Scelta di poesie italiane d'autori antichiAntonio Buttura Baudry, Libreria Europea, 1840 - 272 pagine |
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Pagina 11
... dolor carco , di pietà dipinto , Seguir della nemica sua le piante ; E dove Amore il cor gli avesse avvinto , pascer l'alma di due luci sante , Preso nelle amorose crudel gogne ; Si l'assaliva con agre rampogne : Li XIII . Scuoti ...
... dolor carco , di pietà dipinto , Seguir della nemica sua le piante ; E dove Amore il cor gli avesse avvinto , pascer l'alma di due luci sante , Preso nelle amorose crudel gogne ; Si l'assaliva con agre rampogne : Li XIII . Scuoti ...
Pagina 33
... dolor confusi ; E ciascun pensa pur come si scusi . LXVII . Ma tosto ognuno allegro alzò le ciglia , Veggendo salvo lì sì caro pegno . Tal si fe ' , poi che la sua dolce figlia Ritrovò Ceres giù nel morto regno . Tutta festeggia la ...
... dolor confusi ; E ciascun pensa pur come si scusi . LXVII . Ma tosto ognuno allegro alzò le ciglia , Veggendo salvo lì sì caro pegno . Tal si fe ' , poi che la sua dolce figlia Ritrovò Ceres giù nel morto regno . Tutta festeggia la ...
Pagina 38
... dolor Jacinto in grembo : Narciso al rio si specchia , come suole : In bianca vesta con purpureo lembo Si gira Clizia pallidetta al sole : Adon rinfresca a Venere il suo pianto : Tre lingue mostra Croco , e ride Acanto . LXXX . Mai ...
... dolor Jacinto in grembo : Narciso al rio si specchia , come suole : In bianca vesta con purpureo lembo Si gira Clizia pallidetta al sole : Adon rinfresca a Venere il suo pianto : Tre lingue mostra Croco , e ride Acanto . LXXX . Mai ...
Pagina 53
... dolor macero Seggia in un freddo sasso appiè CXVI . un acero . Dall ' una all ' altra orecchia un arco face Il ciglio irsuto lungo ben sei spanne : Largo sotto la fronte il naso giace ; Pajon di schiuma biancheggiar le zanne . Tra ...
... dolor macero Seggia in un freddo sasso appiè CXVI . un acero . Dall ' una all ' altra orecchia un arco face Il ciglio irsuto lungo ben sei spanne : Largo sotto la fronte il naso giace ; Pajon di schiuma biancheggiar le zanne . Tra ...
Pagina 81
... dolor tuoi . ALTRA CANZONE . VAGHE le montanine e pastorelle , Donde venite sì leggiadre e belle ! Vegnam da l'Alpe presso ad un boschetto : Piccola capannella è ' l nostro sito ; Col padre e colla madre in picciol letto , Dove natura ...
... dolor tuoi . ALTRA CANZONE . VAGHE le montanine e pastorelle , Donde venite sì leggiadre e belle ! Vegnam da l'Alpe presso ad un boschetto : Piccola capannella è ' l nostro sito ; Col padre e colla madre in picciol letto , Dove natura ...
