velina scelta. L'edizione può riguardarsi per la magnificenza e per l'esecuzione e per la scelta dei caratteri, e per la disposizione dei frontespizi e dei titoli per quanto di più bello hanno prodotto i torchi pisani: essa vien preceduta da una lettera allo Scultore, che riportiamo qui appiè, ove gl' imparziali vedranno con compiacenza l' espressione della stima verso il sommo Bodoni. L'edizione in 4.° parimente in carta velina è stata tirata a poco più di 250 esemplari, eseguita con tutta la possibil nitidezza, co' caratteri nuovi di Didot : vendesi al prezzo di paoli 15, o siano L. 8 Italiane. Crescerà il prezzo di questa, essendo pressochè tutti venduti gli esemplari. La terza in 8. parimente in carta velina da scrivere di bella esecuzione vendesi al prezzo di paoli 4. Una quarta edizione se n' è fatta in Venezia dai suddetti Molini, Landi e C. protetta dalla Legge, e vendesi al prezzo di paoli 3. Tutte le 4 edizioni hanno intagliato il Monumento dell'Emo; e tutte vendonsi ai loro Negozj di Venezia, Firenze, e Pisa. |