Biblioteca modenese, o, Notizie della vita e delle opere degli scrittori natii degli stati del serenissimo signor duca di Modena: Panciroli-Sadoleto

Copertina anteriore
Presso la Società tipografica, 1783
 

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 108 - Ferrara, dove di molto aiuto dovette essergli l' assistenza e l' esempio del suo zio Giovanni , che ivi fece lungo soggiorno. Dopo la morte del suddetto Galeotto fratel di Giovanni, che accadde nel 1499, Gianfrancesco gli succedette nel dominio della Mirandola. Ma Lodovico di lui fratello pretendeva di aver diritto a quel principato, ed egli avea un forte sostegno in Francesca sua moglie, figlia del famoso Gianiacopo Trivulzi, generale allora dell
Pagina 110 - ... del 1533, Galeotto nipote di Lodovico, seguito da quaranta uomini, sorpresa la Mirandola , ed entrato a mano armata nelle stanze di Gianfrancesco, che udito lo strepito, e sapendo ciò che avea a temere, erasi gittato ginocchioni innanzi a un Crocefisso, a lui e ad Alberto, uno de' figliuoli di esso fece barbaramente troncar il capo e chiuderne in prigione la moglie e Paolo, l'ultimo de...
Pagina 118 - ... attentamente esaminare il fatto, e avendo conosciuto, che pur troppo eran vere le accuse, aveagli ciò dato occasione di scrivere il presente dialogo. Esso fu poscia nuovamente tradotto in lingua italiana da Turino Turini da Pescia, e stampato in Pescia nel 1555, in-8. Martino Weinrichio, avendo avuto tra le mani una copia a penna del dialogo latino del Fico, la credette opera inedita, e ne fu però fatta l'edizione in Argentina nel 1612. Quest'opera non é inserita nelle edizioni delle opere...
Pagina 109 - Ferrara, e dal suddetto Trivulzi, nel 1502, costrinse colle armi Gianfrancesco ad uscire dalla Mirandola. Il conte Lodovico fu ucciso in guerra nel 1509; ma Francesca insieme co' suoi figli si tenne ferma in quel luogo fino al 1511, quando il bellicoso Giulio II, stretta personalmente d'assedio la Mirandola, ed entratovi per la breccia, ne restituì il dominio al conte Gianfrancesco. Ma poco tempo ei lo tenne; che l'anno stesso vi rientrò co' suoi francesi il Trivulzi, e Gianfrancesco di nuovo fu...
Pagina 197 - ... quali al certo vi ha gran numero nelle sue opere; errori però men gravi allora, e in certa maniera degni di scusa...
Pagina 197 - Io credo, a dir vero, che Erasmo fosse sinceramente cattolico, ma che la troppa sua libertà di scrivere e di pensare, congiunta al suo non troppo sapere in teologia, il facesse cader più volte in errori, de...
Pagina 117 - Evvi innanzi una breve Prefazione del traduttore, e poscia la dedica da esso fatta alla molto illustre signora della Mirandola, Madonna Giovanna Caraffa Pica, moglie di...
Pagina 151 - Intraprenderò dunque per l'oggetto delle mie confiderazioni tre canzoni, che fono picciola, ma nobil parte però delle molte rime, che fi leggono in deificazione della Signora Lucrezia : nelle quali tre Sorelle fi tratta dell...
Pagina 349 - ... di onesti e saggi costumi, e zelante per la riforma del Teatro, da cui avrebbe voluto togliere quegli abusi, che lo facevano dagli uomini religiosi rimirare come pericoloso, e que' difetti che agli occhi de' dotti il rendevano oggetto di biasimo e di dispetto.

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