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Scelta di poesie italiane: D'autori antichi, Volumi 1-3 Antonio Buttura Visualizzazione completa - 1822 |
Parole e frasi comuni
acerbo adorna alma amanti Amor Androgeo ANGELO POLIZIANO Aristeo armenti avea Bacco BARCINIO bella BERNARDINO BALDI bianca bosco canto capre CELEO che'l ciascun ciel CLONICO colei corna crin crudel desio diletto doglia dolce dolor donna EGLOGA ELENCO ELPINO erbe erbette ERGASTO Euridice faggio faretra fato fera fiera Filli fior fiumi foco foschi fronde fuggir gentil giammai GIANGIORGIO TRISSINO giorno gran gregge gridi intorno Lasso Lauro lieta LUIGI PULCI lupo meco Meliseo mille mira mirti mondo monti Mopso morte Ninfa notte occhi OFELIA ognor oimè omai OPICO Orfeo pasca Pasitea pastor pensier petto piagge piangendo pianto picciol piè Pier Soderini pietà Plutone pregio Priapo raggi rami rime sampogna sassi se'l SELVAGGIO selve soave SONETTO DEL MEDESIMO sonno sovra spirto stelle SUMMONZIO suon talor terra TIRSI URANIO valle vede veder veggio verde vidi virtù volto
Brani popolari
Pagina 15 - Non era ancor la scelerata sete del crudele oro entrata nel bel mondo; viveansi in libertà le genti liete, e non solcato il campo era fecondo. Fortuna invidiosa a lor quiete ruppe ogni legge, e pietà misse in fondo; lussuria entrò ne...
Pagina 38 - Trema la mammoletta verginella con occhi bassi, onesta e vergognosa; ma vie più lieta, più ridente e bella, ardisce aprire il seno al sol la rosa...
Pagina 37 - Pianto in compagnia de' suo' Dolori; e quinci e quindi vola senza modo Licenzia non ristretta in alcun modo. 77 Con tal milizia e suoi figli accompagna Venere bella madre degli Amori. Zefiro il prato di rugiada bagna, spargendolo di mille vaghi odori: ovunque vola, veste la campagna di rose gigli violette e fiori: l'erba di sue belleze ha maraviglia: bianca, cilestra, pallida e vermiglia.
Pagina 22 - Ma il giovan della fera ornai non cura, Anzi ristringe al corridor la briglia, E lo raffrena sopra alla verdura. Ivi tutto ripien di maraviglia Pur della ninfa mira la figura: Fargli che dal bel viso e da' begli occhi Una nuova dolcezza al cor gli fiocchi.
Pagina 110 - Oimè, che quando ella mi vide, in fretta la canzonetta sua spezzando, tacque: e mi dispiacque, che per più mie' affanni si scinse i panni, e tutta si coverse: poi si sommerse ivi entro insino al cinto...
Pagina 189 - O sorella dell'empia amara Morte, Che con tua vista turbi il ciel sereno : . O serpente nascosto in dolce seno Di lieti fior, che mie speranze hai morte; Tra prosperi successi avversa sorte; Tra soavi vivande aspro veneno: Da qual valle infornai nel mondo uscisti O crudel mostro, o peste de' mortali; Che fai li giorni miei sì oscuri, e tristi?
Pagina 35 - Né mai le chiome del giardino eterno tenera brina o fresca neve imbianca; ivi non osa entrar ghiacciato verno, non vento o l'erbe o gli arbuscelli stanca; ivi non volgon gli anni il lor quaderno; ma lieta Primavera mai non manca, ch'e suoi crin biondi e crespi all'aura spiega, e mille fiori in ghirlandetta lega.
Pagina 109 - Perisca il mondo, e non pensar ch'io trepidi; 40 ma attendo sua mina, e già considero che "1 cor s'adempia di pensier più lepidi. Caggian baleni e tuon quanti ne videro i fier giganti in Flegra, e poi sommergasi la terra e '1 ciel, ch'io già per me il desidero. 45 Come vuoi che '1 prostrato mio cor ergasi a poner cura in gregge umile e povero, ch'io spero che fra
Pagina 244 - O durezza, o fortuna, o gran disdegno Del mio mal colpa, o mio destino, o sorte, Se dentro del tuo cor morte e pietate Porti in un tempo, e che...
Pagina 22 - Qual tigre, a cui dalla pietrosa tana ha tolto il cacciator suoi cari figli ; rabbiosa il segue per la selva ircana, che tosto crede insanguinar gli artigli ; poi resta d'uno specchio all'ombra vana, all'ombra ch' i suo' nati par somigli ; e mentre di tal vista s'innamora la sciocca, il predator la via divora. 40 Tosto Cupido entro a...