Dio sulle labbra dell'uomo: Paolo De Benedetti e la domanda incessante

Copertina anteriore
Il margine, 2006 - 207 pagine
Perché l'innocente soffre? Perché è ucciso? Perché hanno successo i malvagi? E Dio, il Dio di Abramo e di Gesù, dov'è quando tutto questo accade? Si può ancora parlare di Dio dopo Auschwitz? E di quale Dio? È possibile dare una risposta a tutto questo? De Benedetti afferma: Non c'è una risposta, ma un interrogativo. Anche questo è molto ebraico. Per noi è importante porsi domande, non è così importante avere delle risposte, ma chi non si pone domande in qualche modo non è un uomo? Attraverso l'opera stimolante di Paolo De Benedetti, docente di giudaismo presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, noto scrittore e conferenziere, maestro di Bibbia e di ironia, Piergiorgio Cattani affronta in questo libro, in maniera semplice e chiara, i grandi temi che stanno al cuore della riflessione ebraica, matrice principale di quella cristiana: il primato dell'ascolto e della domanda, il silenzio di Dio e la contesa con Dio, la mistica del linguaggio e il mistero di un Dio sofferente. Ma ci sono anche i grandi temi del rinnovato interesse ebraico per la figura di Gesù di Nazareth e dei nuovi rapporti tra Chiesa e Sinagoga dopo secoli di incomprensioni e persecuzioni. Un capitolo è dedicato alla singolare riflessione di De Benedetti sugli animali.

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