Rivista di filologia e d'istruzione classica, Volume 10E. Loescher, 1882 |
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Pagina 44
... popolo di Francia è di Celti , quanto alla discen- < denza , con tratti caratteristicamente celtici che niuna mistura o educazione è stata capace d'obliterare ; eppure è a mala pena di qualche conto quel tanto di celtico che vi è nel ...
... popolo di Francia è di Celti , quanto alla discen- < denza , con tratti caratteristicamente celtici che niuna mistura o educazione è stata capace d'obliterare ; eppure è a mala pena di qualche conto quel tanto di celtico che vi è nel ...
Pagina 45
... popolo avrebbe pres- sochè istintivamente contrapposto a ogni u nitido e accen- tato che era proposto nella parola romana alla imitazione sua . La dottrina delle spinte individuali , la quale si risolve nell'affermazione che la storia ...
... popolo avrebbe pres- sochè istintivamente contrapposto a ogni u nitido e accen- tato che era proposto nella parola romana alla imitazione sua . La dottrina delle spinte individuali , la quale si risolve nell'affermazione che la storia ...
Pagina 46
... popolo ; e lungi dal negare l'utilità o il bisogno di insistere anche nelle percezioni di codesta maniera , ci fer- miamo sempre , per quanto è da noi , a distinguere quelle determinazioni particolari o subalterne , che sogliamo dire d ...
... popolo ; e lungi dal negare l'utilità o il bisogno di insistere anche nelle percezioni di codesta maniera , ci fer- miamo sempre , per quanto è da noi , a distinguere quelle determinazioni particolari o subalterne , che sogliamo dire d ...
Pagina 132
... popolo , ad addentrarci , per così dire , nelle sue intime ed essenziali ragioni . Noi ci propo- niamo di fare siffatte ricerche per riguardo ad Aristofane . Fin qui la critica tedesca , tanto benemerita degli studi ari- stofaneschi ...
... popolo , ad addentrarci , per così dire , nelle sue intime ed essenziali ragioni . Noi ci propo- niamo di fare siffatte ricerche per riguardo ad Aristofane . Fin qui la critica tedesca , tanto benemerita degli studi ari- stofaneschi ...
Pagina 169
... popolo , nè essere tollerato dai saggi . Giacchè la sua poesia , a mo ' d'un'etéra invecchiata e senza vigore , che poi vuol far da matrona , non riesce per la sua insolenza accetta ai più , ed è abbominata dagli uomini gravi per la sua ...
... popolo , nè essere tollerato dai saggi . Giacchè la sua poesia , a mo ' d'un'etéra invecchiata e senza vigore , che poi vuol far da matrona , non riesce per la sua insolenza accetta ai più , ed è abbominata dagli uomini gravi per la sua ...
Sommario
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Parole e frasi comuni
Alcibiade alcuni allato antica Appiano Aristofane aristofanesca Atene ateniese avrebbe battaglia della Trebbia Bopp celtico certo classica codesto codice colla comedia comico Comparetti consonante Corssen Cratino credo critica Curtius Delbrück dialetti dice dire dittongo dottrina edizione erano esempio Etruria Fabio filologia filologia ecc filosofia Flaminio fonetiche fonologia FORCHHAMMER forma galloromana glottologia grammatica greco invece iscrizione latino legge curiata legioni letteratura lingua Livio luogo materia Menandro mente metrica MOMMSEN Müller neo-latine Nubi oligarchi parla parole passo Peloponneso Platone Plutarco poco poeta Polibio popolo possa poteva pretore pretore peregrino principio Protagora provincie consolari quae Querolus questione quod ragione Rivista di filologia Röm Romani sanscrito sarebbe Schanz scol scuole secolo segg Senato sillaba Slavi Socrate sofisti specialmente sscr storia comparata storico studio trova vedere verbo vero vocale zione δὲ ἐν ἐπὶ καὶ μὲν οἱ τὰ τε τὴν τῆς τὸν τοῦ τῶν
Brani popolari
Pagina 420 - Me vero primum dulces ante omnia Musae, Quarum sacra fero ingenti percussus amore, Accipiant, caelique vias et sidera monstrent, Defectus solis varios lunaeque labores...
Pagina 417 - Robigo quidem, maxuma segetum pestis, lauri ramis 1e1 in arvo defixis transit in ea folia ex arvis. Luxuria segetum castigatur dente pecoris in herba dumtaxat, et depastae quidem vel saepius nullam in spica iniuriam sentiunt; retonsarum etiam semel omnino certum est granum longius fieri, sed inane cassumque, ac satum non nasci.
Pagina 409 - Saepe me querentem de feminarum, saepe de virorum, nec de privatorum modo, sed etiam magistratuum sumptibus audistis, diversisque duobus vitiis, avaritia et luxuria, civitatem laborare, quae pestes omnia magna imperia everterunt...
Pagina 419 - O fortunatos nimium, sua si bona norint, agricolas; quibus ipsa procul discordibus armis fundit humo facilem victum iustissima tellus.
Pagina 409 - ... carpere singula et extorquere et aequari ad extremum viris patiemini, tolerabiles vobis eas fore creditis? extemplo, simul pares esse coeperint, superiores erunt.
Pagina 191 - Latiari sollemne 9 sacrum in monte faceret, ne auspicato profectus in Capitolium ad vota nuncupanda, paludatus inde cum lictoribus in provinciam iret. Lixae modo sine insignibus, sine lictoribus profectum clam, furtim, haud aliter quam si exilii causa solum vertisset.
Pagina 87 - Sat deivos qoi med mitat, nei ted endo cosmis virco sied asted, noisi Ope Toitesiai pacari vois...
Pagina 235 - Praeteriti senatores quondam in opprobrio non erant, quod. ut reges sibi legebant, sublegebantque, quos in consilio publico haberent, ita post exactos eos consules quoque et tribuni militum consulari potestate coniunctissimos sibi quosque patriciorum, et deinde plebeiorum legebant; donec Ovinia tribunicia intervenit . qua sanctum est, ut censores ex omni ordine optimum quemque curiati<m> [zuletzt Ryan; iuriati: Willems, Cornell] in senatum legerem. Quo factum est, ut qui praeteriti essent et loco...
Pagina 8 - Né le divi« sioni linguistiche coincidono con le geografiche, e neanche, nei loro « limiti e gradi, con gli apparenti limiti delle razze. Non di rado, <* ben più grandi son le differenze di razza che s'incontrano tra i par« lanti un sol linguaggio o un solo corpo di linguaggi rassomigliami, « che tra quelli che usano dialetti affatto dissimili l'uno dall'altro « La massa del popolo di Francia è di Celti, quanto alla discen...
Pagina 234 - BC: praeteriti senatores quondam in opprobrio non erant, quod, ut reges sibi legebant, sublegebantque, quos in consilio publico haberent, ita post exactos eos consules quoque et tribuni militum consulari potestate coniunctissimos sibi quosque patriciorum, et deinde plebeiorum, legebant; donec Ouinia tribunicia interuenit, qua sanctum est, ut censores ex omni ordine optimum quemque iurati (ms.